Com'è Call of Duty: Warzone Pacific Stagione 3?

Un aggiornamento che si concentra sul migliorare l'esperienza battle royale più tradizionale.

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Tra l’annuncio ufficiale di un nuovo Modern Warfare e il progetto di un secondo capitolo del suo battle royale di riferimento, non si può di certo accusare Activision e suoi team di stare con le mani in mano. Come se non bastasse sono da poco stati pubblicati nuovi, e interessanti, contenuti su Call of Duty: Warzone Pacific, raccolti nell’update della Stagione 3 oggetto di questa analisi.

Il nuovo update presenta alcune chicche da non sottovalutare, così come una serie di implementazioni e accorgimenti sotto il fronte quantitativo, volti a confermare ancora una volta l'impegno profuso dagli sviluppatori per realizzare contenuti sempre differenti.

Obiettivo finale della Stagione 3 di Warzone Pacific? Far arrivare nuovi contenuti ideali per tenere incollati su schermo gli appassionati della battle royale, alimentando l’hype generato attorno alla frenetica voglia di scoprire quale direzione potrebbe prendere la serie nel prossimo futuro. Al momento, lo anticipiamo tranquillamente, non possiamo che ritenerci soddisfatti.

I nuovi mostri

Stentavamo a crederci con l’insorgere dei primi rumor, ma l’approdo di King Kong e Godzilla nella Stagione 3 è ciò di cui il team potrebbe aver bisogno per portare una ventata d’aria fresca.

Ufficialmente verrà resa disponibile nelle prossime settimane una modalità specifica che coinvolgerà – come da cornice durante le sparatorie – le due colossali creature della fantascienza, mentre fin da subito sono disponibili un’incredibile e variegata quantità di collezionabili e skin per armi che fanno a loro riferimento.

Le principali modifiche della Stagione 3 riguardano alcuni cambiamenti apportati alla mappa Caldera, con diverse aree completamente ridisegnate per l’occasione.

Nello specifico, tra le miniere e le rovine nella zona più a nord troviamo Scavo, una zona ricolma di edifici e attrezzature per scavare apparentemente abbandonata, con alcuni scheletri e tracce che fanno pensare proprio al ritorno imminente delle creature cinematografiche citate.

In questa area ammettiamo di aver particolarmente apprezzato gli scontri a fuoco tra più squadre, soprattutto considerando gli ampi spazi aperti che favoriscono accerchiamenti e imboscate.

Come se non bastasse sono aumentati gli edifici a Pista e Laguna e, anche se le distese di verde continuano a farla da padrone su Caldera, con la Stagione 3 si trovano molti più ripari da cecchini o bombardamenti. Per ottenere in modo più rapido equipaggiamento di alto livello, inoltre, è possibile gettarsi in aree – differenti di partita in partita – evidenziate su mappa fin dall’inizio del round.

In questi casi è ovviamente più alto il rischio di repentini scontri a fuoco contro altri team di giocatori. Tra le varie possibilità di fuga, però, ci si può affidare a nuovi cunicoli e sentieri sotterranei sparsi tra il vulcano dormiente e la roccaforte, aumentando le possibilità di sopravvivenza dei giocatori più attenti e pianificatori.

Ultimo, ma non per importanza, tra le modifiche durante le classiche partite battle royale troviamo anche un nuovo Gulag chiamato Hold; questa volta l’arena adibita come ultima speranza per il respawn automatico dei giocatori sconfitti è una sezione interna di una nave cargo ormeggiata al largo della costa di caldera.

Un'arena completamente simmetrica e dagli spazi angusti, dove la prontezza dei riflessi farà ancora una volta la differenza tra una seconda chance o un rovinoso game over.

Tra bilanciamenti e accorgimenti mirati

Con la Stagione 3 è stato introdotto anche un nuovo tipo di contratto, dove viene evidenziato un veicolo-bersaglio che, se eliminato, conferisce un ricco bottino in denaro e un veicolo blindato utile per gli spostamenti di tutta la squadra. Per gli appassionati delle Prove di Ferro, invece, la software house ha reintegrato la modalità come opzione selezionabile dal menù iniziale di gioco; le ricordiamo essere un’alternativa alla classica partita battle royale senza l’approvvigionamento di armi e accessori gratuiti, con i prezzi delle stazioni addirittura più elevati, barra della salute potenziata e un loot decisamente più raro.

Le bocche da fuoco introdotte in questo update sono solo due, ma a discapito di una modesta quantità risultano fin da subito ben implementate e bilanciate. Nello specifico abbiamo il fucile semiautomatico M1916 con un’importante cadenza di fuoco e velocità di ricarica, se rapportato ad altri fucili da caccia, e il mitra Nikita AVT ideale per gli scontri a medio raggio e come opzione sia per gli scontri in campo aperto sia al chiuso.

La presenza di solo due nuove armi viene – in parte – giustificato da un buon lavoro sotto l’aspetto delle modifiche che hanno ricevuto, già disponibili secondo i feedback dell’attivissima community di videogiocatori.

Soprattutto con i fucili da cecchino, abbiamo un deciso ridimensionamento della capacità di eliminare l’avversario con un singolo colpo alla testa: si va infatti a limitare il danno a seconda della distanza effettiva con diverse sottocategorie tra le bocche da fuoco di Modern Warfare e Vanguard (e potete recuperare l'ultimo capitolo della saga su Amazon al miglior prezzo).

Con la Stagione 3 di Call of Duty: Warzone Pacific la sensazione è che viene favorito ancor di più il gioco di squadra rispetto al passato, premiando gli assalti corali e mettendo in difficoltà i lupi solitari durante le partite tra team.

Parliamo di un aggiornamento che evolverà l’esperienza battle royale di settimana in settimana, e che continua ad essere apprezzata per la proposta di modalità e opzioni a rotazioni sempre differenti, ripetute solo se a grande richiesta dai fan. Una strategia al momento che fa il suo più dal punto di vista quantitativo che strettamente qualitativo, ma se si è fan del genere sarà difficile non rimanere soddisfatti.

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