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Pokémon Go festeggia il secondo anniversario

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a cura di SirFran Snee

È tornato, ed è più forte di prima. O forse non se n’è mai andato del tutto. Siamo di fronte a quell’impressionante mostro videoludico che ha scombussolato le logiche e le tecnologie di gioco note al pubblico fino all’estate del 2016. Fino alla sua comparsa. Con un incremento di pubblico costante, Pokémon Go raggiunge il suo tipico picco estivo di utenza, stando a fonti ufficiali.

Le motivazioni potrebbero sembrare quasi scontate, ma siamo davvero coscienti di cosa ci spinge ad aprire la app in questo periodo dell’anno? Complici principali: le belle e lunghe giornate di sole, lontani dai banchi di scuola, a fine lavoro o dopo un esame; ogni momento è il migliore per provare a lanciare le nostre Poké Ball in giro per il mondo, scoprendo nuovi mostri e luoghi, soprattutto se siamo in viaggio o durante una gita fuori porta.

La “PokéGo Mania” non dà segni di cedimento, nonostante le discussioni e problematiche sorte intorno all’uso di questa app proprio in fase di lancio, non solo circa la scarsa o nulla rilevazione di alcuni luoghi o altri bug, ma soprattutto riguardanti la vera e propria mania nell’uso smodato di questa applicazione da parte di alcuni giocatori.

Accantonando però questo clamore iniziale (nel bene o nel male, purché se ne parli), dobbiamo ammettere che vedere i propri amati Pokémon quasi per davvero nel proprio mondo, in casa o simulando di tenerli sulla propria mano, ha generato sicuramente un forte effetto di meraviglia e fascinazione, oltre a diventare un caso mediatico con tutti i crismi sin dagli esordi. Sono seguiti a ruota dei ritrovi tra giocatori in luoghi reali, più o meno organizzati ufficialmente, aggiornamenti sempre più importanti e succulenti, soprattutto nei confronti della realtà aumentata spesso soggetta a migliorie, senza far perdere davvero al gioco il suo appeal iniziale.

Dobbiamo ammettere però che l’estate sembra essere il momento ideale per dedicarsi alla caccia dei nostri mostri, grazie anche alle tantissime novità introdotte e in arrivo, eventi a tempo e globali, ritrovi e tutto il necessario per festeggiare a breve questo fenomeno che ci accompagna ormai da due anni. Considerate poi la futura compatibilità con i due episodi per Switch Let’s Go Eevee e Let’s Go Pikachu, che ha spinto molti a recuperare il gioco in vista di una partenza avvantaggiata a novembre. Per non parlare del nuovo supporto ad amici e scambi, che aiutano a tenere la borsa sempre piena, a fare esperienza e ad ottenere pokèmon che ancora non si aveva avuto la fortuna di incontrare

Oltre a essere un gioco free-to-play e scaricabile pressoché su ogni versione di sistema operativo, il fatto di essere geolocalizzati e reinterpretare lo spazio in cui viviamo scoprendovi palestre, Poké Stop e tanti mostri da catturare incrocia la dimensione reale e virtuale, facendoci scoprire con occhi nuovi perfino i dintorni di casa nostra. Come se non bastasse, ogni zona prevede la concentrazione di alcune specifiche specie di mostri, proprio come nei vari episodi della saga, dove ogni prato o specchio d’acqua diventa l’habitat tipico di Pokémon specifici.

Non potevano mancare le sfide nelle palestre, che consentono di sfidare altri allenatori, oppure i Raid contro pokèmon in versioni ancora più temibili di quelle selvatiche che hanno aperto la strada a Pokémon Leggendari come Oh-ho, Kyogre e ora Regice.

Non a caso, poi, con l’avvicinarsi di questo secondo anniversario sono letteralmente fioccate le occasioni di cattura di Pokémon speciali, eventi geolocalizzati e l’introduzione di ulteriori amici solo in alcune zone del mondo. Luglio infatti è costellato di momenti particolari, come la disponibilità di Roselia e Corsola per soli due giorni in Europa, quando sono tipici delle zone comprese tra i Tropici del Cancro e del Capricorno oppure vedere quel “tipo spiaggia” di Squirtle con un paio di occhiali neri à la Blues Brothers.

Infine, per portare un po’ di refrigerio dalla calura estiva, arriverà anche Articuno il 7 luglio, per chi se lo fosse perso finora oppure vuole provare a trovarne uno shiny nei Raid che popoleranno il mondo di gioco. La leva sul sentimento profondo misto a meraviglia e amarcord che questo gioco ci regala è costante e radicata in così tanti utenti da proseguire su questa traccia con alcuni eventi, come il Fest 2018 – A Walk in the Park, in quel di Lincoln Park a Chicago, dove si snoda un percorso di circa 30 chilometri tra diversi habitat di Pokémon, oppure lo Special Weekend nella terra natìa di questi mostri, il Giappone.

Poteva essere una app qualsiasi, un numero in più nell’infinito universo del mobile gaming, una stella cadente nel cielo estivo, destinata a spegnersi a breve. Niente affatto: i fattori che hanno entusiasmato fin da subito gli allenatori sono stati diversi. Cosa continua a rendere unico Pokémon Go dunque? Pokémon Go stesso: la possibilità di vivere quasi per davvero la magia di “girovagare per il mondo” grazie alla tecnologia con cui è stato concepito, uscire di casa e annunciare per davvero “vado a caccia di Pokémon”, non era del resto il sogno di ogni bambino e ragazzino vent’anni fa?

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Poteva essere una app qualsiasi, un numero in più nell’infinito universo del mobile gaming, una stella cadente nel cielo estivo, destinata a spegnersi a breve. Niente affatto: i fattori che hanno entusiasmato fin da subito gli allenatori sono stati diversi. Cosa continua a rendere unico Pokémon Go dunque? Pokémon Go stesso: la possibilità di vivere quasi per davvero la magia di “girovagare per il mondo" grazie alla tecnologia con cui è stato concepito, uscire di casa e annunciare per davvero “vado a caccia di Pokémon”, non era del resto il sogno di ogni bambino e ragazzino vent’anni fa?
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