FIFA 18 Ultimate Team, come sono andate le novità di quest'anno?

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a cura di Paolo Sirio

Siamo abituati da anni a limatine e aggiunte di sorta sui titoli calcistici (e non solo), e FIFA 18 non ha costituito di certo un’eccezione. Non entreremo nel merito di un gameplay che ha visto lo sviluppatore intervenire pesantemente, evento quanto mai raro, sui portieri troppo bucabili a pochi giorni dal lancio, ma ci concentreremo in questa sede su FIFA Ultimate Team, la modalità principe del gioco ormai da qualche edizione. Cos’è cambiato nel titolo ora disponibile nei negozi e presto sostituito da FIFA 19, ma soprattutto: cosa ha funzionato e cosa no? Proviamo a tirare qualche somma. 

FIFA 18 verrà ricordato, sotto il profilo di Ultimate Team, come il capitolo in cui le Leggende – prima esclusiva Xbox – sono diventate multipiattaforma. Per l’occasione hanno assunto la denominazione di Icone e un’ulteriore sfumatura: EA Sports ha infatti pubblicato ciascuna carta storica con ben tre gradazioni, così da restituire ad ogni vecchia gloria la valutazione giusta e più calzante al momento della sua carriera ivi raffigurato. Naturalmente, quella con la valutazione più elevata è stata resa più rara ad hoc e disponibile solo in determinate occasione, come i Throwback Thursday o certe Sfide Creazione Rosa, così da alzarne il valore in termini di puro (fanta)mercato.
Il tentativo di rimescolare le carte (capita? Rimescolare le carte! FUT!) è sicuramente apprezzabile e la community ha, a quanto abbiamo potuto vedere in rete nel corso della stagione, digerito e apprezzato quest’invasione di Icone. In particolare abbiamo visto spesso di un grande seguito per Ronaldinho, stella brasiliana ex di Barcellona e Milan, che con la sua velocità e il suo estro ha dato un tocco di vivacità imponente alle partite online. In aggiunta, c’è persino la convinzione che queste card siano meglio di qualunque altra in circolazione ad eccezione delle TOTY, per qualche ragione non confermata in via ufficiale da Electronic Arts, e questo non ha fatto altro che mettere altro sale sulla rincorsa alle migliori. 
 
Dal canto nostro, avendo messo mano alla modalità in più punti della stagione, confermiamo che l’aspetto delle Icone non ci appassiona troppo, per una serie di motivazioni. In primis, ci sentiamo di concordare sul fatto che la loro presenza (così come era per le Leggende al tempo su Xbox, ben inteso) costituisca il motivo principale di squilibrio nelle partite in rete. Ovviamente, bisogna “saperli usare”, come da mantra del gamer online, ma è chiaro che trovarsi di fronte il giocatore che in qualche modo è riuscito ad accaparrarsi un Maradona a centrocampo oppure, peggio ancora per come ci è capitato di vedere, Ronaldo il Fenomeno in attacco, contro una difesa in costruzione o una squadra comunque entry level, beh, un certo effetto lo fa e questo effetto non è soltanto visivo. 
Nel contesto di una modalità che fa già una discreta fatica nel mantenere un minimo di competitività, il loro arrivo è stato più che un riequilibratore (non pensiamo siano state pensate con questo obiettivo nel mirino, chiaramente), un altro “elemento di caos” difficile da far mandare giù a quelli che vedono in FIFA, e pure nel parecchio sui generis FUT, ancora un titolo di calcio in cui conta la passione per lo sport più che quella per il gioco. È evidente, nostalgie a parte, che la community la pensa in un altro modo e infatti chiede a gran voce più carte Icone e più occasioni in cui potersele portare a casa. 
In tal senso, già FIFA 18 Ultimate Team ha ampliato il ventaglio di opportunità di monetizzazione all’interno del gioco, dando più sfide in modo da alimentare i portafogli degli allenatori virtuali e spingerli ad investire. Se le Squad Battles hanno progressivamente perso L’impressione è che le Sfide Creazione Rosa si siano rapidamente imposte come uno standard aureo per la serie, che vedremo tornare nella prossima iterazione con un numero ancora superiore di varianti. 
 
Nell’iterazione di questa stagione, EA Sports ha introdotto le caselle bloccate, in cui il sistema automaticamente inserisce delle carte cui associare le nostre per parametri come nazionalità, club e via discorrendo, alzando quindi ulteriormente il livello della sfida. La stessa idea è alla base dei parametri combinati: mentre FUT 17 chiedeva il rispetto di un solo valore, come ad esempio il campionato, adesso SCR può imporre più parametri per lo stesso slot, e questo è un altro piccolo tassello volto ad aumentare la complessità della competizione interna e ovviamente le ricompense. 
Trattandosi di una limatura di quelle che anticipavamo in apertura e non di una macromodifica in stile Icone, tutto questo è stato già ampiamente assorbito dai giocatori più appassionati e basta farsi un giro su Reddit o gli altri social network e forum per notarlo; posti che brulicano di esperti e novizi che chiedono loro suggerimenti per completare le “quest” assegnate di volta in volta con qualcosa di differente e più intricato per tenere gli appassionati di ogni estrazione videoludica impegnati sul prodotto. 
La componente aggregativa, così come quella live, della serie FIFA è da sempre un tratto caratteristico e il vero punto di forza del franchise, con continui aggiornamenti – vedi gli obiettivi settimanali e mensili – e reward che, nonostante in alcuni casi (vedi Weekend League) possono essere ritenute insufficienti, sono sempre freschi e perlopiù appaganti. Per quanto sia Ultimate Team sia un PvP dei più spietati, è sempre sorprendente farsi un giro in rete e trovare un’intesa, stavolta reale, e una chimica tra i tanti fan che si confrontano sulle strategie, sulle sfide e sui meta che, come fosse un Hearthstone in cui qualcuno ha infilato un pallone di cuoio, vengono sviscerati ad ogni cambio di vento da una comunità tanto coesa. Finché questa tradizione andrà avanti, quindi, la modalità potrà soltanto migliorare.

In questa seconda tappa del nostro viaggio su FUT, abbiamo analizzato le novità apportate all’edizione annuale e il loro impatto presso le community. Nella prossima nonché finale, basandoci sempre sul parere nostro e dei giocatori sparsi per il mondo, forniremo alcuni suggerimenti e desideri per l’edizione che troveremo in FIFA 19.

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