Spiritfarer | Recensione - Viaggiamo per accettare la morte
In questo emozionante titolo indie, traghetteremo anime aiutandole ad accettare il proprio destino.
Advertisement
a cura di Francesco Corica
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Thunder Lotus Games
- Produttore: Thunder Lotus Games
- Distributore: Thunder Lotus Games
- Piattaforme: PC , XONE
- Generi: Manageriale
- Data di uscita: TBA 2020
Per noi esseri umani è da sempre stato difficile accettare l’idea della morte. Ci sembra qualcosa di incredibilmente ingiusto, oscuro e lontano, che dobbiamo respingere e tenere remoto a tutti i costi. Ma. in realtà, la morte è una parte naturale della vita: potremo cercare di ignorarne l’esistenza o combatterla, ma alla fine arriverà sempre per tutti. La cosa migliore che possiamo fare è dunque imparare ad accettare non solo la scomparsa delle persone a noi care, ma anche realizzare che quell'amaro destino è riservato ad ognuno di noi. E come disse un famoso stregone bianco, «non tutte le lacrime sono un male». Non abbiate paura di mettere alla prova i vostri sentimenti e di poter accettare che un giorno potrebbe accadere il peggio. A noi, o a qualcuno che amiamo.
Spiritfarer, il titolo di cui vi parleremo oggi e che avevamo già avuto modo di apprezzare grazie al The Game Festival, è l’ultimo ambizioso progetto dei Thunder Lotus Games, già autori degli interessanti Sundered e Jotun. Uscito da poco su PC, PS4, Xbox One e Switch (versione da noi testata) e disponibile anche su Game Pass, come avrete probabilmente già capito da questa introduzione non è il vostro tipico videogioco.
Il suo obiettivo principale è infatti quello di farvi riflettere sul tema della perdita e manipolare le vostre emozioni, riuscendo costantemente a commuovervi facendovi osservare come le anime affrontano l'idea di non essere più nel mondo dei viventi. Ci siamo presi tutto il tempo che era necessario per poter valutare approfonditamente questo prodotto, perché ritenevamo che la cura riposta in questa tematica meritasse un’attenzione particolare. E, dopo aver portato a compimento il nostro viaggio, ne siamo convinti ancora di più.
Un compito importante
Alla protagonista della nostra storia, Stella, accompagnata dal suo fedele gatto Daffodil, viene affidato un compito molto importante da Caronte: dovrà sostituirlo nell'incarico di traghettare le anime verso l’aldilà. Il tempo del celebre traghettatore in questo mondo è infatti giunto alla fine, ma il suo compito è di fondamentale importanza deve poter proseguire. Non si tratterà semplicemente di portare le anime da un posto all'altro, ma bisognerà aiutare gli spiriti ad accettare il loro destino ed essere sempre vicini alle loro necessità, fisiche ma sopratutto emotive.
Con questa premessa inizia la nostra avventura nel mondo degli spiriti, con quello che, per ammissione di Caronte stesso, «è un lavoro facile, ma non semplice». Una dura mansione che metterà a dura prova le nostre emozioni, ma che qualcuno deve pur fare. Perché proprio noi? La risposta la scopriremo durante il nostro viaggio, ma preferiamo lasciarvi la sorpresa dato che ha a che fare con la storia e la personalità della nostra protagonista.
Traghettatori di anime
Nel corso del nostro viaggio incontreremo alcuni volti conosciuti dalla nostra protagonista ed altri, la maggior parte, completamente nuovi. Riusciremo ad affezionarci talmente tanto ai personaggi presenti a bordo della nostra barca che spesso ci dimenticheremo che si tratta di spiriti... persone che sono già passate a miglior vita. Ce ne ricorderemo brevemente quando converseremo con loro, rievocando dettagli del loro passato con i loro relativi rimpianti o quando, finalmente in pace con se stessi, ci chiederanno di aiutarli a compiere il loro ultimo viaggio.
