Apex Legends Stagione 10: miglioramenti, ma senza rivoluzioni

Scopriamo le novità introdotte dal team californiano con la Stagione 10 del loro battle royale di riferimento.

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

A più di due anni dall’uscita originale, Apex Legends continua a sfornare contenuti in grado di mantenere sempre alta l’attenzione della community di riferimento. Il battle royale di Respawn Entertainment realizzato un po’ a sorpresa – tra lo scetticismo generale delle prime settimane – si è rivelato un progetto vincente e continua, aggiornamento dopo aggiornamento, a impreziosire attraverso contenuti di spessore una formula tanto immediata quanto divertente.

Tagliato il traguardo della doppia cifra, la Stagione 10 di Apex Legends irrompe nei primi giorni torridi di agosto senza la prerogativa di rivoluzionarne la struttura alla base, ma piuttosto aggiungendo e sistemando alcuni tasselli che vanno ad elevare ulteriormente la qualità del mosaico nel suo complesso.

Guerriero maledetto

Partendo proprio dalle numerose e sorprendenti aggiunte della Stagione 9, aspettarci un lavoro altrettanto dirompente sarebbe stato impossibile considerando i pochi mesi trascorsi. Molto più saggio – al netto del periodo in esame e con un rivale come Call of Duty: Warzone alle prese con numerosi problemi lato cheater – concentrarsi su un aggiornamento più lineare; fungendo da ponte attraverso piccole e mirate implementazioni, in attesa di una rivisitazione in chiave next-gen nel prossimo futuro che potrebbe essere tutt’altro che un semplice ritocco estetico.

La vera novità della Stagione 10 non può che essere la nuova Leggenda Seer, guerriero maledetto e dal passato enigmatico pronto a irrompere negli Apex Games apportando nuovi e interessanti risvolti tattici sul lato del gameplay.

Narrativamente parlando bisogna, con un pizzico di rammarico, lasciarci alle spalle la lore di Titanfall scrutata approfondendo le origini della Leggenda Valkyrie per far spazio a un racconto sotto certi aspetti più semplice, ma non per questo da sottovalutare per eventuali risvolti futuri.

Seer è fin dalla nascita marchiato come portatore di sventura, il trailer di presentazione del guerriero lo introduce come un ragazzo cresciuto contro tutti e sorretto solo dall’amore dei genitori; appena venuto al mondo, infatti, una cometa colpisce la luna del pianeta natale Boreas e questo avvenimento è bastato ad allontanarlo dall’intera comunità che lo addita a vero portatore di sciagure.

È esclusivamente la voglia di rivalsa a spingere il guerriero a incamminarsi in un sentiero irto di vendetta e sofferenza per cercare di primeggiare agli Apex Games? Al momento sembra di sì, ma la frizzante community di riferimento ha già iniziato a ipotizzare mille teorie sugli eventuali collegamenti con la Hammond Robotics, senza dimenticare le intersezioni con le storie personali di altre Leggende che potrebbero manifestarsi chissà in quale futuro.

Sopravvivere con stile

Dal punto di vista del gameplay, invece, il nuovo combattente della Stagione 10 diversifica ulteriormente gli scontri attraverso skill utili per rintracciare i giocatori avversari ed anticiparne ogni possibile tattica. Seer è una Leggenda che rimpingua le fila dei ricognitori come Bloodhound e Crypto – giusto per citarne alcuni – sfruttando abilità ideali per improvvisare agguati letali, soprattutto coordinandosi con dei fidati compagni di squadra.

L’abilità passiva “Re di cuori” permette di sfruttare qualsiasi mirino delle bocche da fuoco come rivelatore del battito cardiaco nemico oltre i 70 metri, mentre quella tattica “Centro dell’attenzione” utilizza dei micro-droni per individuare i nemici all’interno di uno specifico raggio per seguirne ogni movimento, oltre ad avere sottomano parametri quali barra della vita e dello scudo energetico.

La ultimate “Opera d’arte”, invece, amplia le capacità dei micro-droni appena citate creando una sfera al cui interno possono essere captati e individuati nemici e ogni informazione sugli stessi, come passi, spari e parametri vitali.

