In attesa di Nintendo Switch Pro, quante sono le edizioni speciali di Nintendo Switch?

Nintendo Switch Pro sembra non arrivare mai, e nel frattempo Nintendo continua a produrre altre edizioni limitate della console.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Quando abbiamo visto l’annuncio della Nintendo Switch Edizione Speciale Super Mario abbiamo avuto la proverbiale reazione contrastante, quelli che oltreoceano chiamerebbero mixed feelings. Da un lato la console è bellissima, vedremo dopo il perché, ma dall’altro non è Nintendo Switch Pro.

Se avete seguito un po’ le notizie dell’ultimo anno, almeno, più volte è emersa la possibilità che Nintendo possa pubblicare una nuova versione della sua console ibrida dei record. Altrettante volte le voci sono state smentite, ma ormai è abbastanza chiaro che la console da qualche parte esista e, anche considerato il fatto che Switch stia entrando nel suo quarto anno di vita, questo sembra per molti il momento giusto per affiancare una nuova macchina all’hardware ibrido e alla versione portatile, Nintendo Switch Lite.

Non è di questa opinione Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, che alla fine dell’anno scorso ha dichiarato molto candidamente che no, non è il momento di Switch Pro. La questione è che, semplicemente, i due modelli di Switch presenti sul mercato stanno andando così bene che non c’è motivo per l’azienda di lanciare un nuovo hardware, sul quale ovviamente bisognerà investire notevolmente in termini economici – tra sviluppo e marketing, e Switch vende così bene che non serve.

Ora, se anche Reggie Fils-Aime disse all’epoca che non c’era nessuna nuova console, salvo poi lanciare qualche mese dopo Switch Lite, in questo momento storico siamo più propensi a credere alla bontà delle parole di Bowser. Al momento Switch è la seconda console Nintendo più venduta di sempre, e nel periodo delle festività natalizie del 2020 ha totalizzato vendite pari a cinque volte quelle di PlayStation 4, per dare qualche stima.

Forse non serve davvero una Nintendo Switch Pro, adesso, anche perché la versione della console dedicata a Super Mario è francamente stupenda. E sebbene abbia delle peculiarità interessanti, non è affatto l’unica versione pregiata della console ibrida.

Nintendo Switch: le edizioni speciali

Addentrandoci nel mondo delle edizioni speciali, siamo rimasti abbastanza spiazzati da quante versioni limitate di Nintendo Switch esistano in realtà. Tra quelle più commerciali, quelle presenti solo in vari Paesi e addirittura edizioni fatte su richiesta o quasi, tra beneficienza o concorsi speciali, si fa fatica a stare dietro a tutte le uscite. Partiamo, per curiosità, con le edizioni speciali di Nintendo Switch praticamente irrecuperabili, fuori mercato, o da poter ottenere solo tramite importazione o strani traffici di “amici di amici”.

Esiste per esempio una console dedicata ad AVICII, il giovanissimo deejay scomparso qualche anno fa, chiamata Nintendo Switch Lite – AVICII Invector: Encore Edition, dedicata all’omonimo rhythm game. Di queste console bianchissime con il logo dorato del gioco sul retro ne esistono cinque al mondo, e si potevano vincere unicamente partecipando ad un concorso del sito EDM.com. Visto che sono pezzi a dir poco limitati, probabilmente ne sentite parlare ora per la prima volta, come noi.

Sempre collegata ad un concorso, sponsorizzato da Square Enix in prima battuta, è la versione di Switch dedicata a Trials of Mana. Anzi, è collegata, in realtà, a più concorsi, visto che l’azienda stessa ha collaborato con alcune realtà – tra cui la redazione statunitense di IGN, per esempio – per dare vita a varie possibilità (pur limitatissime) di ottenere questa versione della console.

La Switch dedicata a Trials of Mana ha delle serigrafie uniche sul dock, sulla scocca posteriore della console, e dei Joy-Con personalizzati con delle grafiche uniche (quindi non colorati). In Europa si è vista raramente e ad oggi è introvabile se non per il classico mercato secondario dei collezionisti.

Parlando di edizioni limitate, stavolta relative solo al continente nipponico, esiste una Nintendo Switch Lite dedicata a Jack Jeanne. Una IP videoludica, destinata al mercato giapponese, creata dal mangaka Sui Ishida (Tokyo Ghoul) e lo studio BROCCOLI, che Nintendo ha voluto celebrare con una console presente in cento esemplari, di colore azzurro, che sul retro propone una illustrazione a carboncino della protagonista del videogioco.

La console era presente anche nella “Univers Collection”, una limited della limited che conteneva anche un art book, un romanzo, la colonna sonora, un CD con le tracce vocali ed ovviamente una copia del gioco.

