Capita spesso che un prodotto viva di compromessi. In ambito tecnologico, per esempio, l’utilizzo di una tecnologia può escludere i benefici di un’altra, così come la necessità di tenere i prezzi bassi per una diffusione più capillare del prodotto può portare a una limitazione delle sue specifiche hardware. Non è questo il caso dell’incredibile monitor di ASUS ROG Swift PG27UQ, primo fra tutti a garantire il massimo possibile in ambito gaming: pannello AHVA 4K precalibrato, 144HZ, G-Sync, retroilluminazione a 384 zone e, ciliegina sulla torta, HDR 1000.
Il prezzo da listino è di 2549,00€, non certo pochi spiccioli, ma non troverete niente di simile da nessun’altra parte per il momento e tra l’altro l’acquisto si preannuncia come un investimento sul futuro, dato che anche un hardware consumer di fascia altissima fatica a stare dietro alle potenzialità di questa bestiolina.
L’abbiamo vista, provata a Milano, e non possiamo nascondervi le nostre sensazioni assolutamente entusiaste, consci che questo privilegio, perlomeno ora, sarà riservato a pochissimi.
Prima di tutto però uno sguardo al prospetto sinottico delle specifiche principali:
Schermo da 27” 4K (3840×2160) AUO M270QAN02.2
Pannello AHVA, precalibrato, con Delta cromatico inferiore a 3.
NVIDIA G-SYNC HDR
Fino a 300nits di luminosità con picchi di 1000nits
144Hz refresh rate
384-zone full array local dimming (FALD) backlight
Fino al 97% dello spazio colore DCI-P3
Logo ROG con AURA Sync
ROG Light Signal e ROG Light Signature
5-way OSD joystick con ROG GamePlus and GameVisual
DP 1.4 and HDMI 2.0 inputs
Specifiche da capogiro, senza compromessi, tra fluidità e qualità visiva, garantita sia dalla resa cromatica fedele del monitor AHVA di AUO M270QAN02.2, sia dall’efficacia dell’HDR certificato 1000. Non vogliamo poi sottolineare quanto il local dimming a 384 zone, cambi radicalmente l’esperienza con le immagini molto scure e le schermate praticamente nere. Anche i top di gamma infatti, qualora si affidino alla retroilluminazione edge, lasciano spesso e volentieri degli aloni a schermo per colpa di una non ottimale diffusione della luce: un pericolo nel ROG Swift PG27UQ scongiurato.
Tornando all’HDR, abbiamo provato ad attivarlo e disattivarlo con immagini o particolarmente scure o con contrasti netti e in ambedue i casi la sua presenza ci è sembrata come il giorno e la notte. Senza, l’immagine si appiattiva, con le sfumature scure che diventavano un tuttuno, mentre le zone luminose perdevano d’intensità e bruciavano l’immagine.
Purtroppo nonostante la configurazione top di gamma che avevamo collegata al monitor (i9 + 1080Ti, 64GB di RAM a 3.2GHz, SSD 800p di Intel) non siamo riusciti con nessun setup a mettere alla prova l’HDR con la fluidità dei 144HZ a 4K. Ci siamo dovuti accontentare di framerate minori, sia con i giochi moderni, sia con i video dedicati entrambi fissi o poco sopra i 60 fps, a dimostrazione del fatto che, azzardiamo, solo fra due generazioni di schede video, potrà essere sfruttato al massimo.
A livello estetico il monitor di ASUS ROG Swift PG27UQ, si dimostra aggressivo nei suoi contrasti grigio antracite, arancione-rosso. Frontalmente l’unica nota stonata è forse la cornice più spessa rispetto a tanti altri concorrenti, interni ed esterni. Così come la profondità del retro, un po’ controcorrente rispetto alla moda dell’ultraslim. Stiamo parlando comunque di dettagli, rispetto al resto, anche perché il difetto, se così vogliamo chiamarlo è sempre molto limitato e giustificato.
Un pannello con queste caratteristiche, infatti, spinto al suo limite, ha bisogno di margini termici importanti. Per garantire una certa freschezza ai componenti elettronici, per esempio, si è deciso di inserire una ventola nella parte posteriore, silenziosissima, ma non eterea.
Non sarà comunque difficile inserire il monitor nel contesto di una normale scrivania. Questo anche perché non latita in alcun modo di meccanismi per la regolazione, e non nasce pensato per eventuali configurazioni multi-monitor, che solitamente vi richiedono di concepire anche tutto il setup strutturale per mantenere salda la configurazione.
La compatibilità è garantita con tutto il pacchetto software di ASUS dedicato all’illuminazione, tra Aura, Light Signal e Light Signature. Con l’Aura kit è possibile illuminare, similmente alla tecnologia Ambilight di Philips, le zone retrostanti il monitor dello stesso colore di ciò che viene visualizzato a schermo, ma purtroppo la vendita di esso è separata dal piatto forte.
Compatibilità piena anche con Gameplus e GameVisual, due tecnologie che consentono di estrapolare il massimo da un’immagine adattandola alle sue esigenze di fruizione. Pensiamo ai vari generi di videogiochi presenti sul mercato. Uno prediligerà i riflessi, l’altro i contrasti, un altro ancora la resa dell’immagine, e così via. I preset che troverete sull’ASUS, sono dedicati appositamente a questo genere di distinzione, tipica dei gamer, più che a quella classica che prevede un unico setup gaming e molti da ufficio o multimedialità generica. A livello di controlli, il joystick che sta dietro il monitor è davvero semplice da utilizzare, con controlli chiari e la lingua italiana presente, per evitare possibili, anche se improbabili, confusioni.
Nel caso in cui siete convinti da queste specifiche uniche sul mercato e avete la fortuna di disporre dei 2549,00€ per il monitor della vostra configurazione PC, potete preordinarlo esclusivamente dal rivenditore Drako (per il momento) a questo link.
ASUS ROG Swift PG27UQ è sinonimo di una qualità attualmente senza rivali. Il costo esorbitante lascia spazio a specifiche sulla carta incredibili e che da una prima prova sul campo hanno dimostrato già molto di più di quanto potessimo aspettarci.
Sarà un monitor per pochissimi, non è difficile dedurlo, ma quei pochissimi faranno un investimento che terrà impegnate le proprie scrivanie per anni, dato che nessuna tecnologia gaming consumer è già in grado di tirare fuori il massimo da questo pannello.
A breve dovremo avere la possibilità di provarlo in maniera più approfondita e sicuramente sapremo dirvi di più.