Conosciamo tutti l’importanza di FIFA Ultimate Team nel suo franchise e FIFA 22 non costituirà di certo un’eccezione in questo senso. FUT sarà ancora la modalità principe del gioco, pur in un pacchetto di modalità che si fa sempre più ricco e variegato di anno in anno, e apporterà una varietà di cambiamenti basati forse un po’ tardivi ma che finalmente accolgono il feedback dei giocatori – specie sulle declinazioni più hardcore.
Come ci ha raccontato EA Sports in un evento digitale tenuto a porte chiuse e riservato alla stampa, quest’anno FIFA Ultimate Team è passato per una riverniciatura completa delle modalità competitive, con più modi per giocare con e contro altri utenti, e una maggiore personalizzazione quando si tratta sia dell’esperienza che degli stadi (particolare introdotto lo scorso anno).
In particolare, a venire messe al centro della presentazione cui abbiamo assistito sono state le due modalità più popolari, ovvero Division Rivals e FUT Champions, amatissime dagli appassionati ma spesso e volentieri al centro di critiche per la loro natura time consuming che non finisce con il non ripagare lo sforzo immane richiesto per seguirle. FIFA 22 punta a risolvere questo e altri problemi con una riscrittura profonda del loro funzionamento.
Il nuovo Division Rivals
La prima modalità di FUT su FIFA 22 ad aver subito un completo redesign è Division Rivals. Adesso, la modalità è progettata con una progressione più semplice e meno esigente, e ha effettuato lo switch ad una struttura stagionale che si affiancherà a quella settimanale cui siamo stati abituati finora. Nella demo che ci è stata mostrata abbiamo potuto vedere qualche breve assaggio della nuova interfaccia e questa esibirà chiaramente in che divisione saremo e cosa dovremo fare per ottenere una promozione.
Ciascuna divisione ha dei gradi da scalare giocando prima di passare a quella successiva: sui gradi, comparirà una bandierina ad indicare i “checkpoint”, ovvero dei punti in cui, quand’anche dovessimo perdere, non scenderemmo comunque di categoria. Le ricompense per ogni promozione prevederanno tre alternative tra cui scegliere, e ci è stato detto che saranno migliori e più numerose rispetto a FIFA 21.
Una volta che avremo raggiunto l’obiettivo di vittorie settimanali per una ricompensa, sbloccheremo un “reward upgrade”: questo sarà sempre settimanale ma prevederà che, se conseguiremo un altro numero di vittorie (da 3 siamo passati a 6 nella demo) otterremo ricompense ancora superiori.
Per quest’anno, è stata introdotta una nuova divisione Elite, che funzionerà similmente ai Prestigi di Call of Duty e sarà accessibile dopo aver sbloccato la divisione 1: è pensata specificamente per i giocatori competitivi, che non a caso, ricordando un po’ i principi dell’ormai abortita Super League, non retrocederanno mai da quella lega.
Nella divisione Elite il matchmaking passerà ad un sistema skill-based e con ogni match giocato il nostro grado scenderà o salirà in base al risultato. Si continuerà a racimolare ricompense anche in questa speciale divisione per pro, con l’aggiunta della possibilità di qualificarsi alle FIFA Global Series.
Su FIFA 22, le competizioni saranno portate avanti in parallelo con le stagioni di FUT: l’obiettivo è che le stagioni rendano sempre fresca l’esperienza su Division Rivals. Ciascuna season avrà una durata di “diverse settimane” e tutte le partite conteranno per salire di livello: persino le sconfitte. Lungo ogni stagione ci saranno delle Milestone, che sono un nuovo modo per distribuire ed ottenere ricompense senza dover aspettare la fine della corsa.
Alla fine di ciascuna stagione si guadagneranno ricompense sia sulla base di dove siamo arrivati come divisione, sia sulle Milestone raggiunte. Le divisioni poi, com’è tradizione, si resetteranno con l’inizio di una nuova stagione, anche se dove ci saremo piazzati in una stagione avrà un impatto su dove partiremo in quella successiva. Ad esempio, un membro della divisione Elite viene fatto ripartire dalla Divisione 3, nella demo illustrataci.
FUT Champions cambia (ed è più umano)
FUT Champions è stata al centro del ritocco più sostanzioso, con una revisione completa delle dinamiche che ne regolano l’accesso e il funzionamento. Precedentemente, la Weekend League richiedeva un impegno troppo grande per i giocatori, come riconosciuto dalla stessa Electronic Arts durante il nostro colloquio, poiché dovevano fare tantissime partite in poco tempo.
La nuova Champions di FIFA Ultimate Team è adesso una competizione a più fasi, che si propone di agire attorno agli impegni del giocatore. Ora, per qualificarsi alla parte finale, si può giocare FUT Champions quando si vuole; la Weekend League si è trasformata in Finals, mantenendo le parti migliori della WL ma riducendo il numero delle partite richieste.
