Ci siamo, finalmente: Nintendo Switch 2 è ufficiale e tutta un’altra serie di frasi di rito che si devono dire quando passiamo mesi e mesi a spulciare leak da fonti “inaffidabili” e che non andrebbero riportate, salvo poi dimostrare il contrario.
Nintendo ha messo il sigillo sulla nuova generazione di console, mostrando un breve trailer in cui non fa altro che fissare un nuovo appuntamento per il 2 aprile con quello che, salvo ulteriori sorprese, sarà il reveal completo di Nintendo Switch 2.
Avremo presumibilmente prezzo, specifiche tecniche, dettagli su eventuali videogiochi della lineup di lancio e data di uscita definitiva. Ora, invece, abbiamo un trailer che effettivamente può sembrare frettoloso, qualcuno insinuerebbe lanciato in fretta e furia per contrastare i leak, o semplicemente scarno e poco “emotional”, come dicono quelli bravi.
Sì, l’emozione è finita, ma il trailer non è scarno. Sembra scarno, che è ben diverso.
La sintesi è una qualità comunicativa che un occhio disattento potrebbe scambiare per trascuratezza, ma non è il caso di questo trailer di Nintendo Switch 2.
Lasciate che vi spieghi.
Estetica e target di riferimento
Partiamo dall’elemento più evidente di Switch 2: l’estetica.
Scegliere di mostrare la console in versione total black (sarà l’unica?) non è una banalità. Con Nintendo Switch l’azienda di Kyoto aveva deciso di alzare il suo target abituale. Ricorderete, infatti, il trailer del 2017 in cui si mostravano varie situazioni ipotetiche di utilizzo di Switch, e nella maggior parte di esse c’erano persone che potremmo inquadrare tra i 25 e i 35 anni.
Una Nintendo Switch 2 totalmente nera si racconta al pubblico come un elegante oggetto tech da tenere in salotto, e non come una console per videogiochi per famiglie.
Con giusto degli inserti colorati a rompere la monotonia ricorda un po’ la stessa immagine che ha voluto rievocare Xbox Series X, per intenderci.
Ovviamente mi aspetto che arrivino Joy-Con di tantissimi colori, ma la scelta di mostrare Nintendo Switch 2 con questa estetica non è affatto casuale e presuppone la volontà di parlare a un pubblico più adulto. Il quale, di conseguenza, è dotato presumibilmente di un potere di spesa maggiore e potrebbe portare Nintendo a prezzare la console su una scala più alta.
Nintendo Switch 2 a €429 sarebbe una sorpresa, a €449 audace, ma a €499 molto più plausibile.
Una scheda tecnica nascosta
Parlando di numeri e dati, questo video essenziale ci mostra anche una sorta di scheda tecnica di Nintendo Switch 2.
Si nota chiaramente quanto la console sia più grande, mentre i Joy-Con risultano più sottili e alti. Confermato l’attacco magnetico per i controller, così come uno stand che permette di piegare molto di più la console una volta posizionata sul tavolo.
Sta facendo parlare moltissimo di sé la possibile configurazione “a mouse” dei Joy-Con di Nintendo Switch 2, informazione diffusa dai leak e presumibilmente confermata dal trailer. Cosa ci fa la console con un mouse? Potrebbe essere la gimmick di questa nuova generazione videoludica, ma forse qualcosa di più.
Un Joy-Con con una modalità mouse permetterebbe di giocare a sparatutto come Splatoon con una rinnovata dinamicità, ma anche di supportare eventuali terze parti come Civilization VII o un Baldur’s Gate 3, magari con l’aiuto del DLSS.
Oppure, supponendo che Switch 2 abbia un’interfaccia migliore della console precedente, il mouse potrebbe rappresentare una periferica di input per navigare meglio all’interno di applicazioni come Netflix, Spotify o Disney+, qualora venissero integrate nell’ottica di un oggetto tech da salotto.
Per il resto, il trailer ci mostra in maniera diretta e senza fronzoli una cosa molto importante che, a quanto pare, è stata dimenticata – stando alla confusione che serpeggia in Rete, nonostante lo stesso presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, avesse comunicato a più riprese il fatto che Nintendo Switch 2 sarebbe stata una console in totale continuità. Lo fa attraverso l’animazione iniziale, in cui la Switch originale modello 2017 si trasforma letteralmente nella nuova console.
Gli utenti affezionati sono così portati a capire facilmente che si tratta di un modello riconoscibile, sui cui Nintendo ha investito e il cui abbandono sarebbe stata la mossa più scellerata che l’azienda potesse fare in questo momento.
Perché, oltre ad aver mostrato la console, uno sguardo fugace a un possibile Mario Kart 9, e il misterioso pulsante extra nel Joy-Con destro, il trailer di Nintendo Switch 2 parla inevitabilmente del futuro di Nintendo.
Il futuro di Nintendo Switch 2, 3 o quello che sarà
Dopo Wii U, Nintendo aveva bisogno di un cambiamento radicale in termini di percezione e lo ha dimostrato fin da subito con Switch.
