La mostra su Yoshitaka Amano a Milano è un sogno per i fan di Final Fantasy

Apre a Milano la mostra Amano Corpus Animae, la prima mostra europea dedicata ai 50 anni di carriera del leggendario Yoshitaka Amano.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

MILANO – Anche se nel nostro settore il nome di Yoshitaka Amano è legato strettamente alla saga di Final Fantasy, i suoi lavori dedicati all’epica saga JRPG di Square Enix sono soltanto una piccola parte del suo grande lavoro di artista. La sua arte, dal tratto etereo inconfondibile, è sempre stata libera e in continuo mutamento, pronta a stravolgere i canoni estetici stabiliti nel tempo per reinventarsi ogniqualvolta l’artista ne sentisse il bisogno.

Un percorso lungo ben 50 anni, che è ora protagonista di una mostra unica in Europa (e non solo) dedicata proprio al maestro Yoshitaka Amano. La mostra, chiamata Amano Corpus Animae, è ospitata negli spazi della Fabbrica del Vapore e sarà visitabile dal 13 novembre 2024 fino al 1° marzo 2025.

A organizzarla ci ha pensato Lucca Comics & Games in collaborazione con il Comune di Milano, per un progetto che ha richiesto oltre due anni di lavoro. Abbiamo avuto l’opportunità di visitarla in anteprima con una guida d’eccezione, il sensei Yoshitaka Amano in persona.

Le tante forme dell’arte di Yoshitaka Amano

Non è facile raccontare una mostra come quella dedicata al grande Yoshitaka Amano. Già due anni fa lo avevamo incontrato nella cornice del Lucca Comics & Games, ma quest’ultima occasione è stata diversa, e altrettanto unica, dato che insieme al maestro abbiamo ripercorso la sua intera carriera dagli albori fino ai recenti tre poster dedicati all’edizione 2024 del Lucca Comics & Games.

Una carriera lunga cinque decenni, raccontata dal maestro in persona e da Fabio Viola, curatore della mostra, che ha voluto spiegarci come questa sia nata e come abbia fisicamente preso forma, grazie anche alla collaborazione di POLI.design (centro universitario internazionale per la formazione nel settore del design), che ha contribuito all'allestimento.

La mostra Amano Corpus Animae presenta più di 130 opere uniche, scandite da una suddivisione che tiene conto sia delle fasi di vita dell’artista che delle tematiche a cui questi si è dedicato nei suoi 50 anni di carriera. Amano non è però una leggenda soltanto nell’ambiente videoludico: infatti, ha lavorato moltissimo anche nel campo dell’animazione, della moda, del fumetto, della musica e in tanti altri ambiti.

La mostra prende avvio dai primi vagiti della sua carriera, con una prima sezione intitolata Il ragazzo di Shizuoka e dedicata a quando, ancora negli anni ’70, Amano era animatore presso Tatsunoko, storica azienda famosa per alcuni anime leggendari come Hurricane Polymar, Gatchaman o Tekkaman.

In mostra è stata riprodotta fedelmente la stanza in cui Amano lavorava ai disegni per i futuri anime. Ad accogliere i visitatori ci saranno alcune illustrazioni dedicate al suo Pinocchio, una delle sue prime opere a unire elementi tratti dalla tradizione sia orientale che occidentale, come poi succederà sempre più spesso nella sua carriera futura.

Conclusa nel 1982 la sua collaborazione con Tatsunoko, Amano diede avvio a una carriera da indipendente, che lo vide collaborare con altri grandi artisti come Mamoru Oshii (per la pellicola animata Angel’s Egg), per poi dedicarsi al più famoso Vampire Hunter D, personaggio che molti ricorderanno anche per i film animati giunti sino in Italia già negli anni ’90. Sarà dunque possibile ammirare alcune tavole originali dedicate proprio al tetro dampyr protagonista della storia.

La seconda sezione della mostra è invece chiamata Icons ed è dedicata alle opere con cui Amano ha saputo conquistare l’Occidente grazie al suo tratto inimitabile. Sarà possibile ammirare alcune copertine dedicate ai più famosi supereroi della DC, tra cui una bellissima illustrazione con protagonista Batman, in cui Amano riesce ad arricchire il supereroe di Gotham City di un tocco fantasy. Saranno anche visibili le tavole dedicate a Sandman, nate dalla collaborazione con Neil Gaiman nel 1999 per il libro Cacciatori di Sogni.

Presenti anche alcune opere uniche, come il disegno dedicato a una carta di Magic: The Gathering, il poster di The Shape of Water e una grande illustrazione nata dalla speciale collaborazione con un altro geniale artista: David Bowie.

