A partire dal 16 agosto, per quattro giorni, siamo stati aParigi grazie a Ubisoft per assistere al Six Major Paris, la prima grandecompetizione esports di Rainbow Six Siege dopo le modifiche alla Pro Leagueannunciate allo scorso Six Invitational. Abbiamo assistito alla competizione apartire dai quarti di finale, dove fin da subito i G2 Esports (Ex Penta Sports),eterni favoriti, hanno dimostrato di essere già nella condizione ottimale perriconfermarsi campioni dopo la vittoria al recente Six Invitational.
Durante i quarti, I G2 Esports hanno chiuso la pratica Millenniumin un batter d’occhio mostrando al pubblico una fame di vittorie incredibilevisto la striscia di vittorie che li sta vedendo protagonisti nel panorama esports diRainbow Six Siege. Nel mentre gli Evil Geniuses, gli eterni secondi nonché rivalistorici dei G2, soffrivano contro i Ninja In Pijamas nel quarto di finale piùavvincente della sessione. Rogue e Team Secret chiudevano il cerchio deiqualificati alle semifinali in quello che si prospettava essere il preambolo diuna già scritta rivincita in finale tra i G2 e gli EG. Proprio in semi-finaledunque i G2 continuavano a macinare prestazioni nei round degne di tale nome,con tattiche efficaci brevi ma allo stesso tempo chirurgiche. Kanto, il nuovoacquisto della formazione europea, in questo è sembrato davvero la cilieginache mancava per chiudere un cerchio strepitoso come quello della formazioneeuropea, ecco dunque che nell’estate del passaggio di CR7 alla Juventus,diventa impossibile non paragonare il giovane Kantoraketti a Cristiano Ronaldo. Nell’altra semifinale invece gli Evil Geniuses continuavanoil loro faticoso percorso di avvicinamento alla finale con difficoltose sceltetattiche e nervosismi di sorta, e così la pratica Rogue è diventata piùproblematica del previsto mostrando diverse lacune della squadra nordamericana.
Infine la finale, il terzo giorno, G2 Esports vs. EvilGeniuses. Già solo la mattina, avvicinandosi allo stadio si poteva sentire lafebbrile eccitazione dei tifosi. Tutto esaurito, anche gli scalini ospitavanopersone ansiose di vedere l’ennesimo capitolo di una sfida avvincente, quasiepica. “Let’s go G2” si alternava a “Let’s go EG” in un turbinio di emozioniche vedeva alcuni preferire un’ennesima vittoria dei G2 da aggiungere alla loroStreak, e chi invece desiderava una vittoria degli eterni secondi per romperequella che a tutti gli effetti sembra una maledizione. Ma come in ogni garaequilibrata, perché sì al di là delle incertezze degli EG parliamo comunquedella seconda squadra più forte della scena competitiva di Rainbow Six, tuttosi decide dalle giocate dei singoli. In questo momento Pengu e Kanto formanouna coppia incredibilmente affiatata in grado anche da soli di risolvere lepartite con clutch o giocate da brividi. Supportati dai migliori “gregari” ( enon ce ne vogliano gli interessati, è un complimento) quali: Fabian, Goga eJoonas la differenza l’hanno fatta loro i fuoriclasse. Non ha potuto nulla ilsolo Canadian, che fino all’ultimo ha provato a tenere a galla gli EvilGeniuses ormai rassegnati. 6-2 6-2 6-2 segna il tabellino finale, un sonoro 3-0che non lascia alibi e scusanti: netta superiorità e come si dice nel tennis,Game set and match. Ad alzare la coppa sono ancora loro: i G2 Esports, lasquadra da battere, la squadra più dominante nel panorama di Rainbow Six. Lacaccia è aperta, il Six Invitational di febbraio attende.
Abbiamo assistito ad un evento emozionante, che ha scritto la storia del panorama esports di Rainbow Six consacrando i G2 Esports e innalzandoli a icone. Chissà cosa succederà al SIx Invitational, nel frattempo però ci sentiamo di promuovere appieno questo Six Major di Parigi.