Apex Legends continua ad aggiornarsi periodicamente con grande gioia della sua folta community, rinnovando una formula che fin dalla sua prima proposizione nel lontano 2019 ha reso il battle royale di Respawn Entertainment una delle più importanti produzioni nel panorama degli shooter moderni.
Dopo diversi rumor, il team ha fatto luce sulle prossime novità disponibili dal 10 maggio con la Stagione 13, attraverso un evento digitale a porte chiuse utile per iniziare a scoprire di più sulle nuove meccaniche previste con l’update.
Un evento durato poco più di un’ora dove – senza troppe perdite di tempo – varie personalità di Respawn si sono alternate nel raccontarci perché si tratti di un aggiornamento importantissimo tanto per il presente quanto per il futuro del brand.
Rispetto ai precedenti eventi dalla portata analoga non abbiamo avuto l’occasione di testare effettivamente con mano la Stagione 13 di Apex Legends, e per questo ci limiteremo – si fa per dire – a descrivere ciò che ci è stato mostrato, con qualche dovuta e personale considerazione contestualizzata.
Un nuovo eroe, una nuova Legenda
Come ogni macro-aggiornamento di Apex Legends che si rispetti, anche la Stagione 13 si focalizza sull’introduzione di una nuova Leggenda che va a rimpinguare le fila di un roster estremamente vario e bilanciato (su Amazon trovate i Funko Pop dedicati, ideali per i collezionisti).
Nello specifico parliamo di Newcastle, campione estremamente focalizzato sulla difesa che emerge, dal punto di vista prettamente estetico, per un’armatura che ne copre totalmente il corpo come un solenne cavaliere proveniente dal futuro.
Dal punto di vista narrativo non mancano varie diramazioni sulle quali si dovrà fare luce durante tutta la stagione, soprattutto considerando il legame fraterno con l’indomabile soldatessa Bangalore. Oltretutto, vale anche la pena menzionare alcuni segreti che la software house ha assicurato essere estremamente interessanti per lo sviluppo della lore di Apex Legends. Sotto questo aspetto, d’altronde, il team ha sempre dimostrato un certo impegno volto al raccontare storie estremamente interessanti e più o meno collegate all’universo di Titanfall – del quale, ricordiamo, Apex fa ufficialmente parte – e siamo sicuri che non tradiranno le aspettative nemmeno in questa occasione.
Per quanto riguarda invece le abilità della nuova leggenda della Stagione 13, Newcastle, abbiamo una skill passiva che permette di rianimare un compagno di squadra spostandosi in parallelo e attivando un piccolo scudo che ricorda la medesima utilizzata da Lifeline, anche se in queste occasioni potrà avere una maggior resistenza a seconda del livello raggiunto dall’armatura del nostro eroe.
Come abilità tattica da attivare, invece, è possibile sfruttare una barriera energetica in grado di coprire l’avanzata di tutta la squadra; una protezione che può essere traslata a 360° così come essere dimezzata per sfruttare un vero e proprio fuoco di copertura.
Ultima, ma non per importanza, è possibile, come Ultimate, generare sul campo di battaglia una vera e propria mini-fortezza dalle barricate impenetrabili, estremamente utile ad esempio nelle ultime fasi della partita per la difesa di una posizione ritenuta fondamentale per la sopravvivenza.
Considerando i vari spezzoni di gameplay mostrati durante l’evento della Stagione 13, Newcastle ci ha dato l’impressione di essere un’opzione più versatile di Gibraltar, dalle medesime qualità difensive, ma con una maggiore utilità in fase di supporto attivo durante gli scontri dalla medi-corta distanza proprio considerando le abilità sopra menzionate.
Più PvE per tutti
Con l’arrivo della Stagione 13 sostanziali modifiche verranno applicate alla mappa Passo della Tempesta, ovvero l’ultima aggiunta in ordine cronologico per quanto riguarda l’esperienza battle royale tradizionale.
Su tutte, aumentano gli elementi PvE piacevolmente introdotti nel precedente aggiornamento, con diverse aree dove troviamo dei giganteschi container blindati ricchi di armi ed equipaggiamenti di alto grado; per ottenere queste ricompense, però, sarà necessario difendere l’area specifica dall’attacco incessante di svariati Spectre – gli androidi da combattimento senzienti presenti nei due capitoli di Titanfall – con il rischio di rivelare la propria posizione e attirare anche squadre nemiche.
Una scelta che necessita di ponderare rischi e opportunità ogni volta che viene scoperta un’armeria girovagando per la mappa.
Come se ciò non bastasse, sulle spiagge di Passo della Tempesta è rimasto il cadavere di un gigantesco leviatano dalle origini ignote, le cui interiora diventano esplorabili durante i round promettendo nuovi scontri al chiuso serrati in una zona tutta da scoprire per ripari ed ecosistema.
Al lancio della Stagione 13 il team di Respawn ha confermato che queste modifiche sostanziali inizialmente ricopriranno esclusivamente la mappa menzionata, ma a seconda dei feedback della community potrebbero trovare un escamotage per essere abilmente inserite anche nelle altre durante la ciclica rotazione; vedere le varie armerie difese dagli Spectre su Canyon dei Re, Confini del Mondo e Olympus potrebbe essere estremamente interessante per regalare scontri sempre più adrenalinici e dall’esito imprevedibile.
Nonostante l’assenza di maggiori informazioni, durante le chiacchiere su schermo è stato anche anticipato che la versione mobile di Apex Legends è pressoché ultimata, e che sarà lanciata nel mese di maggio attraverso un’interfaccia – con tanto di comandi semplificati – adeguata per rispondere alle esigenze del gaming su smartphone.
Un progetto al quale la software house tiene particolarmente è per il quale si sta definendo un piano di supporto adeguato sia quantitativamente sia qualitativamente, attraverso contenuti mirati ed esclusivi che potrebbe andare oltre le semplici skin estetiche per armi e Leggende.
In conclusione
Apex Legends continua ad evolversi e arricchirsi di contenuti pronti a risucchiare il tempo libero di ogni appassionato di battle royale. La Stagione 13 sembra aver le carte in regola per rispettare – se non addirittura superare – le più rosee aspettative, con la software house californiana che si conferma abile nell’ascoltare il punto di vista dei suoi videogiocatori e aggiustare il tiro aggiornamento dopo aggiornamento.
Partendo dal solito e solidissimo gunplay riconoscibile fin dagli albori del brand, non vediamo l’ora di testare con mano Newcastle e scoprirne ogni segreto.