Qualcosa sta bollendo da tempo nella pentola di Activision, e l’annuncio di un vero e proprio nuovo capitolo dedicato a Warzone ha raccolto un incredibile clamore tra la folta community di appassionati. In attesa, però, di ulteriori informazioni in merito, il team si concentra per rimpinguare Call of Duty: Warzone Pacific con nuovi e interessanti contenuti, e la Stagione 2 si pone l’obiettivo di mantenere incollati allo schermo i videogiocatori più assidui andando oltre a una mera rotazione di mappe e feature già disponibili.
A quasi due anni dalla pubblicazione originale, abbiamo vissuto numerosi momenti online colmi di adrenalina, ma solo con l’approdo della nuova mappa Caldera abbiamo riscontrato un piacevole e per certi versi sorprendente salto qualitativo.
Salto qualitativo che si riconferma con la Stagione 2, attraverso delle implementazioni che – come vedremo nei successivi paragrafi – ben si amalgamano con il contesto della WWII di Vanguard e non solo.
Sopravvivere al Gas Nova
La Stagione 2 di Warzone Pacific ruota intorno al Gas Nova, arma chimica di distruzione di massa ben nota ai fan della saga non solo per Call of Duty: Vanguard, ma soprattutto per i capitoli di Black Ops. Riferendoci al contesto battle royale, il Gas Nova era stato sempre sfruttato in modo passivo come ostacolo alla sopravvivenza finale, occupando porzioni di mappa via via più grandi e restringendo inevitabilmente l’area adibita agli scontri riconosciuta come safe zone.
Con il nuovo update su Warzone, invece, è possibile ottenere delle munizioni speciali, modificate proprio con il gas appena menzionato. Si tratta di munizioni disponibili solo per un numero estremamente limitato di caricatori, che non conferiscono nessuno bonus sul danno iniziale, ma che rendono più difficoltosa la rianimazione da parte dei compagni di team.
Nello specifico, quando si cerca di rianimare un alleato atterrato da proiettili modificati con il Gas Nova si subiscono gli stessi effetti noti se ci si ritrova fuori dalla safe zone. Parliamo di una lenta e costante perdita di salute, così come dell’evidente difficoltà visiva data da una repentina sfocatura sulla telecamera; elementi che creano interessanti dinamiche con le partite della Stagione 2 e obbligano i giocatori a ragionare bene prima di rianimare un compagno caduto.
Come se non bastasse, sono state introdotte anche delle granate che provocano gli stessi malus menzionati in un’area di impatto estremamente circoscritta, mentre per difendersi è adesso possibile trovare come loot in giro per la mappa delle stazioni portatili di decontaminazione. Questi dispositivi filtrano l’aria contaminata per diversi secondi e impreziosiscono le sparatorie più concitate con un pizzico di strategia e imprevedibilità, dove sarà ancora più importante mostrare flessibilità per adattarsi a situazioni di pericolo sempre differenti a seconda dell’equipaggiamento disponibile.
Con l’introduzione della Stagione 2 di Warzone Pacific troviamo anche alcuni cambiamenti su Caldera. In primis abbiamo due nuove aree di gioco, una fabbrica chimica vicino alle miniere che offre nuove scorciatoie e nuove possibilità per guadare il fiume, così come una manciata di laboratori sotterranei che nascondono laute ricompense.
Nel caso dei laboratori segnaliamo la presenza di un buon numero di cunicoli che se occupati dai nemici possono rivelarsi delle trappole mortali da non sottovalutare, soprattutto nelle fasi finali della partita.
Per entrambe le nuove aree descritte, inoltre, sarà possibile imbattersi in soldati nazisti guidati dalla CPU. Una spiccata feature PvE amalgamata nel gameplay tipico di Warzone e da non sottovalutare, in primis perché in uno scontro a fuoco comporterebbe un dispendio importante di munizioni, oltre al rischio concreto di attirare le squadre di giocatori avversari e generare delle spiacevoli imboscate.
Per aggiungere ulteriore dinamicità ai round battle royale, alcuni contingenti di truppe IA si muoveranno casualmente sulla mappa sfruttando veicoli e posizionando mine sulla varie strada, provocando non pochi grattacapi a tutti quei giocatori abituati a spostarsi sui mezzi di terra alla prima occasione possibile.
Come se ciò non bastasse, il team di sviluppo ha introdotto sulla mappa numerosi palloni aerostatici utili per sfruttare un nuovo ri-schieramento, scelta fondamentale per fuggire dalle situazioni di pericolo in extremis oppure raggiungere le aree più lontane in poco tempo.
Nuovi scontri su larga scala
Un’altra importante novità della Stagione 2 di Warzone Pacific riguarda il ritorno – su porzioni circoscritte di Caldera – della modalità Scontro, dove due fazioni da massimo 48 giocatori ciascuna competono per conquistare e mantenere il controllo di alcune specifiche zone.
Nessun limite negli equipaggiamenti da poter utilizzare, tra armi e accessori sia della WWII sia più moderni, e un respawn repentino garantiscono partite ricche di adrenalina e ideali per staccare dalla classica più serrata battle royale. Inoltre, rispetto al passato, Caldera si conferma una mappa ben più riuscita dal punto di vista del level design rispetto a Verdansk ’84 e le sue aree si sposano anche a un deathmatch di più ampio respiro.
Non esiste un aggiornamento di Warzone senza nuovi veicoli o armi da utilizzare, e con la Stagione 2 in esame ci teniamo a segnalare l’introduzione di caccia bombardieri utili per distruggere sia i rifornimenti sia i cannoni antiaerei, così come la possibilità di pilotare i veicoli blindati tanto richiesti dalla community.
Ultimo, ma non per importanza, la Stagione 2 porta con sé un nuovo battle pass ricco di contenuti legati alla personalizzazione estetica dei giocatori. Elemento ormai fondamentale tra gli appassionati del mondo battle royale che, anche con questo update, hanno la possibilità di ottenere un quantitativo spropositato di skin per armi, operatori e veicoli, così come badge ed encomi da sbloccare livello dopo livello, sfida dopo sfida.