L’arrivo del visore PlayStation VR 2 (qui la nostra recensione) è stato accompagnato da una line-up iniziale composta da molti importanti titoli, tra novità assolute e porting di varia natura. Tra questi non mancano anche alcuni giochi che si sono convertiti alla realtà virtuale con un update che li ha trasformati completamente, in modo da adattarli al nuovo visore di Sony. Il famoso No Man’s Sky, infinita avventura spaziale a cura di Hello Games, è uno di questi.
Nella sua lunga storia (ormai è arrivato al suo settimo anno di età), No Man’s Sky annovera già una modalità dedicata al VR, aggiunta nel 2019, quando era possibile giocarla sul primo PlayStation VR e su tanti altri visori nella sua versione PC.
Ora è arrivato un nuovo aggiornamento, chiamato Fractal Update, che aggiunge il pieno supporto al PS VR 2 – con tanto di grafica migliorata, controlli ricalibrati e molte novità anche all’interno del gioco, tra quest inedite e nuove navi spaziali. Per capire quanto No Man’s Sky sia cambiato con il supporto a PS VR 2, abbiamo passato alcune ore esplorando lo spazio infinito del gioco.
Introduzione al Fractal Update
La nuova patch di No Man’s Sky (potete trovare la versione per PS5 su Amazon) porta il gioco alla versione 4.1, con un update che, data la sua importanza, ha anche un nome: Fractal Update. Sono tanti i nuovi contenuti aggiunti, ma indubbiamente quello fondamentale è il supporto al PlayStation VR 2, come già anticipato.
Arrivano però diverse novità anche per quanto riguarda il contenuto, come la nuova spedizione Utopia, che permetterà ai giocatori di collaborare per ricostruire diverse basi all’interno di un intero sistema solare: l’evento durerà soltanto sei settimane e metterà in palio come ricompensa Utopia, una nave spaziale molto veloce e dallo stile unico. I possessori del gioco su Nintendo Switch, invece, potranno finalmente partecipare alla serie di missioni Nexus, ora aggiunte anche sulla console ibrida.
Per il resto ci sono stati dei cambiamenti riguardanti la struttura di No Man’s Sky, tra opzioni che migliorano la qualità della vita, nuove scelte per l’accessibilità e molto altro. Ad esempio, nel catalogo all’interno del gioco ora è disponibile una sezione per le scoperte più incredibili fatte sui pianeti visitati, con una parte dedicata ai tesori più rari trovati nello spazio.
Possibile, infine, anche ampliare la propria flotta personale, facendo salire il numero di navi da 9 a 12, per avere ancor più scelta durante i propri viaggi nell’universo.
Le novità di No Man’s Sky su PlayStation VR 2
Sono ormai diversi anni che il titolo di Hello Games continua ad aggiornarsi e a espandersi gratuitamente per tutti i fan che hanno sempre creduto nel progetto, anche quando questo, al lancio, era partito male per la mancanza di diverse feature promesse. Dal 2016 a oggi, però, No Man's Sky ha addirittura superato le promesse fatte prima dell'uscita e può contare su una ricca community di appassionati viaggiatori spaziali.
Come abbiamo ricordato, No Man’s Sky non è nuovo al supporto della realtà virtuale, dato che questo esisteva già sia per il primo PS VR che su PC per diversi visori.
Chi ha provato il gioco con il primo PS VR, però, troverà grandi novità con questo update per PlayStation VR 2.
Innanzitutto è stata molto migliorata la componente grafica, che ora vanta un set di luci in HDR e rinnovati effetti visivi, come gli effetti della nebbia e diversi particellari.
Anche la risoluzione è migliorata enormemente rispetto al primo visore: ora il titolo vanta una risoluzione dinamica che cambia a seconda dei momenti del gioco, adattandosi alle condizioni visive nello spazio o durante l’esplorazione dei pianeti – e che permette di mantenere una fluidità costante senza rallentamenti di sorta, anche se qualche effetto di pop-up improvviso della flora e della fauna è rimasto, da quanto abbiamo potuto osservare provando il gioco.
Gli stessi sviluppatori di Hello Games hanno definito la versione per PS VR 2 come la miglior esperienza visiva attualmente disponibile per il loro titolo. Non possiamo dar loro torto, dato che muoversi nei mondi di gioco con il nuovo visore Sony è davvero un’esperienza affascinante.