L’idea, veicolata attraverso la rinnovata comunicazione dell’epoca, era di relegare quella Nintendo al passato. Il risultato è stato quello di raccogliere un pubblico composto in larghissima parte da fan di lunga data rimasti lontani dalle console Nintendo più moderne, così come da nuovi fan che non hanno mai approcciato una piattaforma della Grande N.
Un po’ una rielaborazione di quella teoria dell’Oceano Blu che portò Nintendo Wii a essere il più grande successo commerciale dell’azienda, una rivoluzione totale per i videogiochi, e l’iniezione di adrenalina più provvidenziale che il mercato economico potesse ricevere in vista di una crisi conclamata in arrivo.
Nintendo Switch 2 è infatti la prima console di Nintendo che non innova.
Salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, questa nuova console non presenta delle effettive novità tecnologiche. Non cambia il formato di memorizzazione, le periferiche di input, la gimmick centrale dell’esperienza, e nemmeno il form factor.
Nintendo 64 introdusse la levetta analogica, innovazione pivotale per il mondo dei videogiochi che l’azienda raccontava nel materiale promozionale attraverso un Super Mario 64 che poteva addirittura “camminare o correre”.
Gli hardware hanno visto mini-CD, grilletti, dorsali e laterali, motion control, il vituperato “paddone” di Wii U che è stato di fatto il concept di una Switch ante litteram.
Nintendo Switch 2 è la “stessa” console di prima, solo che è diversa. Avremo tanti nuovi giochi, forse un avanzamento tecnologico dato dalle vociferate tecnologie DLSS di Nvidia e altro che non ci è dato sapere, ma Nintendo Switch 2 funzionerà nella maniera conosciuta già a 146.04 milioni di persone nel mondo (fonte: Nintendo Sales).
In quest’ultimo dato risiede l’identità del cambiamento più evidente di Nintendo. Un’azienda che ha parchi a tema, merchandise che incassa notevolmente più della stragrande maggioranza di brand di tutto il mondo, e soprattutto progetti multimediali come il film di Super Mario Bros, quello di The Legend of Zelda, e chissà cos’altro arriverà.
E forse una Nintendo Switch 3, se anche questa sarà un successo come la precedente, perché i tempi sono cambiati.
Non c’è più l’emozione dello storytelling nel reveal trailer di Nintendo Switch 2, a differenza del suo predecessore, perché Nintendo si è fatta conoscere a una platea che non raggiungeva dai tempi di Nintendo DS (ancora la console più venduta, al momento).
In termini di pura percezione mediatica, Switch è sul piedistallo più alto che Nintendo abbia mai costruito nella sua storia. Con una lettura che solo uno studio sociologico potrebbe riportare nei giusti ambiti, la posizione pubblica della Grande N non è mai stata così forte, evidente e palese dall’epoca di NES e SNES.
Lo è grazie a Mario Kart 8, ad Animal Crossing: New Horizons che è stato involontariamente salvifico nell’epoca Covid-19, uno dei più bui della storia recente dell’umanità, della Pokémon-mania ritrovata dalla massa e della saga di The Legend of Zelda diventata finalmente mainstream in modo totale.
Ma, soprattutto, grazie a una console che è stata capace di spaccare il mercato e mostrare che un’idea di gaming diversa è ancora possibile e funzionale, in termini creativi ed economici.
Nintendo Switch 2 funzionerà allo stesso modo? Sulla carta, probabilmente no.
Semplicemente perché convertire 140 milioni di console non è un’impresa semplice. D’altra parte, Nintendo ha delle proprietà intellettuali che da sole hanno generato quelle stesse vendite.
Le stesse IP che potrebbero riuscire nell'impresa di trascinare anche Switch 2, seppure in misura minore, garantendo a questa console un altro successo. Sul quale, di conseguenza, Nintendo continuerà a investire per potenziare ulteriormente la sua posizione con l’eventuale, prossima generazione.
Questa sembra essere, almeno per il momento, la direzione di Nintendo. Un’azienda che ha dovuto differenziarsi in molti modi, comunicativo e finanziario, per poter raggiungere il successo di cui gode al momento. Lasciandosi alle spalle, potremmo dire, quella identità sognatrice e artigiana che è stata iconica e alla base della dirigenza del compianto Satoru Iwata.
Ma non voglio che questa mia analisi sembri catastrofista o nostalgica, anzi. Mi piace questa Nintendo. Da appassionato e figura analitica sono contento e sollevato che sia un’azienda economicamente sana, soprattutto in questo periodo disastroso in cui non fanno che avvicendarsi licenziamenti su licenziamenti.
Il mondo dei videogiochi nella sua interezza è ormai ben lontano, da almeno un paio di decenni, da quella narrazione dei “geni da garage” a cui molti videogiocatori sono inevitabilmente affezionati.
Non si può chiedere a Nintendo, con questa responsabilità mediatica e finanziaria, di rimanere lontana da un mondo che ha generato nuovamente e creato da zero, come dimostra il proliferare di macchine come Steam Deck, Legion GO e ROG Ally, per citarne alcune.
In vista del Nintendo Direct del 2 aprile questo trailer mi ha permesso, e spero anche a tutti voi, di elaborare quella che è una possibile previsione non solo su Nintendo Switch 2, ma sul futuro prossimo dell’azienda e dei suoi giochi.
Alla faccia del trailer scarno.