Questa nuova generazione di iPad è arrivata un po’ a sorpresa, annunciata insieme ai nuovi MacBook Pro Retina da 13″ e iPad Mini, e non ha mancato di sollevare più dubbi che entusiasmo una volta che Tim Cook li ha presentati sul palco del suo keynote. Ciò che ha stupito, più che il prodotto in se, è stata la tempistica scelta per la sua uscita, che ha rotto il classico ciclo annuale di vita del prodotto. Che questo sia dovuto a problemi di progettazione dell’iPad di terza generazione, al migliore sfruttamento delle vacanze natalizie, o anche solo a dare un segnale ai competitore in rimonta poca importa ai fini di questa recensione, che analizzerà il prodotto in questione in valori assoluti, valutando pro e contro della quarta generazione di un prodotto che ha innovato una parte del settore informatico, creando a suo modo un nuovo segmento di device.
Rivoluzione gattopardianaPartiamo innanzitutto dal fatto che la nuova generazione di iPad si assomiglia a quella precedente molto più che in passato, con modifiche più di sostanza che di apparenza. Il form factor del tablet rimane assolutamente indentico, continuando a ad avere le stesse dimensioni, materiali e peso del precedente modello. La risoluzione, anch’essa invariata, si assesta sui canonici 2048×1536 pixel del monitor retina da 9.7″. I cambiamenti, come dicevamo, sono tutti sotto la carrozzeria, ed è questo che ha portato un po’ tutti a considerare questo nuovo (nuovo) iPad come una sorta di speed bump piuttosto che di nuovo prodotto. Partiamo dallo scontato cambio di connettore, aggiornato dal classico ingresso dock a 30 pin con il nuovo e più contenuto Lightning, di cui abbiamo provato anche l’adattatore HDMI per giocare sulla TV di casa. La comodità della nuova porta è indiscutibile, anche se ciò comperterà l’inevitabile aggiornamento di tutte le periferiche, i cavi e gli alimentatori comprati nell’ultima decade. Uno dei vantaggi dai da questo cambio è la possibilità di connettere un adattatore HDMI (venduto separatamente) di dimensioni relativamente contenute, grazie al quale collegare in nuovo iPad a un qualsiasi monitor compatibile con questo standard. Da segnalare anche il rinnovato parco connessioni, che grazie al Wi-Fi 802.11n dual band (2,4 e 5GHz con channel bonding) avrà la possibilità di arrivare fino a (teorici) 150 Mbps in download. Il modello cellulare invece godrà del supporto a HSPA, HSPA+ e DC-HSDPA.
Questo connettore consente anche di caricare in contemporanea il tablet, scongiurando in questo modo il pericolo che la visione del filmato si interrompa per mancanza di batteria. Questa facilità di configurazione è però un’arma a doppio taglio: al momento non vi sono possibilità di configurazione specifiche, come per esempio la possibilità di selezionare la risoluzione d’uscita del segnale. Questo si traduce nella possibilità di sfruttare lo schermo intero del monitor solo durante la riproduzione fullscreen di un filmato. Tutto il resto del tempo sarete costretti ad osservare le applicazioni, anche i videogiochi,o il browser internet, in 4:3.Vengono ovviamente aggiornate anche le due fotocamere, con particolare attenzione a quella frontale, che grazie all’upgrade potrà ora permetterci di videochiamare tramite Facetime (ma non solo) anche in HD (ready, 720p). Piccolo bump anche per quella posteriore, che nonostante l’ormai atavica assenza del flash ci permetterà di fare foto gradevoli grazie al sensore da 5 megapixel e alla possibilità di girare video in Full HD (1080p) a 30 frame per secondo, nonostante troverete ben poche persone disposte a girare video con un pannello da dieci pollici in mano. Assenti ingiustificati anche le foto HDR e la modalità panorama.
Il nuovo processore A6XDopo aver recentemente debuttato sul nuovo modello di iPhone, ecco apparire anche sul nuovo iPad il processore A6X, sensibile salto in avanti in termini di potenza e customizzazione rispetto alle precedenti versioni. Grazie alla nuovo GPU quad cot PowerVR e alla CPU Dual COre a 1.5Ghz le prestazioni sono a livello di benchmark marcatamente migliorate rispetto al passato, anche se nell’utilizzo comune la differenza è meno evidente (un po’ come capita per iPad Mini, di cui leggerete a giorni la nostra approfondita recensione).Senza benchmark o prove sotto stress infatti il nuovo iPad è in tutto e per tutto identico al suo predecessore, sia come qualità manifatturiera, sia come resa del display, cosa che potrebbe rendere difficile, per molti, comprendere il valore del nuovo tablet. Nell’uso quotidiano, quindi con applicazioni non particolarmente impegnative per la CPU, nella visualizzazione di video, musica, libri o nella navigazione su internet, non si notano particolari differenze tali da giustificare l’upgrade alla versione più recente.
Enthusiast OrientedGli entusiasti della tecnologia potranno invece godere di un processore sensibilmente più performante che in passato, capace di gestire agilmente anche quelle applicazioni studiate appositamente per sfruttare la risoluzione 2048×1536 garantita dal display retina grazie al processore dual core e alla GPU a quattro core. Tutto questo ben di Dio senza intaccare l’autonomia del tablet, ancora capace di raggiungere le 10 ore di uso continuativo in modalità wi-fi, come per esempio con SkyGo attivato (con un tempo di ricarica di circa 5 ore per un ciclo completo). I prezzi consigliati sono di 499 euro per il modello 16GB, 599 euro per quello da 32GB e 699 euro per il modello 64GB. L’iPad di quarta generazione con Wi-Fi + rete cellulare costerà 629 euro per il modello da 16GB, 729 euro per quello da 32GB e 829 euro per il modello a 64GB.
La sorpresa e la trepidazione che accompagna ogni nuovo prodotto Apple, trovano riscontri contrastanti una volta che si ha la possibilità di provare con mano il nuovo iPad 4. Da un lato abbiamo, infatti, un prodotto che, grazie al nuovo processore A6X e la solita cura che la casa di Cupertino infonde nella progettazione dei propri device, riuscirà a soddisfare anche gli utenti più esigenti, dall’altra la mancanza di novità di rilievo potrebbe deludere coloro che poco più di sei mesi fa hanno comprato il primo iPad con display retina. In definitiva Apple, con l’iPad 4 è riuscita nuovamente ad introdurre sul mercato lo stato dell’arte dei tablet, ai vertici della categoria per capacità hardware, per resa video e per qualità manifatturiera. Gli unici che potrebbero non volere questo nuovo modello sono quelli che già posseggono l’iPad 3 o tutti coloro che utilizzano il tablet semplicemente per navigare su internet o guardare film, i quali non troveranno tangibili benefici dall’avere a disposizione la potenza del processore A6X.