Non farò spoiler su Doctor Strange e il Multiverso della Follia, tranquilli. Se non avete ancora visto il film, potete continuare la lettura.
Lo Stregone Supremo è apparso molte volte in vari videogiochi come personaggio, cameo o easter egg (uno tra i tanti nella New York di Marvel’s Spider-Man, dove è presente il suo Sancta Sanctorum) ma non è mai stato unico protagonista.
Il problema di un videogioco su Doctor Strange è lo stesso che affligge, potenzialmente, un eroe come Superman: personaggio troppo potente, e dalle capacità difficilmente convertibili in gameplay puro. Nonostante qualcuno provi ad immaginare un videogioco sull’Uomo d’Acciaio, alla fine nessuno riesce a tirare fuori un progetto degno.
Perché se Superman è troppo forte per poter costruire un sistema di combattimento di un videogioco action medio, gli incantesimi di Doctor Strange renderebbero il personaggio poco adatto per costruirci un gameplay intorno.
Ma titoli come Ghostwire Tokyo, Forspoken e Hogwarts Legacy ci possono dare qualche idea.
Doctor Strange, il videogioco: come si fa?
La magia non è facile da gestire, in un videogioco. Ci sono titoli che lo fanno bene come i soulslike, tra cui Elden Ring (che trovate su Amazon), ma devono comunque sacrificare una parte di gameplay per farlo. Perché, diciamolo, giocare alla distanza sperando di non essere uccisi anche dal meno feroce dei mob casuali potrebbe non essere divertentissimo.
Un videogioco di Doctor Strange è incentrato tutto sulla magia, ovviamente, e questa deve essere fatta bene.
Se Marvel’s Spider-Man restituisce la sensazione di svolazzare tra i grattacieli di New York, un videogioco sul Maestro delle Arti Mistiche deve far sentire i giocatori degli stregoni in grado di manipolare la realtà, e scatenare gli incantesimi più incredibili sugli avversari.
Una buona idea, coraggiosa rispetto a quelle che sono le preferenze del pubblico, è utilizzare la prima persona come in uno Skyrim, o ancora meglio Ghostwire Tokyo.
Nel titolo di Tango Gameworks (qui la recensione) il lancio di incantesimi è centrale. In Ghostwire Tokyo vengono usati i segni con le mani per lanciare gli incantesimi, e perché una magia rimanga attiva bisogna mantenere anche il segno.
Questa cosa è perfettamente compatibile con Doctor Strange perché, soprattutto nei fumetti, lo stregone usa una combinazione di gesti e formule verbali per scatenare i suoi incantesimi. In un videogioco questo potrebbe diventare centrale nel gameplay, magari creando un sistema di “accoppiamento” tra parole e gesti, con cui i giocatori possono creare le proprie versioni degli incantesimi più famosi di Strange.
Ma anche senza un elemento così complesso, e difficilmente realizzabile, la possibilità di sbloccare nuovi incantesimi, potenziarli o cambiarne alcune caratteristiche sarebbe un ottimo gancio per i giocatori.
Lo stesso Libro dei Vishanti, il tomo dove sono contenute tutte le magie di Strange, potrebbe essere una sorta di skill tree diegetico. Con dei punti esperienza i giocatori possono sbloccare le nuove pagine del libro, con il quale Doctor Strange imparerà nuovi incantesimi di volta in volta.
L’Unreal Engine 5 è la vera magia
Ma se c’è una cosa che ha reso Doctor Strange uno dei personaggi più amati dai fan Marvel, il merito è anche dello stile utilizzato agli esordi dal maestro Steve Ditko: lisergico e visionario, ben lontano da quella che era la produzione editoriale dell’epoca.
Talmente tanto che i fumetti di Strange erano utilizzati per accompagnare, per così dire, i trip della hippie generation, che amava le bizzarre pagine del fumetto. Talmente tanto che Stan Lee si scusò in una lettera pubblica con i lettori per questa tendenza, precisando che Marvel Comics non aveva nessuna intenzione di generare questo fenomeno. Erano altri tempi.
Tutto questo per dire che un videogioco di Doctor Strange deve essere, inevitabilmente, potente dal punto di vista visivo. Sia per dare ai giocatori una sensazione di potenza sia, banalmente, per mostrare i muscoli.
L’Unreal Engine 5 è sicuramente il modo migliore per farlo, e ce lo dimostra Forspoken.
Il motivo per cui Forspoken è diventato uno dei giochi più attesi per PS5 è evidente. Spoiler: non è il gameplay.
Il titolo Square Enix ha messo in mostra, con una certa potenza, due cose: animazioni ed incantesimi. Due cose di cui un videogioco di Doctor Strange ha decisamente bisogno.
Immaginando di continuare a giocare in prima persona, avere delle animazioni ed effetti del genere per gli incantesimi darebbe un senso di potenza notevole. Anche senza per forza mostrare i muscoli con il fotorealismo, gli incantesimi potrebbero puntare sull’estetica originale “fumettosa” di Ditko per creare un senso di misticismo ancora più netto, nel creare qualcosa di esteticamente molto diverso dal mondo reale.
Tutto il videogioco potrebbe virare su un’estetica più particolare, che potrebbe aiutare l’eventuale team di sviluppo a concentrare la propria potenza di fuoco senza il fardello del fotorealismo. La costante, però, rimane l’importanza fondamentale del comparto visivo.
Doctor Strange e il Gameplay della Follia
I titoli in terza persona hanno tutto un altro impatto positivo sul pubblico, ma come si potrebbe rendere un videogioco come Doctor Strange in questo modo?