La sezione si chiude poi con un Amano che probabilmente molti non conoscono, quello delle Candy Girls, una serie di immagini nate nei primi anni 2000 che ritraggono giovani ragazze con colori brillanti e saturi e uno stile a metà tra il manga, per gli occhi molto grandi, e gli artisti pop americani, come Andy Warhol o Roy Lichtenstein.

Segue poi la sezione Game Master, in cui troviamo i lavori del maestro dedicati non solo alla saga di Final Fantasy, ma anche ad altre opere meno note in ambito videoludico, come una serie di titoli Capcom chiamata El Dorado Gate, da noi poco conosciuta, o Front Mission, serie di RPG strategici in cui si guidano truppe di mech corazzati, sempre di Square Enix.

La chicca più interessante della mostra è la presenza del cabinato di Esh’s Aurunmilla, un’avventura molto simile allo storico Dragon’s Lair a cui Amano ha lavorato come animatore, sia dei mostri che dei personaggi. Il cabinato presente in mostra è uno dei soli 15 rimasti in tutto il mondo.

Per quanto riguarda Final Fantasy, al titolo è dedicato un suggestivo corridoio che ripercorre l’intera saga, illustrata dai lavori che il maestro le ha dedicato, passando dallo storico primo capitolo del 1987 fino al recente Final Fantasy XVI, il cui logo è, come da tradizione, sempre di Amano.

L’ultima sezione della mostra è chiamata Free Spirit e raccoglie tutte le opere create dal maestro non su commissione, ma semplicemente per ispirazione personale.

In questi ultimi disegni si vedono tutta la varietà e libertà artistica di Amano, che spazia da opere ispirate a Gustav Klimt fino ad altre che reinterpretano i miti di tutto il mondo in modo molto personale, con alcune illustrazioni che mostrano un’esplosione di colori quasi in stile street art.

Per concludere, è poi visibile anche la trilogia dei poster dedicati ai 100 anni di Puccini, che reimmaginano, con lo stile unico dell'artista, la Tosca, Madama Butterfly e Turandot.

Opere senza tempo

Come ci spiegava il curatore della mostra Fabio Viola, Yoshitaka Amano è uno degli ultimi artisti in grado di lavorare su qualsiasi materiale e con differenti tecniche.

Tra le opere della mostra è infatti possibile vederne alcune più tradizionali, mentre altre sono state realizzate su legno, ceramica o bronzo, con differenti tipi di colori, comprese anche le vernici per automobili.

Nel raccontare come mai Lucca Comics & Games abbia scelto proprio Amano per realizzare una mostra in Italia, Emanuele Vietina, direttore dell’evento, ha spiegato che «Amano è la rappresentazione plastica delle passioni e di tutti i cuori pulsanti di Lucca», in quanto in grado di rappresentare al massimo delle loro possibilità espressive moltissimi dei cardini su cui il festival è imperniato, dai fumetti agli anime, dai videogiochi alle illustrazioni fantasy.

Oltre alla già corposa offerta della mostra Amano Corpus Animae, al suo interno sarà anche possibile visitare una sorta di “mostra nella mostra” tramite la realtà virtuale.

Saranno infatti disponibili dei visori che permetteranno di esplorare i tre studi di Yoshitaka Amano a Tokyo, dove nascono tutti i suoi lavori. Questo contenuto è nato anche grazie alla collaborazione con il regista Omar Rashid, che si è occupato delle riprese in Giappone.

Durante i mesi in cui la mostra sarà visitabile ci saranno anche diversi eventi e workshop organizzati da POLI.Design in collaborazione con Lucca Comics & Games, per esplorare e addentrarsi ancor di più nelle opere del maestro.

Le nostre parole non possono andare oltre per descrivervi quanto le opere originali del maestro Amano siano visivamente suggestive e incredibili da ammirare. Anche le foto a corredo di quest’articolo, per quanto possano vagamente illustrare la bellezza dei vari dipinti e illustrazioni, non riescono a catturare l’emozione che si prova a vederle in prima persona.

È davvero una grande conquista il fatto che nel nostro Paese, dove spesso fumetti, videogiochi e tutte queste “nuove arti” sono considerate ancora di serie B rispetto a quelle più tradizionali, sia stata realizzata una mostra di questo tipo, che punta a far conoscere a un pubblico molto più vasto le bellezze di questi mondi, grazie all’indiscutibile talento di Yoshitaka Amano.

Non ci resta che invitarvi a vedere la mostra con i vostri occhi: se siete da sempre fan del maestro, da parte nostra non c’è bisogno di aggiungere altro. Se invece conoscete la figura e le opere di Amano ma non avete mai approfondito, il consiglio è quello di dargli una possibilità: dopo la nostra passeggiata tra le sue opere, siamo ancora più sicuri che non ve ne pentirete.

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