Esplorare nuovi pianeti alla ricerca di risorse, perdersi tra gli effetti fluorescenti di piante aliene all’interno di una caverna o guardare il cielo stellato dominato da un pianeta simile a Saturno sono tutte esperienze visivamente molto appaganti.
Altro aspetto che è cambiato parecchio è il livello di immersione che questa versione di No Man’s Sky (che potete acquistare su Amazon) è in grado di offrire al giocatore. Grazie ai due controller di PS VR 2 potremo muoverci con facilità sui diversi pianeti sentendoci veramente degli esploratori spaziali. Come in molti titoli per la realtà virtuale, i due PlayStation VR 2 Sense saranno le nostre mani, con cui potremo utilizzare i vari oggetti all’interno delle ambientazioni e mirare con il Multitool.
Sarà anche possibile richiamare i vari menu di gioco o attivare lo scanner e le varie modalità del Multitool tramite degli ologrammi richiamabili guardando il retro delle proprie mani virtuali; la scansione di minerali, piante e animali sarà gestita da un mix di movimenti della testa e del controller, per una maggior precisione generale.
La mira è infatti gestita dalla tecnologia dell’Eye Tracking, presente sul PS VR 2, che rende il puntamento del Multitool estremamente preciso. Interessante anche la soluzione che, in combattimento, permette di utilizzare con una mano la nostra fida pistola laser e con l’altra uno scudo d’energia, così da difenderci dagli attacchi delle Sentinelle in maniera molto più precisa e realistica, dato che sia lo scudo che la pistola seguiranno i movimenti delle mani.
I controlli migliorati valgono anche per la guida della propria nave spaziale: ora si potrà prendere la cloche con una mano e gestire la velocità con l’altra, mentre la direzione verrà gestita dalla levetta analogica destra, per una guida semplice ma più immersiva rispetto ai semplici comandi del pad.
I combattimenti nello spazio sono stati poi semplificati grazie a un’impostazione che permette di seguire automaticamente il bersaglio: basterà poi allinearci e sparare per colpire le navi avversarie. La cosa però più riuscita, una volta in viaggio nel vuoto cosmico, è la resa dell’immensità delle galassie intorno a noi. Sentirsi in prima persona dentro la nave mentre si osservano pianeti e stelle è un’esperienza davvero rilassante.
Non mancano poi i miglioramenti dovuti alle caratteristiche inedite del PS VR 2, soprattutto il feedback aptico, che ci farà realmente percepire le tempeste di neve o di sabbia sui diversi pianeti o le vibrazioni della terra provocate da qualche possente creatura aliena; oppure, sentirete il controller di destra vibrare sempre più forte quando il Multitool inizierà a surriscaldarsi e anche il visore vibrerà, durante il decollo della propria navicella.
Tutti questi piccoli accorgimenti accrescono di molto il livello di immersività del gioco, rendendo l'esperienza decisamente più intensa.
E la motion sickness?
La versione per PlayStation VR 2 di No Man’s Sky offre poi diverse opzioni per l’accessibilità, soprattutto per evitare il problema della chinetosi, o motion sickness.
Ci saranno diversi sistemi di movimento, tra quello normale o con teletrasporto, così come diversi modi per dirigere la vista del proprio avatar verso una specifica direzione, più altri accorgimenti utili legati al campo visivo o all’intensità dell’effetto vignettatura, per mitigare i problemi in caso si presentino.
Nella nostra esperienza non abbiamo avuto nessuna difficoltà – e, anzi, il titolo ci è sembrato molto più leggero di altri da giocare in VR, tenendo una normale modalità di movimento tramite levetta analogica sinistra e lo spostamento di visuale a intervalli e non continua.
No Man’s Sky per PlayStation VR 2 è dunque un nuovo modo di giocare al sandbox spaziale di Hello Games, che migliora molti aspetti della precedente versione per il primo visore di Sony.
Sicuramente questo update può rappresentare un ottimo modo per riscoprire il gioco dalla ormai lunga e interessante evoluzione, ma che continua ad aggiornarsi e a espandersi nonostante i suoi sette anni di vita.