Fondata nel 1976, la Apple inc. è una delle aziende americane maggiormente innovatrici e degne di nota. Il successo del marchio è da associare anzitutto alla produzione (fin dai primi anni anni 80) dei noti computer Macintosh che, forse non particolarmente convenienti 25 anni fa (erano usati perlopiù da aziende), denotano e testimoniano oggi una cura per i dettagli ed una qualità sofware invidiabile. Oggigiorno Apple è però associabile anche al concetto di iPod, un lettore musicale creato circa 10 anni fa con caratteristiche tecniche invero eccezionali. Il primo I-Pod infatti era in grado di stipare entro la propria memoria ben 5 Gb di musica, grazie ad un piccolo hard disk interno dalla struttura particolare ed innovativa. Per l’epoca fu un traguardo eccezionale, ma solo un punto di partenza in realtà poichè, attraverso varie e progressive modifiche, tutt’oggi il termine iPod è divenuto quasi sinonimo di lettore musicale (o video) portatile. I falchi della Apple, tra cui ovviamente Steve Jobs, cofondatore assieme a Steve Wozniak dell’azienda medesima, non mancarono di accompagnare al lancio del rivoluzionario lettore una piattaforma online utile a scaricare musica, tenersi aggiornati sulla stessa e, tramite un comodo programma gratuito, creare un proprio ed ordinato database. Tale funzionalità risponde ovviamente al nome di iTunes Music Store. Recente è pure l’uscita dell’iPad, tablet computer capace di navigare in internet, riprodurre contenuti multimediali e quant’altro. Il successo del prodotto è stato ed è buono, poichè in tre mesi ne sono stati venduti oltre tre milioni d’unità. L’iPhone, e qui arriviamo al principale tema di questo speciale, è invece un “super telefono cellulare” multitouch capace di navigazione internet, dotato di connessione Wireless, munito di fotocamera anteriore e posteriore, dotato di sensori di movimento (accelerometro e Giroscopio) e molteplici altre interessanti caratteristiche utili a favorire l’interazione tra apparecchio e utente. Arrivato da poco alla sua quarta incarnazione attraverso le versioni da 16 e 32 GB, è stato un successo enorme: quasi due milioni di pezzi venduti in tre giorni. Purtroppo però qualcosa è andato stavolta storto. Scopriamo cosa è successo.
Un’antenna dispettosaPartiamo dall’inizio. Uno dei più grandi esperti di antenne dell’azienda di Cupertino, tale Ruben Caballero, pare che avvisò tempo addietro i piani alti di Apple di un malfunzionamento di iPhone 4 relativo alla ricezione: in pratica Caballero sembra fosse convinto da tempo che il design di I-Phone 4 e la posizione interna dell’antenna avrebbero creato problemi all’apparecchio. Da quanto ci è dato sapere le sue osservazioni non giunsero alle orecchie di Steve Jobs, e il prodotto venne immesso sul mercato senza ulteriori modifiche. Da subito purtroppo si notò qualche problema: se impugnato in un certo modo, il prodotto Apple perde la linea. Ciò capita specialmente ai mancini, poichè l’antenna è messa in modo tale che se l’apparecchio viene preso con la mano sinistra, viene coperta. Tale ipotesi venne presto smentita da Jobs, che riteneva si trattasse di un problema software: in pratica il telefono non riconosceva perfettamente il segnale, pertanto assegnava tacche fantasma a segnali mediocri. Questa osservazione spinse Apple a rilasciare un nuovo sistema operativo per iPhone: il 4.0.1 che corregge l’errore di rilevazione. Nonostante ciò prolificavano su You Tube video di utenti che, paragonando la versione precedente del prodotto con la nuova, rivelavano effettivamente un problema Hardware, non software, del noto oggetto del desiderio made in Apple.
La conferenza di Steve Jobs, il problema, la soluzioneIl 16 Luglio, alle 19 (ora italiana), Jobs ha tenuto una conferenza in merito il problema del melafonino, difendendo il suo prodotto. Tra le sue dichiarazioni, alcune meritano di essere riportate: innanzitutto dichiara che iPhone 4 è probabilmente il miglior prodotto, complessivamente, mai costruito da Apple, aggiungendo che gli uomini non sono perfetti, pertanto neanche le creazioni umane possono esserlo. Dopo questa saggia ammissione del numero 1 di Apple, segue l’osservazione che, in fondo, solo lo 0,55 % dei prodotti venduti è stato rimandato indietro. Nonostante ciò il problema esiste, ma il ritiro di tutti i telefoni venduti costerebbe ad Apple circa 1,5 miliardi di dollari (più o meno 1,2 miliardi di euro), una cifra troppo imponente anche per il colosso di Cupertino. Del resto è da osservare che molti utenti non hanno riscontrato problemi rilevanti e così si giunge alla conclusione: Apple, tramite un accordo con le terze parti produttrici di accessori per iPhone regalerà a ciascun acquirente una custodia in silicone che, oltre a proteggere il telefono da urti e graffi, impedirà il contatto diretto con la zona dell’antenna. Effettivamente molti utenti avevano notato da tempo che, se protetto da una custodia, I-Phone 4 non presenta particolari difetti di ricezione. Chi ha già acquistato una custodia invece, otterrà un rimborso in merito la spesa sostenuta. Infine, chi vorrà, potrà ottenere un rimborso totale dei soldi spesi per l’acquisto del melafonino entro un mese dall’acquisto dello stesso. Tale iniziativa eviterà dunque il ritiro globale, effettivamente oneroso, del prodotto, salvaguardando al contempo quella parte di utenza scontenta e delusa da una svista senza dubbio evitabile. Siamo però certi che presto il problema sarà completamento risolto nei nuovi telefoni.
Tutto è bene quel che finisce bene, potremmo a questo punto affermare. Il problema relativo ad una scarsa ricezione, evidentemente Hardware e non Software come sostenuto da Apple, può essere facilmente risolto attraverso l’uso di una custodia in silicone che, oltre a proteggere lo strumento da graffi ed urti, impedisce il contatto diretto con l’apparecchio. Essa sarà distribuita gratuitamente agli acquirenti di iPhone 4, o comunque rimborsata se già acquistata. La possibilità infine di poter riconsegnare l’apparecchio entro un mese dalla data d’acquisto, unita ad una nuova versione del sistema operativo iOS, potrebbe al fine non scontentare nessuno. Nessun ritiro globale dunque, ma un’attenzione verso la clientela garantita.