MILANO – A distanza di più di un anno dalla sua uscita, Baldur’s Gate 3 è ormai asceso all’Olimpo dei videogiochi più importanti di sempre.
Il gioco di ruolo di Larian è infatti riuscito nel miracolo di riprendere un genere considerato di nicchia e riportarlo in auge, tanto da farlo conoscere a milioni di nuovi utenti che non avevano mai toccato un gioco simile prima d’ora.
Il successo, più che meritato, è stato esplosivo, come di recente è stato confermato anche dagli incassi che Larian ha avuto nel solo 2023, e con una prospettiva (non confermata nel dettaglio) di oltre 15 milioni di copie vendute.
Oltre all’incredibile libertà di plasmare il mondo di gioco con le proprie scelte, uno dei punti che hanno reso possibile l’enorme successo di Baldur’s Gate 3 è l’alto livello di scrittura della storia e, soprattutto, dei personaggi.
Questi poi sono diventati iconici anche grazie ai talentuosi doppiatori che non solo hanno donato loro le voci, ma anche le movenze tramite motion capture, per dare ancor più spessore alla loro interpretazione.
Tra questi importanti attori, abbiamo avuto la possibilità di incontrare, alla recente Milan Games Week & Cartoomics, Devora Wilde, voce di Lae'Zel e ospite della manifestazione, potendole fare alcune domande in una sessione aperta alla stampa, insieme ad alcuni colleghi.
Essere Lae’Zel
Ovviamente sono state diverse le domande legate alla sua interpretazione del personaggio e a quanto la doppiatrice si rispecchi nel carattere della guerriera githyanki.
Devora ci ha confessato che il ruolo che ha ottenuto per Baldur’s Gate 3 è stata la sua prima audizione per un videogioco e anche il primo lavoro in cui si è trovata a fare delle sessioni di motion capture.
Questa possibilità ha reso le interpretazioni molto più vive, perché lei e i suoi colleghi non erano limitati a lavorare soltanto con la voce, ma potevano sfruttare anche i movimenti e l’espressività, così da entrare ancor di più nel personaggio.
Devora ci racconta di come si sia ritrovata a contatto con Lae’Zel per ben quattro anni e mezzo di lavoro, un tempo estremamente lungo per un doppiatore o un attore, arrivando così a sentire quel personaggio molto più vicino di tanti altri che ha interpretato nel corso della sua carriera.
Il merito della sua grande interpretazione però va anche all’eccellente scrittura del gioco: «In molti mi domandano se ho aggiunto qualcosa di mio o se c’è stato qualche momento in cui abbiamo improvvisato durante la recitazione, ma la verità è che non ce n'è stato bisogno, perché era tutto scritto alla perfezione».
Questa perfetta alchimia tra autori di grande talento e bravissimi attori ha portato all’incredibile successo del gioco e Wilde ci rivela che persino le esclamazioni tipiche dei githyanki, che spesso il suo personaggio pronuncia, erano scritte sul copione (!).
L'attrice ci parla poi più nel dettaglio del suo rapporto con Lae’Zel, di come abbia deciso di interpretarla in maniera caratterialmente più “umana”, nonostante il personaggio sia a tutti gli effetti appartenente a una razza aliena.
Della githyanki, Devora ha amato molto il fatto che fosse brutalmente onesta e dal carattere non proprio facile da approcciare, ma che sapesse anche mostrare alcuni aspetti vulnerabili della sua persona.
I quattro anni di lavoro a stretto contatto con Lae’Zel, poi, hanno cambiato anche Devora, che ammette di aver imparato molto dal suo alter ego virtuale.
Ad esempio: «Ho imparato che come donna a volte va bene anche essere una stronza», ci racconta ridendo, andando poi a sottolineare come molte persone reagiscano in maniera diversa quando è un personaggio maschile a dire o fare le stesse cose di Lae’Zel.
Devora conferma poi che si rivede molto in Lae’Zel: l’attrice, di nazionalità bulgara, ci ha raccontato di come il modo di essere feroce e onesto della guerriera sia molto simile al carattere tipico delle persone del suo Paese e di quelle dell’Est Europa, solitamente più dirette nell'esprimersi, senza mai la volontà di indorare la pillola.
«Da Lae’Zel ho imparato che si può dire quello che si pensa e, se a qualcuno non piace, è colpa loro» ci dice, ridendo.
La fine di un lungo viaggio
Abbiamo avuto poi l’occasione di fare una domanda diretta a Devora: avendoci lei parlato del rapporto profondo che ha instaurato con il suo personaggio per ben quattro anni e mezzo, abbiamo voluto sapere cosa le mancherebbe maggiormente di Lae’Zel se non avesse più l’occasione di interpretarla.
D’altronde, purtroppo, Larian ha messo in chiaro di non voler lavorare a un altro Baldur’s Gate in futuro e al momento sembra molto difficile che qualcuno possa riprendere la stessa ambientazione e gli stessi personaggi, anche perché vorrebbe dire confrontarsi direttamente con i maestri di Larian che hanno creato Baldur’s Gate 3.
Devora ci risponde dicendo:
«Mi mancherà tutto di lei. Avere interpretato un personaggio per così tanto tempo è stato un grande dono.
Difficilmente nel mondo dei film o delle serie TV si può interpretare un personaggio così a lungo e ormai sento di conoscere Lae’Zel come conosco me stessa, tanto che per me era facilissimo diventare lei in scena.
Di lei mi mancherà il suo essere divertente, dato che mi faceva ridere, la sua onestà e anche il suo rapporto di amore e odio con Shadowheart».
L’attrice però abbozza anche qualche idea su cosa ipoteticamente potrebbe essere ancora raccontato del suo personaggio in futuro.
«Io penso che Lae'Zel come personaggio abbia ancora molto da raccontare. Sarei molto curiosa di conoscere la sua storia antecedente al gioco» ci rivela. «Abbiamo dei piccoli dialoghi che raccontano qualche dettaglio, ma in generale non conosciamo molto, specialmente se la paragoniamo ad altri personaggi di cui è stato detto di più. Ci sono cose che nemmeno io conosco di lei e che restano un mistero, ma che mi piacerebbe tantissimo indagare.»
Infine, l'artista ha confessato che, se potesse scegliere un altro franchise videoludico (e non solo) a cui partecipare, sceglierebbe o Tomb Raider, perché ama le donne forti, o Il Signore degli Anelli, perché le piacciono molto le storie fantasy.
Per questo, per lei il progetto perfetto sarebbe un Tomb Raider con i draghi – e, visto che già nei giochi con protagonista Lara Croft erano presenti persino dei dinosauri, non sarebbe poi così strano vederla alle prese anche con dei draghi sputafuoco, no?