Sempre il mercato giapponese ha visto l’apparizione di una Nintendo Switch Disney Tsum Tsum Festival, una speciale versione serigrafata della console che non è esattamente introvabile (tra le 50mila e 100mila copie stimate), ma di sicuro non è reperibile al di fuori del continente nipponico, sebbene la console sia region rree. Acquistabile normalmente, quindi. La console propone delle colorazioni inedite per i due Joy-Con, così come li fregia di serigrafie a tema Disney, e fa lo stesso sul dock e sul retro della console, che richiamano ovviamente i peluche Tsum Tsum della casa di Topolino, con chicche davvero niente male da scovare come le orecchie del topastro sopra al pulsante Home del Joy-Con destro.

Rimanendo sempre in Giappone, ovviamente, ma con console ben più limitate (tra i 5mila e i 10mila pezzi), tra le versioni più esclusive di Nintendo Switch classica ci sono quelle dedicate a Dragon Quest XI e Monster Hunter XX. Entrambe le console sono serigrafate sul dock e sulla scocca, ma sebbene quella del simulatore di caccia di Capcom è semplicemente una classica Switch con Joy-Con grigi, quella del JRPG di Square Enix è ben più preziosa al confronto. Presenta serigrafie a tema, ovviamente, ma entrambi i Joy-Con sono blu come gli Slime base (colori mai proposti singolarmente in altri modi) e presentano serigrafie uniche e diverse per ognuna di esse.

E qui si apre un mondo, perché oltre a strane collaborazioni come una Switch grigia con serigrafie molto minimali, la Thunderbolt Project Japan fatta in collaborazione fra The Pokémon Company e Fragment che si vendeva solo al parco commerciale di Shibuya a Tokyo, c’è il cosmo gigantesco di collaborazioni tra Nintendo e varie aziende per quanto riguarda i concorsi e lotterie di ogni tipo.

Non avete davvero idea di quante Switch esistano griffate con i brand più improbabili, che spesso hanno solamente una decalcomania a tema su dock e console e poco altro. C’è il kit con Fuser, Kontrol Freek, Wolfestein Younglbood, Little Nightmares II, The Dark Crystal Age of Resistance, Tiny Metal, Mountain Dew, DOOM (l’originale, non quello del 2016) e DOOM Eternal, Spyro Reignited Trilogy, LA Noire, il concorso fatto per le migliori creazioni di Nintendo LABO, e tanti altri.

Ne abbiamo solo menzionate alcune, perché potremmo addentrarci nelle produzioni uniche fatte da artisti tramite i loro social media, oppure di catene come Micromedia (Francia) che hanno realizzato pezzi unici davvero incredibili per The Legend of Zelda Link’s Awakening o Xenoblade Chronicles.

Ma ci sono anche edizioni limitate più normali, che si possono o si potevano acquistare attraverso canali tradizionali senza doversi impelagare in spedizioni internazionali o cose di questo tipo.

Una delle prime edizioni limitate di Nintendo Switch è stata quella dedicata a Super Mario Odyssey. La console era del tutto normale, ad eccezione della coppia di Joy-Con rossi che erano disponibili solo ed esclusivamente in questo caso. Successivamente i Joy-Con sono stati venduti nei canali tradizionali, e questo è stato quindi un primo timido approccio con l’idea di Switch in edizione limitata.

Le prime serigrafie su Joy-Con e dock (ma non sulla console) sono arrivate con l’edizione dedicata a Super Smash Bros. Ultimate. Sui controller è presente l’iconico logo della saga, mentre sul dock sono rappresentati alcuni dei personaggi del gigantesco roster del titolo. Anche in questo caso, come in molti altri che vedremo, la console rimane sempre grigia (e spesso anche i Joy-Con).

Un’edizione del tutto simile è toccata anche alla console brandizzata a tema Diablo III Eternal Collection, la quale non ha nessuna serigrafia sui Joy-Con, ma solo sul dock e sul retro della console. Per quanto riguarda la Switch dedicata a Splatoon 2, invece, la particolarità risiede nella coppia di Joy-Con colorati in maniera del tutto inedita, verde e rosa, dove i Joy-Con singoli di quegli stessi colori vennero resi disponibili per l’acquisto separatamente molto tempo dopo.

Le ultime Nintendo Switch in edizione limitata sono state un’escalation di dettagli, se così possiamo dire. La console dedicata a Fortnite, ad esempio, ha la coppia di Joy-Con blu e gialli, con le serigrafie che rappresentano gli strumenti all’interno del battle royale dei record sul retro della console, oltre che sul dock.

Molto bella, pur particolare nei colori, è la Switch Lite che ha accompagnato il lancio di Pokémon Spada e Scudo. Di colore grigio, con i tasti della parte sinistra e destra che riprendono quelli principali delle copertine dei due ultimi giochi Pokémon, mentre sul retro compaiono le serigrafie di Zacian e Zamazenta in grigio più scuro. Ancora, a tema Pokémon, le console dedicate ai Let’s Go. Con i Joy-Con colorati per richiamare le pellicce di Pikachu ed Eevee e le illustrazioni dei due mostri tascabili ben visibili sul dock (ma, anche stavolta, niente sul corpo della console).