Pensiamo a Hogwarts Legacy che, per quanto abbiamo visto, ha già molte delle feature che potrebbero essere utilizzate in un titolo sullo Stregone Supremo.
Anche in termini di puro ritmo di gioco, il progetto dedicato al Wizarding World offre già tantissimi spunti. Il videogioco di Doctor Strange potrebbe rendere Kamar Taj, il tempio della magia dello stregone, una sorta di hub centrale in cui studiare il Libro dei Vishanti, allenarsi sul combattimento, interagire con altri personaggi, e così via.
Immaginate anche Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, il cui loop di gameplay somiglia molto a questo concetto. Un Doctor Strange che sonda il mondo, o magari proprio il multiverso, in cerca di problemi da risolvere, demoni da scacciare, e nemici con cui scontrarsi.
Una struttura che renderebbe il titolo anche capace di inserire dei DLC o contenuti a tempo, un po’ come succede in Marvel’s Avengers, ma senza la componente gaas.
Per quanto riguarda il gameplay, il combattimento in terza persona è sicuramente più accattivante, ma crea un’altra sfida per il team di sviluppo. Ci vuole un combo system di qualche tipo, che non deve contemplare solo la magia per non risultare noioso.
Ci viene in aiuto il Doctor Strange di Jason Aaron e Chris Bachalo (run che potete recuperare su Amazon), che era in grado di evocare delle armi magiche. Un espediente che il Marvel Cinematic Universe ha preso in prestito, e che potrebbe diventare uno strumento di gameplay.
Un videogioco in cui il personaggio può combattere in mischia e con gli incantesimi, con un dinamismo che può strizzare l’occhio agli stylish action come Devil May Cry. Al quale si possono collegare degli strumenti di crescita del personaggio, con la possibilità di sviluppare addirittura una build differente più orientata sulle armi magiche o gli incantesimi.
Se le magie si sbloccano, ipoteticamente, con la lettura dei Libro dei Vishanti grazie ai punti esperienza, le armi magiche potrebbero aver bisogno di alcuni oggetti, strumenti o materie prime per essere potenziate. Nel mondo, o nel multiverso, il giocatore nei panni di Strange avrebbe la possibilità di andare a cercarli per poter rendere le proprie armi ancora più forti.
Per aggiungere ulteriore profondità, nel gameplay potrebbero essere inseriti anche gli strumenti classici di Doctor Strange: la Cappa della Levitazione e l’Occhio di Agamotto. Potenziando questi due oggetti si potrebbero ottenere delle nuove opzioni di combattimento, oppure esplorative.
La Cappa può permettere di volare più a lungo, e potenziandola ulteriormente avrebbe la possibilità di inserirsi nelle combo con dei colpi che possono afferrare i nemici, confonderli, e aiutare Strange in vari modi.
L’Occhio potrebbe concedere una vista superiore, per scoprire i segreti in giro per il mondo/Multiverso, e in combattimento può concedere una sorta di riflesso migliorato per Strange, che vedrà leggermente nel futuro e schivare gli attacchi con facilità (il witch time di Bayonetta, per intenderci).
Anche la forma astrale, con cui Strange si estrania dal suo corpo mortale per viaggiare nei piani di esistenza, può entrare nel gameplay. In questo caso si potrebbe usare in contesti più narrativi, per consentire allo stregone di scoprire i dettagli più oscuri dei mondi che minacciano Terra-616.
Non è irrealistico immaginare di utilizzarla anche in combattimento. Magari con una transizione rapida tra forma fisica e astrale, dove quest’ultima può essere sfruttata per infliggere confusione o degli status alterati ai nemici, per poi continuare a combattere con armi e magie nella forma fisica.
Il videogioco di Doctor Strange sviluppato da…?
Il primo nome che salta in mente come sviluppatore per un progetto del genere è Insomniac.
Visto la loro esperienza, ma soprattutto il rapporto con i franchise Marvel (un videogioco su Wolverine è in sviluppo), è forse il candidato ideale per prendersi in carico un videogioco su Doctor Strange. Un’esperienza soprattutto pratica, perché la struttura dei Marvel’s Spider-Man somiglia molto a quella che potrebbe fare da base per un eventuale videogioco di Strange.
Per altro già nel 2021 era spuntato un rumor di un progetto in sviluppo presso il team. Chissà che non diventi realtà, prima o poi.
In queste ore, a seguito dell’uscita del film al cinema, c’è anche chi ha fatto una richiesta ben specifica – ovviamente su Twitter, dove i fan hanno tirato in ballo un team di sviluppo molto importante.
I saw 14,000,605 futures, this is the only way to go! @remedygames for Marvel Doctor Strange Game! #DoctorStrange #Remedy #Fanart #RRconceptual pic.twitter.com/YxvHtBr3LC
— Rock Rìder (@ursRockrider) May 6, 2022
Effettivamente, Remedy è un nome interessante. Pensando alle atmosfere di Control, nonché la grande capacità di costruire narrazioni interessanti, il team finlandese sarebbe un candidato fortissimo.
Ma è difficile che il team lavori ad una IP esistente, vista l’importanza che dà solitamente alla creazione di nuovi mondi e personaggi propri. Ma chissà che la potenza di fuoco di Marvel possa far cambiare idea a Remedy, in questo nostro scenario ipotetico.
Intanto, la prossima apparizione videoludica di Doctor Strange sarà Marvel’s Midnight Suns, lo strategico di prossima uscita dedicato all’omonimo team di eroi della Casa delle Idee. Vedremo come lo Stregone Supremo verrà interpretato da Firaxis, nella speranza che possa ispirare qualche altro team di sviluppo per un videogioco tutto suo.