Basteranno gesti semplici per renderli felici, come portare loro un cibo che gli ricorderà un determinato evento nella loro vita trascorsa o anche semplicemente accompagnare una dolce e anziana signora verso la prua della nave, a godersi il panorama. Spiritfarer è un titolo in grado di prendere il vostro cuore e portarlo lungo un duro viaggio. Non abbiamo problemi ad ammettere la nostra commozione ad ogni singolo addio, anche se alcuni ultimi saluti sono stati decisamente più duri da accettare rispetto ad altri.
Coccoliamo i nostri passeggeri
La maniera migliore in cui possiamo descrivervi il gameplay di Spiritfarer è chiamarlo “un gestionale con meccaniche da platform”, anche se etichettarlo in questo modo ci sembra estremamente riduttivo. Dovremo tenere costantemente conto delle necessità dei nostri ospiti, ascoltando le loro richieste, costruendo loro ciò di cui hanno bisogno, tenerli nutriti ed anche abbracciarli di tanto in tanto.
Questo titolo disponibile anche su Game Pass offre un intricato sistema di crafting dei materiali, con diverse strutture adatte ad ogni occasione. Nella cucina potremo combinare ingredienti per creare pasti di ogni tipo, con il telaio potremo produrre diversi tessuti, con la segheria tagliare il legno e così via. Avremo anche la possibilità di coltivare i nostri raccolti, suonando loro della rilassante musica per accelerarne la crescita. Non si tratta soltanto di un intelligente espediente studiato per aiutare il giocatore ad avere i materiali necessari il prima possibile, ma anche un importante messaggio inserito nel contesto di gioco: con la giusta dose di amore, ogni essere vivente è in grado di crescere meglio.
Non fatevi spaventare da questa descrizione o dalla parola “gestionale”, non è affatto nulla di così complicato. Certo, è necessaria una buona dose di pazienza, ma l'idea alla base del gioco è che chiunque sia in grado di giocare un videogioco debba essere in grado di godersi questa esperienza. E dunque le meccaniche di gestione di Spiritfarer sono intuitive e semplici da capire, per tutti.
Grazie alla Everlight, una speciale palla di luce affidata a noi ed al nostro micio all'inizio del gioco, saremo in grado di fare qualsiasi cosa che per una normale ragazzina sarebbe impossibile, come forgiare il metallo o tagliare alberi con una facilità impressionante.
Le fasi platform serviranno per attraversare correttamente i livelli ed accedere a diverse aree segrete, oltre che a poter mettere la prova i nostri riflessi durante alcuni mini-giochi che saranno utili per raccogliere ulteriori materiali. Durante alcuni di essi si potrebbe avvertire qualche calo di frame rate a causa della presenza di tantissimi elementi sullo schermo, ma nulla di eccessivamente lungo o che possa rovinare la nostra esperienza di gioco.
Potremo costantemente tenere aggiornata non soltanto la nostra imbarcazione, ma anche le nostre abilità. Non esiste un sistema di skill vero e proprio, ma una volta raccolti abbastanza oboli (la moneta che ogni spirito deve pagare al traghettatore per il viaggio verso l’aldilà, proprio come nel mito originale) potremo sbloccare diverse abilità che ci renderanno in grado di accedere a zone altrimenti inesplorabili, come poter planare a mezz'aria usando il nostro cappello o fare un lungo slancio in avanti.
Pazientare e gestire il proprio tempo
I viaggi verso ogni singola città e posto da visitare possono essere abbastanza lunghi, anche con l’esistenza di determinate scorciatoie, ed è per questo motivo che questa attesa rappresenta un’occasione perfetta per pescare e svolgere una delle tante attività presenti nelle strutture costruite sul nostro vascello. All'inizio ci sentiremo come se mancherà costantemente lo spazio necessario per poter svolgere le nostre mansioni, ma quando riusciremo ad avere dimestichezza ed acquistare i primi upgrade, il nostro compito diventerà molto più semplice ed a tratti una passeggiata.