Questa evoluzione della competizione è suddivisa in tre fasi: le qualificazioni, i playoff, le Finals. Per la prima fase, ci si qualifica come sempre giocando partite Division Rivals e guadagnando punti qualificazione (nella demo, 1000; abbiamo notato un +250, quindi è prevedibile che allo stato attuale dei valori della modalità ogni partita valga tanto). Ad ogni stagione c’è un numero limitato di giocatori che potrà accedervi.
La seconda fase è quella dei Playoff: questi sono sempre aperti e prevedono che si disputino soltanto 5 partite. Con queste 5 partite, i giocatori possono ottenere punti per entrare nelle Finals – ma non sappiamo ancora quanti punti serviranno per passare alla fase successiva. Infine, le Finals, che si giocando soltanto nei fine settimana al pari delle ormai compianta Weekend League.
Questa nuova versione richiede “solo” 20 match in totale (anche se il numero definitivo è ancora in fase di decisione), e avrà più competizione e con essa più ricompense. Che ci si riesca a qualificare o meno per le finali, si otterranno comunque delle ricompense; visto che le Finals sono giocabili solo nei weekend, inoltre, è possibile e consigliabile iniziare soltanto quando si ha tempo di giocarle.
Tra le ricompense che abbiamo scorto, per aver completato i playoff, abbiamo notato 1 pacchetto premium gold di giocatori, 150 punti qualificazione (validi per una fase di qualificazione successiva, evidentemente) e 7.500 monete FUT da spendere sul calciomercato e non solo.
La co-op si evolve, ma c'è dell'altro
La parte finale della presentazione cui abbiamo partecipato riguardava lo stadio, la co-op e le carte “speciali”. Prima di tutto, è stata ampliata la gestione dello stadio, e in particolare è stato implementato un approfondito sistema di ricerca (con vari filtri tra cui, ad esempio, persino per il colore), che renderà possibile trovare gli elementi che ci servono per la customizzazione senza che giriamo per tutta la libreria dei nostri oggetti.
Ora ci sono nuovi elementi stagionali, che cambiano radicalmente l’aspetto dello stadio e, per la prima volta nella storia del franchise, potranno essere sbloccati in un’iniziativa crossover tra le diverse modalità con Volta.
Un aspetto che ha subito una modifica semplice, almeno all’apparenza, ma fondamentale nella pratica è la co-op. Introdotta lo scorso anno, su FIFA 21 la modalità cooperativa aveva una carenza, ovvero l’assenza del matchmaking: con la nuova iterazione sono state aggiunte le “public co-op squads”, dei team personalizzati creati ad hoc per questa modalità e che saranno oggetto di aggiornamento per permettere di far provare più calciatori e più combinazioni nella propria squadra. Pur trattandosi di amichevoli, pure queste contribuiranno a farci avanzare nella progressione stagionale.
Un ultimo particolare riguarda il debutto degli Eroi FUT, che abbiamo già coperto nella nostra primissima preview e sui quali non abbiamo altri dettagli in questo momento: gli Eroi FUT, che godranno di un’intesa specifica per il campionato associata al loro momento decisivo, con la quale avere un legame club verde con qualsiasi calciatore dello stesso campionato (oltre al legame classico per nazionalità).
Tuttavia, gli Eroi FUT non faranno sparire le Icone che si sono affermate col tempo, ed è già stato annunciato il ritorno di Pelè, Zidane e Beckham su FIFA 22. Considerando l’integrazione degli Eroi, è plausibile che non ci siano modifiche significative al funzionamento delle Icone, ma aspettiamo un reveal completo prima di tirare le somme al riguardo.
In conclusione
Quello adoperato da FIFA 22 su FIFA Ultimate Team è un rimpasto importante, che tenta di andare a risolvere alcune delle criticità più importanti delle modalità disponibili. Division Rivals e FUT Champions sono giocate da milioni di utenti, ma allo stesso modo quei giocatori che tanto l’hanno premiata ne riconoscono i difetti intrinsechi, in particolare relativi all’impegno richiesto forse per una monetizzazione troppo aggressiva.
Quest’anno, la promessa è che le cose cambino in maniera sostanziale, nel nome di una maggiore accessibilità e sostenibilità di FUT sul lungo termine – che potrebbe portare leve nuove alla modalità e, di conseguenza, far quadrare ulteriormente i conti senza sacrificare il piacere del gioco. Le ambizioni sono elevate, la stratificazione è imponente come sempre, ora non resta che impugnare il controller e scalare le divisioni per cogliere se si avvertirà davvero la differenza.
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