La prima conferenza ad orari mattinieri improbabili è Bethesda. Evento un po’ strano, dal ritmo altalenante e non sempre efficace, ma il finale ci ha fatto ripagare del tempo perduto.Dopo il recap della conferenza vi proponiamo un pagellone divertente, pieno di easter egg e situazioni improbabili anche per il sottoscritto.
Pete Hines – 8
Bravo a cantarsela e suonarsela per la sua azienda quanto basta per non sembrare stucchevole. Ottimo l’outfit da sviluppatore, ma Phil Spencer fa scuola in termini di t-shirt a tema. Ottime le frecciatone contro Walmart che ha rovinato l’annuncio di Rage 2. Simpaticone.
Il concertino rock prima di Rage 2 – voto 5
Prima del reveal di Rage 2 sale sul palco un personaggio improbabile che sembra uscito dal peggiore dei film d’azione degli anni ’80. Si presenta come un wrestler per poi mettersi a cantare una canzone hard rock accompagnato da una band. Visto in diretta, forse per il debito di sonno, sembra una di quelle cose avanguardiste che fanno piacere, ma in differita, dopo aver dormito e preso un caffè, è tragico. La canzone è anche piacevole, ma non alle 3.30 di mattina. Scostumato.
Tim Willits e Magnus Nedfors – voto 7
Willits, studio director di ID Software, accompagna il giganteso Nedfors di Avalanche Studios sul palco. I due ricordano DeVito e Schwarzennegger in Junior. Un po’ imbarazzante quando Nedfors chiede l’applauso del pubblico, poi si ferma perché, probabilmente, il gobbo si rompe e ne viene fuori un momento di silenzio interminabile. Comici.
Doveva essere un annuncio a sorpresa, ma grazie a Walmart ed altri leak sappiamo già tutto. Il trailer ci mostra il caos di Rage 2 in un lungo video gameplay. Carino l’intermezzo dedicato alla limited edition con la testa parlante. Strafatto.
Un troppo sicuro di sé Christian Van Hoose annuncia un aggiornamento nell’estetica, e che il gioco di carte dedicato a The Elder Scrolls arriverà anche su console. Van Hoose ci rimane un po’ male quando il pubblico reagisce freddino perché non è Hearthstone. Fuori luogo il trailer che vuole far sembrare epico un gioco di carte digitali. Pausa pipì.
Matt Firor ci aggiorna sull’MMO di The Elder Scrolls. Scopriamo che il titolo è giocato da 11 milioni di persone, un po’ a sorpresa per tutto, e che subito dopo Summerset verrà prodotta una nuova espansione. Il trailer mi ha fatto venire voglia di iniziare a giocarci. Stakanovisti.
L’ignoranza estetica e musicale del trailer ci fanno capire dopo 2.6 secondi che si tratta di un nuovo Doom. Ci lamentavamo per il logo di Metroid Prime 4 dell’anno scorso, e ci tocca farlo pure stavolta. Violenza gratuita.
Un troppo esaltato Joshua Boyle ci ricorda che Quake Champions esiste. Il titolo sarà gratuito per tutta la prossima settimana, e rimarrà gratuito per tutti i giocatori che vorranno rimanere. Meglio tardi che mai.
Con un ottimo filmato-siparietto scopriamo i nuovi contenuti aggiuntivi di Prey. Mooncrush è un DLC incredibilmente eclettico, ed è accompagnato da You Spin Me Round dei Dead or Alive. Typhon Hunter è una modalità asimmetrica in cui un giocatore deve cacciare gli altri. Perfetto, nonostante il triste siparietto successivo.
Il contenuto aggiuntivo del secondo capitolo del Wolfenstein di Bethesda è Youngblood, in cui le protagoniste saranno le figlie gemelle di Blazkowicz, ambientato a Parigi negli anni ’80, e si potrà giocare in cooperativa. Difficile chiedere di più.
Todd Howard – voto 9
Entra come una superstar e, dal momento in cui inizia a parlare, la conferenza Bethesda finalmente si scrolla la polvere di dosso. Nonostante la sua tipica vocina riesce ad incantare il pubblico. Gli scrivono delle belle battute e discorsi galvanizzanti con il giusto equilibrio. Ottimo l’abbinamento giacca-scarpe. Stiloso.
Skyrim Very Special Edition – voto 10
Bethesda si prende in giro sul fatto che Skyrim è stato riproposto in qualsiasi salta. Intermezzo semplicemente ottimo. Ce ne fossero di aziende che sanno fare autocritica in questo modo. Incredibile.
Fallout 76 è un progetto talmente complesso che anche lo stesso Howard fa fatica a descriverlo. È un MMO, però è anche un titolo single player, ma con i server di gioco condivisi. Sarà dura farlo digerire ai fan retrogradi della serie, ma ha talmente tante idee che piace anche a me che, solitamente, i Fallout non li guardo nemmeno di traverso. Ci farà anche lanciare delle bombe atomiche a casaccio. Avanguardista.
La limited edition di Fallout 76 – voto 8
Il casco indossabile con tanto di luce e modificatore della voce è l’equivalente di sganciare una bomba atomica su una lite tra bambini. Di mestiere.
Bethesda si è accorta che con Fallout Shelter sono piovuti soldi dal cielo, e giustamente ci riprova con il suo franchise di culto. Il titolo mobile sembra anche caruccio. Doveroso, per il portafogli di Todd Howard.
Bethesda se ne esce con una nuova IP dopo 25 anni, ed è quello Starfield di cui avevamo tanto sentito parlare. Esce nella prossima generazione di console, ma tanto ci basta per essere contenti di una nuova IP. Sognatore.
The Elder Scrolls VI – voto VIPrima di andare a prendersi il caffè, Todd Howard si ricorda che doveva anche annunciare The Elder Scrolls VI, e lo fa. Gli stessi che si lamentavano del logo di Metroid Prime 4 l’anno scorso ora saltano sulla sedia, valli a capire. Almeno esiste, e potrà infestare i siti di informazione da qui a quando uscirà. Sassolino dalla scarpa.
La conferenza Bethesda si prende un 6 giusto per il coraggio di proporre un Fallout 76 che, una volta tanto, prova a fare qualcosa di nuovo. Show per buona parte noioso, che si riprende giusto nella seconda metà quando a Todd Howard vengono affidati gli annunci più importanti. Starfield e The Elder Scrolls VI esistono, viva gli Dei, e chissà se Cyberpunk 2077 uscirà prima o dopo.