Si tratta di abilità molto interessanti e nelle mani dei più esperti forse eccessivamente letali, soprattutto nelle fasi finali dei round della Stagione 10, e infatti il team è già in questi giorni al lavoro per monitorare la situazione; probabilmente in poche settimane avremo già qualche modifica, come una dilatazione del tempo necessario per l’attivazione delle varie abilità della nuova Leggenda, senza però andare a snaturare la struttura di un personaggio che il team di Respawn ha volutamente creato per essere temuto.

Ammettiamo di esserci divertiti parecchio round dopo round a testare il nuovo combattente, ideale se schierato assieme a un guerriero più offensivo come Mirage e una Lifeline utile per guarire gli alleati nel momento del bisogno.

La parola d’ordine è ottimizzazione

Finalmente con la Stagione 10 fanno la loro entrata in scena le partite classificate anche per la modalità Arena. Gli scontri a corto raggio 3v3 introdotti con il precedente aggiornamento si sono rivelati un successo, un’ottima possibilità per staccare dalla frenesia della battle royale a favore di scontri paradossalmente ancora più competitivi di quanto ci saremmo potuti aspettare in fase di annuncio.

Nell’ultimo mese il team di Respawn si è prodigato per bilanciare e apportare piccole correzioni alle varie Leggende utilizzate nelle arene, promuovendo scontri equilibrati e che sapessero valorizzare le skill dei videogiocatori stessi, quali prontezza di riflessi e nervi saldi, attraverso lo studio delle piccole mappe presenti sempre in quantità maggiore con il passare del tempo per questa specifica modalità.

Al momento per le rank in Arena non c’è un sistema a divisioni come per la tradizionale battle royale proposta dal team californiano, piuttosto delle classifiche più ampie dove si guadagnano punti accumulando vittorie su vittorie. Si tratta di una soluzione ideale per l’introduzione della Stagione 10, più semplice sotto certi aspetti considerando promozioni o retrocessioni condensate in pochi minuti di gioco, con la possibilità di ottenere premi unici e succulenti per i più caparbi.

Per quanto concerne invece la classica battle royale, con la Stagione 10 la mappa “Confini del Mondo” subisce sostanziali modifiche e si candida a diventare la nuova sorpresa per le preferenze dei videogiocatori. Rispetto al passato, i lavori di trivellazione della Hammond Robotics hanno definitivamente stravolto gli equilibri della mappa, attraverso fiumi di lava che spaccano a metà le aree più gettonate per gli scontri come Epicentro nella zona nord-est – ora ricoperta da una bellissima neve in contrasto – e le varie installazioni nel sud come Cupola, Sifone di lava o Centrale termoelettrica.

Si tratta di aree che obbligano a rinnovate sparatorie dalla media lunga distanza, che enfatizzano un approccio più attento e cauto, favorendo le Leggende dedite alla ricognizione e individuazione dei nemici come nel caso di Seer.

Non manca nemmeno la possibilità di impugnare una nuova arma, ovvero la mitragliatrice leggera Rampage – che presenta un elevato danno a scapito di una minor cadenza di fuoco. Parliamo di una LMG che ben si incastona nel variegato ventaglio di armi a disposizione nella stessa categoria e che siamo sicuri non faticherà a trovare dei fedeli utilizzatori.

Ultimo, ma non per importanza, la Stagione 10 introduce un nuovo Battle Pass ricco di livelli, skin per armi e costumi di ogni forma e colore, senza dimenticare gli immancabili shader da collezionare e sfoggiare a ogni uccisione o presentazione di inizio partita.

In conclusione

Arrivati in doppia cifra con i macro aggiornamenti dedicati ad Apex Legends, la Stagione 10 si conferma come un buon compitino che – senza stravolgere la struttura di base – migliora e corregge la mira su quanto di buono e vario introdotto con la precedente season.

Una stagione considerabile di transizione, caratterizzata da una buona carrellata di oggetti estetici sbloccabili, l’ennesima apprezzabilissima Leggenda che valorizza un roster che ormai conta 18 combattenti e le partite classificate per la modalità Arena tanto richieste dai videogiocatori. Respawn dimostra. anche a piccole dosi. di saper ascoltare i feedback della propria community.

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