Watch Dogs Tokyo è il manga giusto per chi vuole un seguito della serie Ubisoft

Arriva in Italia il manga ispirato alla saga videoludica di Ubisoft: tra hacker e combattimenti, ecco com'è Watch Dogs Tokyo.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Ubisoft ha da sempre tentato di ampliare tutti i suoi franchise oltre il medium videoludico, una strategia che ha cercato di applicare a tutti i suoi titoli di maggior successo. Di Assassin’s Creed infatti, oltre al famoso film di qualche anno fa, sono usciti anche molti romanzi e fumetti – e di questi ultimi ne sono stati prodotti davvero moltissimi, a volte persino importanti ai fini della narrativa generale della saga. Tempo fa, ne avevamo anche parlato nel dettaglio in virtù del coinvolgimento di un disegnatore italiano.

La compagnia però non ha provato a far uscire dai lidi videoludici soltanto il suo franchise più famoso, ma ha cercato di espandere in diversi media anche altre serie, come ad esempio Watch Dogs.

Oggi il franchise di Watch Dogs è praticamente dato per morto: l’ultimo capitolo Watch Dogs: Legions ha deluso di molto le aspettative di vendita e anche di critica, e al momento non sembra esserci altro all’orizzonte.

Eppure anche se lato videogiochi non sembra esserci nulla in programma, pare che la serie continuerà a vivere in altri media. Pochi mesi fa è giunta la notizia che le riprese per il film si sono concluse, mentre alcuni giorni fa è arrivata la conferma che Legions avrà un sequel sottoforma di serie originale Audible.

Queste operazioni però non sono le prime legate a questa serie fatta di hacker in grado di manipolare qualunque sistema informatico: infatti, di recente è uscito in Italia anche il manga Watch Dogs Tokyo, di cui abbiamo potuto leggere il primo volume.

Un'opera interessante per chi spera in un ritorno del franchise? Vediamo insieme com'è.

Hacker di Tokyo

Lo scorso novembre è arrivato in Italia il manga Watch Dogs Tokyo (lo trovate su Amazon), edito dalla casa editrice Star Comics. Il volume è disegnato da Syuhey Kamo mentre la storia è scritta da Seiichi Shirato. Quello da noi letto è il primo volume di una serie che si comporrà in totale da tre numeri, che arriveranno nei prossimi mesi anche dalle nostre parti.

La storia di Watch Dogs Tokyo inizia ricalcando in maniera fedele le missioni del videogioco, con i nostri due protagonisti: Goda e SSB – il primo un agente della polizia di Tokyo, la seconda una hacker della DedSec – pronti a infiltrarsi in un edificio pesantemente sorvegliato.

Lo scopo è rubare dei dati che mostrano il coinvolgimento del governo nella manipolazione delle elezioni tramite l’utilizzo di un sistema informatico chiamato J-Ctos, che monitora ogni cosa della vita dei cittadini di Tokyo. Sfruttandolo però per il proprio tornaconto è possibile usarlo anche per controllare le pubblicità sparse per la città e dare più spazio ai candidati di un partito rispetto agli altri.

Il primo capitolo, dunque, è fatto soprattutto per far calare nell’atmosfera i fan del videogioco, tra hacking di computer, robot, droni di sorveglianza e un po’ di sani combattimenti con le guardie del luogo. Un’introduzione che serve a mettere in primo piano quale sia l’ispirazione del manga, che forse potrebbe risultare un po’ confusionaria per chi non conosce la serie Watch Dogs, ma per quello si rimedia già dal terzo capitolo.

La storia, infatti, fa un passo indietro e introduce per bene i due protagonisti, mostrandoci come i due si sono conosciuti e cosa stia succedendo più nel dettaglio all’interno della città di Tokyo.

Come detto, il sistema J-Ctos ha cambiato la struttura della società, specialmente ai piani alti, dove chi controlla questo sistema ha il potere. Ben presto si scoprirà che nelle ombre di questo sistema sono coinvolti non solo politici, ma anche la yakuza e un gruppo criminale non identificato, che sembra riuscire a compiere qualsiasi crimine senza lasciare alcuna traccia. Starà dunque alla DedSec di Tokyo affrontare queste minacce e scoprire quali misteri si celino dietro al sistema informatico J-Ctos.

Diciamoci la verità: la storia dei videogiochi di Watch Dogs non ha mai brillato per originalità o per il carisma dei suoi personaggi; il manga, invece, fa dei passi avanti proprio per merito delle qualità del medium, essendo interamente basato sulla storia ci troviamo di fronte a un’opera più articolata e complessa rispetto al videogioco, anche se ovviamente è bene ricordare che ci troviamo sempre davanti a uno spin-off del gioco di Ubisoft.

Essendo il primo volume in pratica un terzo della storia totale è presto per trarre conclusioni. Quello che possiamo dire dopo averlo letto è che non siamo di fronte a nulla di trascendentale o di imperdibile, anche se i due protagonisti sono caratterizzati abbastanza bene e riescono a tenere alto l’interesse per vedere dove l’intreccio andrà a parare. Le premesse ci sono, insomma.

Dal videogioco al manga

Parlando dal punto di vista artistico, Watch Dogs Tokyo è un manga dotato di un tratto più realistico di molte altre opere nipponiche, senza però tradire le sue origini orientali. Questo tipo di disegni si adatta bene al registro più maturo con cui la storia è raccontata, mostrandosi come una lettura dedicata soprattutto a un pubblico adulto, in gergo più seinen che shonen.

Le scene d’azione sono ben fatte e mai confusionarie, con un tratto sporco che tratteggia bene ogni movimento dei personaggi e soprattutto le varie colluttazioni. Molto ben rese le scene di hacking in cui vengono manipolati i sistemi per avvantaggiarsene in un combattimento o in altre situazioni: quando, ad esempio, ci viene mostrato lo spegnimento di un robot di sorveglianza per alcuni secondi, il passaggio del breve lasso di tempo in cui è disattivato viene trasmesso molto bene – così come quando si chiudono barriere artificiali, come dei cancelli ad esempio, per rallentare gli inseguitori dei nostri protagonisti.

L’edizione proposta da Star Comics è poi ben fatta, con una sovvracopertina resistente e una buona qualità della carta, il tutto a un prezzo in linea con questo tipo di uscite, dato che il volume costa 6,50 euro.

Per chi si sente orfano della saga videoludica di Watch Dogs potrebbe dunque avere senso leggere questo manga, che dal solo primo volume sembra un’opera molto rispettosa del background originale, riuscendo però a metterci del suo. Ovviamente bisognerà poi capire come la vicenda narrata si evolverà nei successivi due volumi mancanti, ma per il momento il Vol. 1 si lascia leggere senza problemi.

Chi non ha mai giocato al videogioco in realtà non farà fatica a comprenderne la storia, dato che questa spiega ogni cosa per bene e non introduce elementi comprensibili solo ai fan dei titoli.

Eppure, è comunque importante far notare che di storie con un’ambientazione sci-fi realistica e votate al mistero se ne possono trovare di molto migliori, nel panorama fumettistico giapponese.

Dettagli bibliografici

  • Titolo: Watch Dogs Tokyo
  • Autore: Syhuey Kamo, Seiichi Shirato
  • Uscita: Novembre 2024
  • Editore: Star Comics
  • Pagine: 224
  • Formato: copertina flessibile
  • ISBN-13: ‎978-8822651549
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