Ci sentiamo di dire che per questo motivo la prima parte del gioco è molto più interessante della seconda: non solo i personaggi ci sembrano più ispirati (anche se ci sono piaciuti molto anche quelli dell’ultima, per la loro varietà) ma per il giocatore c’è davvero la sensazione maggiore di doversi giostrare tra le varie attività nel migliore dei modi. La sensazione per molti dei personaggi che incontreremo in seguito è infatti che l'addio avvenga troppo presto, e che avremmo potuto soffrire maggiormente della loro dipartita se gli fosse stato concesso maggior tempo.
Bisognerà anche tenere conto del fatto che durante la notte non potremo navigare per la scarsa visibilità, dunque potremo scegliere se andare a dormire o di continuare a svolgere qualche attività per portarci avanti coi lavori. Verso la fine, saremo talmente equipaggiati da non doverci nemmeno preoccupare più di tanto delle loro singole necessità, perché tanto sapremo già come intervenire nel caso del bisogno.
Un viaggio magnifico ed emozionante
Lo stile artistico, come questo team ha già avuto modo di abituarci con i precedenti lavori, è semplicemente magnifico e contribuirà ulteriormente a catturarci all’interno del gioco. I colori sono ricchi e sgargianti ed in grado di riuscire a dare maggiore personalità agli animali antropomorfi a cui dovremo tenere compagnia. A parte qualche calo di frame rate occasionale, come precedentemente citato, le animazioni 2D sono tutte fluidissime, con le ambientazioni che diventano un vero e proprio spettacolo per gli occhi.
Segnaliamo unicamente la presenza di qualche bug grafico, che abbiamo iniziato a riscontrare solo verso la fine di lunghe sessioni e che poi ha portato a qualche inevitabile crash. Un pronto salvataggio con riavvio del gioco è stato però in grado di sistemare immediatamente qualsiasi piccolo problema in cui ci siamo imbattuti.
Spiritfarer non è assolutamente un’avventura breve: abbiamo cercato di goderci il nostro viaggio il più a lungo possibile ed abbiamo impiegato tra le ventisette e le ventotto ore circa per poter portare a termine il tutto. Potreste arrivare sulle venticinque se preferirete concentrarvi unicamente sulla trama principale, ignorando possibili quest aggiuntive, arrivando poi dalle trenta in poi se cercherete di completare tutto al 100%.
Per quanto riguarda la versione Switch da noi provata, segnaliamo inoltre che le caratteristiche uniche della console non vengono sfruttate, con quindi un'esperienza che risulta identica alle controparti console e PC. Il gioco, inoltre, riesce a girare sempre adeguatamente, che sfruttiate la modalità docked o portatile.
La colonna sonora riesce ad essere rilassante quando deve, buffa ed orecchiabile quando incontreremo determinati divertenti personaggi e a strapparci il cuore dal petto nei momenti più delicati e commoventi dell’opera. Forse non tutte le melodie saranno memorabili, ma nel complesso la musica riesce a fare più che egregiamente il suo dovere di aiutare a raccontare la storia degli spiriti, e contemporaneamente la nostra.
Il nostro unico vero rammarico è che si tratti di un titolo esclusivamente in inglese, dato che questo esclude inevitabilmente tutte le persone che non sono in grado di comprendere questa lingua adeguatamente dal godere di questa esperienza. Anche se il gameplay è, come già descritto, realizzato con cura, è infatti solo un contorno a quella che è l’esperienza vera e propria del gioco: la trama – che, siamo sicuri, riuscirà a farvi rivedere le vostre idee sul passaggio a miglior vita. Dopotutto, con noi ci è riuscita.
Spiritfarer è uno dei tanti fantastici titoli inclusi su Game Pass. Potete acquistare un abbonamento di 3 mesi a Game Pass Ultimate ad un prezzo speciale su Amazon ed iniziare subito a giocarci.
Voto Recensione di Spiritfarer - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Stile grafico magnifico
-
Meccaniche gestionali e platform intuitive e ben implementate
-
Ottima longevità
-
Commovente dall'inizio alla fine
Contro
-
Qualche bug grafico e crash di troppo dopo lunghe sessioni
-
Alcuni cali di frame rate nelle sezioni più intense
-
La seconda metà di gioco è meno interessante della prima
-
Inadatto ai giocatori impazienti e senza cuore
Commento
Advertisement