Il pagellone dell’E3 2018 – Ubisoft

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Ubisoft si fa carico di essere il giro di boa delle conferenze dell’E3 2018. Anche stavolta, il publisher francofono confeziona una show ricco di annunci, vivace nel ritmo con nessun momento morto.
Il tema di Ubisoft di quest’anno è la community, l’idea che tutti i giocatori siano un grande gruppo e che si abbatta la barriera tra sviluppatori e giocatori. 
Tutto molto bello, ma neanche quest’anno c’è stato Splinter Cell.Dopo il recap della conferenza vi proponiamo di seguito il pagellone!

I presentatori iniziali – voto 6
Carini, simpatici e smaliziati il giusto, ma tutto ciò fa presagire che ancora una volta non ci sarà Aisha Tyler alla conduzione, e infatti non c’è. Dilettanti.
Il flash mob di Just Dance – voto 10
La più grande paura di chi guarda una conferenza Ubisoft è il soporifero spazio dato a Just Dance. Ottima quindi la scelta di iniziare con una grande coreografica, divertente e godibile da vedere, che semplicemente annuncia l’esistenza di un nuovo Just Dance. Pride.
Torna la creatura di Michel Ancel, e lo fa con un trailer che ha dell’incredibile, e che si chiude con il reveal di una giovane Jade. C’è pochissimo gameplay, purtroppo. Pregevole l’iniziativa promossa dall’attore Joseph Gordon Levitt, con la quale artisti di tutto il mondo possono contribuire a creare l’universo di gioco. Futuristico.

Gabrielle Shrager che urla “We nailed it!” – voto 10
Dopo aver parlato di Beyond Good & Evil insieme a Guillame Bruner, si sente Gabrielle Shrager emozionata urlare “abbiamo spaccato!” prima che le venga chiuso il microfono. È per cose del genere che stiamo svegli di notte a scrivere i pagelloni delle conferenze.
Rainbow Six Siege – voto 6
Comprensibile momento celebrativo. Rainbow Six Siege ha raggiunto quota 35 milioni di giocatori, la scena esport è cresciuta tantissimo, ed alla fine della Pro League verrà pubblicato un interessante documentario sulla scena competitiva. Fenice.
Gli sviluppatori di Trials – voto 10
In un mondo normale gente del genere non dovrebbe trovare lavoro, ma nell’industria dei videogiochi degli schizzati possono diventare responsabili di progetti per uno dei più importanti publisher al mondo. Ingresso trionfale in sella ad una moto, momenti da comicità slapstick, battute senza senso. Locura.
Trials Rising – voto 7E la cosa divertente è che Trials Rising sembra anche niente male. Estremo.

Il momento webstar con University of Trials – voto 3L’inspiegabile celebrazione di un content creator che ha tirato su un canale chiamato University of Trials per fare da tutorial ai nuovi giocatori. Per fortuna dura pochissimo. Pesce fuor d’acqua.

The Division 2 – voto 9
The Division 2 gioca in casa. Un paio di trailer da pelle d’oca per regia e messa in scena, coadiuvati dal game director che, con la sua flemma e compostezza, descrive il setting del gioco con una teatralità che fa venire la pelle d’oca. Conosciamo anche la road map degli aggiornamenti, ed il primo anno sarà tutto gratuito. Il secondo album è sempre il più difficile.

Mario + Rabbids Kingdom Battle, espansione Donkey Kong Adventure – voto 9
Grant Kirkhope sale sul palco insieme ad una band, composta da ragazze incredibilmente affascinanti tra l’altro, e suonano dal vivo le nuove tracce dedicate al contenuto aggiuntivo di Donkey Kong per Mario + Rabbids, mentre sullo sfondo vediamo il trailer con tanto di gameplay. Che vogliamo chiedere di più? Sinfonico.

Skull & Bones – voto 7
Scopriamo che Skull & Bones ha anche una storia. Il gameplay sembra molto stratificato, un Sea of Thieves sotto steroidi che riprende di peso le battaglie navali di Assassin’s Creed Black Flag. Buona l’intenzione, ma l’esecuzione è da verificare. Salmastro.

Transference – voto 7
Transference è un thriller psicologico che vuole mischiare gli FMV e gli horror in prima persona. Sul palco viene presentato da Elijah Wood, che è proprietario dello studio di sviluppo. Intrigante.

Starlink: Battle for Atlas – voto 7 (+1 per Switch)
Il nuovo toys to life di Ubisoft si presenta in modo strano, con una escalation imprevedibile. Vediamo il gioco e, sebbene sia bellino, è difficile innamorarsene. Poi scopriamo che c’è Fox McCloud, ed è in esclusiva su Switch. Poi Guillemot dà in mano a Miyamoto una replica del modellino dell’Arwing e della statuina di Fox, e vediamo il gioco sotto tutta un’altra luce. Speriamo che ci sia anche un comparto ludico solido. Verso l’Infinity ed oltre.

For Honor – voto 7
Il team di For Honor non ha intenzione di mollare la presa. Nuovo aggiornamento, nuova intera fazione, nuova modalità di gioco. La Starter Edition sarà gratis fino al 18 giugno. Stoico.

The Crew 2 – voto 7
Una deliziosa ed elegantissima Delphine Dosset annuncia l’inizio di una open beta per The Crew 2. Segue nuovo trailer, spettacolare e ben montato. Magari stavolta è quella giusta. Scenografico.

Assassin’s Creed: Odyssey – voto 8
Il nuovo capitol della saga si è trasformato quasi del tutto in un gioco di ruolo. Dialoghi con scelta multipla ed esiti differenti delle missioni, crescita stratificata del personaggio, battaglie campali ed abilità di combattimento sempre più sviluppate. Per la prima volta si sceglierà dall’inizio anche un personaggio femminile, volendo, ed entrambi saranno discendenti di Leonida. Di Assassin’s Creed ha solo il nome ormai, e va benissimo così. Guerriero.

Splinter Cell – voto 2
Non c’è.

La conferenza Ubisoft è, nel momento in cui scriviamo prima di quelle Sony e Nintendo, il miglior evento finora proposto dall’E3 2018, e si becca un sonoro 9. Bel ritmo, tanti annunci con annessi gameplay ed alcune sorpresine. The Division 2 sembra essere molto più promettente del previsto, come il nuovo Assassin’s Creed, e Beyond Good & Evil 2 ci farà sognare.

E Sam Fisher a questo punto è ufficialmente in pensione.

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