Mentre scrivevamo l’articolo, Nintendo ha annunciato un nuovo bundle dedicato a Monster Hunter Rise, il nuovo episodio di simulatore di caccia di Capcom di cui vi abbiamo raccontato qualche tempo fa. L’edizione di Nintendo Switch, ovviamente limitata, richiama molto quella di XX di cui vi abbiamo parlato poco sopra. La console è la versione grigia, mentre serigrafie molto sobrie con giusto qualche guizzo dorato che richiama la silhouette di alcuni dei mostri, le quali sono proposte sul dock e sul retro della console in versione argentata.

Tra le ultime c’è quella dedicata ad Animal Crossing: New Horizons, che già era uscito in bundle con la versione Lite della console, ma che nel caso della versione classica si mette in tiro. I Joy-Con sono colorati su tre tonalità ovvero azzurro, verde e bianco. Stessi colori richiamati dal dock che riporta una illustrazione in stile minimal di Tom Nook e dei suoi sottoposti. Il retro della console, invece, ha un pattern molto delicato che richiama una versione stilizzata di un’isola tipo del simulatore di vita di Nintendo. Una delle edizioni più colorate della console, di quelle che hanno osato di più in termini di estetica rispetto a quanto visto finora.

Insieme alla console dedicata a Super Mario che, al momento, è decisamente il modello in edizione limitata di Nintendo Switch più bello che l’azienda abbia mai prodotto. Oltre a contenere un’esclusiva custodia per trasportare la console, la grande unicità di questa edizione è che è dedicata ad un singolo personaggio, e non un videogioco. L’edizione speciale dedicata a Mario, inoltre, per la prima volta osa con i colori anche per quanto riguarda l’intera della scocca della console. Riprendendo le tonalità blu e rosse della tuta di Mario, stavolta ogni elemento della console è colorato, anche il Joy-Con Grip che è blu ed il corpo macchina di Switch che è colorato di rosso.

Cosa sappiamo di Nintendo Switch Pro?

E mentre la Nintendo Switch in edizione Super Mario sarà la protagonista delle prossime settimane, perché a prescindere da tutti i discorsi fatti finora il desiderio di averla è altissimo, viene da chiedersi: cosa sappiamo di Nintendo Switch Pro?

Le informazioni sulla presunta riedizione in forma smagliante dell’ibrida di Nintendo sono tante, almeno quelle trapelate a mezza bocca tra sviluppatori e addetti del settore. Curiosamente negli ultimi tempi è uscito addirittura il nome ufficiale che, stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe essere in realtà Super Switch. A livello tecnico, le specifiche che la nuova console dovrebbe avere sarebbero la possibilità di giocare con tutti i videogiochi alla risoluzione di 4K, con addirittura il nuovo dock a fornire la maggiore potenza computazionale, mentre la console sarebbe dotata di uno schermo OLED. Per quanto riguarda lo schermo, un’altra indiscrezione interessante parla invece della tecnologia Mini-LED, un metodo di illuminazione “smart” che permetterebbe alla console di risparmiare notevole consumo di batteria.

Sono almeno un paio d’anni che si sente parlare di Switch Pro, con tanto di sviluppatori a cui sarebbe stato chiesto di rendere i propri titoli “4K-ready”, ovvero con la possibilità di sostenere un eventuale upgrade da parte di una console più potente. Un po’ come succedeva per le console mid-gen come PlayStation 4 Pro e Xbox Series X, per intenderci.

Secondo molti, tra cui Bloomberg e Dusk Golem, autorevoli per motivi diversi, il 2021 potrebbe essere effettivamente l’anno di Switch Pro (anche se i commenti di Nintendo, in merito, dividono). Se non dell’uscita, almeno dell’annuncio e dell’inizio della promozione in pompa magna. Secondo il portale economico questo spiegherebbe il silenzio del 2020 di Nintendo, con l’azienda pronta a muovere le fila delle prossime uscite tra cui la nuova console, in un clima di incertezza come quello attuale dovuto all’emergenza sanitaria. Secondo il noto insider, che quasi sempre fornisce indiscrezioni che si rivelano poi fondate, la console esiste anche in funzione del fatto che molti videogiochi Switch hanno nativamente il frame rate sbloccato, pronto quindi ad eventuali upgrade hardware in arrivo.

Al di là di tutto, Nintendo Switch è ad oggi un grande successo. Le miriadi di edizioni limitate lo dimostrano, così come le vendite, e proprio per via di questo periodo così strano è probabile che Switch Pro non arrivi molto presto. La console è ancora presa d’assalto in tutti i negozi e store digitali, e soprattutto a fronte della scarsità di PlayStation 5 ed Xbox Series X|S in questo momento Nintendo può ancora permettersi di tergiversare. Ma, come ormai la Grande N ci ha abituato, un Direct a sorpresa con gli annunci bomba potrebbe essere dietro l’angolo e non ci resta che aspettare, probabilmente.

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