Dopo una Stagione 5 che ha rappresentato il punto più alto, per contenuti e qualità degli stessi, raggiunto da Apex Legends, le aspettative per la Stagione 6 non potevano che crescere di settimana in settimana per poi raggiungere il culmine a ridosso della pubblicazione ufficiale sul finire di quest’estate ricca di soddisfazioni videoludiche.
Grazie a una community tanto solida quanto attiva in rete, il battle royale targato Respawn Enterteinment è ormai uno dei principali esponenti dell’intero settore di riferimento: obiettivo raggiunto per merito di un supporto costante e ricco di idee interessanti volte a svecchiare una formula che rischiava nell'ultimo periodo di ricevere diverse critiche.
La Stagione 6 di Apex Legends rappresenta un importante passaggio di consegne per il presente e futuro supporto del brand, totalmente nelle mani della nuova divisione californiana con sede a Vancouver e focalizzata su uno sviluppo esclusivo che dovrebbe espandere ulteriormente le potenzialità del titolo. Una sfida interessante per mantenere sempre alta l’attenzione dei videogiocatori; dopo numerose ore passate sui nuovi contenuti siamo pronti per un giudizio più preciso su quanto visto e testato con mano.
Massima potenza
Narrativamente parlando, la precedente season di Apex Legends era riuscita a convincere la community grazie a un sistema di missioni PvE in grado di approfondire, di settimana in settimana, il filo conduttore che legava i personaggi di Revenant e Loba, così come le rispettive motivazioni che li avevano spinti a intervenire negli scontri all’ultimo sangue tra gli altri campioni dell'arena.
La Stagione 6, invece, inizia sotto questo aspetto con il freno a mano tirato e lasciando da parte tutte le ipotesi che avevano fatto credere all’introduzione immediata tra i nuovi contenuti dell’androide Ash e della nuova mappa Olympus, entrambi elementi che avrebbero definitivamente unito il brand di Apex Legends con quello di Titanfall dal quale sappiamo benissimo derivare fin dal suo primo trailer di annuncio.
Forse le aspettative per un ritmo incalzante pronto a portare su un nuovo livello gli elementi PvE erano troppo alte, e la nuova divisione canadese di Respawn ha preferito saggiamente raffreddare i bollenti spiriti, concentrandosi sul migliorare come prima cosa le meccaniche di gioco. La nuova leggenda introdotta attraverso la Stagione 6 è il riflesso della prerogativa degli sviluppatori appena citata.
Rampart è un personaggio sfaccettato che si unisce al già nutrito cast di combattenti delle Terre Straniere portando all’interno del gruppo un pizzico ulteriore di follia e imprevedibilità. Esperta di armi modificate, è riuscita a raggiungere le vette dei circoli clandestini a suon di combattimenti per poi aprirsi un negozio dove gestire con calma le proprie creazioni.
Il video di introduzione ci mostra la protagonista alle prese con una banda di criminali che riuscirà a distruggere l’attività creata con tanta fatica e lasciarla con una tessera di invito per gli Apex Games come unica speranza per riprendersi ciò che le è stato sottratto.
Da questo semplice incipit, tornano nella Stagione 6 le missioni con la ricerca delle numerose scatole del tesoro sparse sulla mappa durante le partite, ma senza una sessione PvE da superare; una meccanica per certi aspetti semplificata rispetto al passato, ma che ci permette di approfondire ugualmente la storia di Rampart attraverso capitoli illustrati come veri e propri fumetti che strappano più di un sorriso per la scelta stilistica implementata.
Le novità del gameplay
Per quanto riguarda le skill della nuova leggenda queste valorizzano un approccio più difensivo e ragionato grazie a un’abilità attiva che permette di creare barriere energetiche essenziali sia per proteggersi dai proiettili avversari sia per aumentare il danno dei propri colpi, senza dimenticare un’abilità passiva che conferisce una maggior velocità di ricarica e capienza del caricatore quando si utilizzano le mitragliatrici pesanti.
La super permette infine di utilizzare Sheila, una mitragliatrice fissa a canne rotanti che se sapientemente utilizzata con le coperture sopracitate permette di creare dei veri e propri fortini; parliamo di abilità interessanti che portano varietà all’approccio durante il round soprattutto durante le sue fasi finali, ipotizzando una posizione in safe da difendere a tutti i costi.
L’introduzione della Stagione 6 comporta cambiamenti consistenti anche per la mappa di gioco, con alcuni elementi volti a favorire scontri ancor più frenetici rispetto al passato. Su tutti non possiamo non menzionare il crafting, reso possibile grazie alla disposizione casuale durante la partita di alcune risorse da raccogliere e portare in appositi terminali per sbloccare alcuni oggetti a rotazione settimanale; parliamo di un elemento che aggiunge un pizzico di tattica alla partita, permettendo alle squadre di avere nuove possibilità per scegliere dove gettarsi a inizio match e ottenere il prima possibile un dignitoso equipaggiamento.
Focalizzandoci poi sulle armature, per l’intera Stagione 6 (che andrà avanti fino a novembre) potremo trovare solo armature EVO, che – ricordiamo – si potenziano man mano che danneggiamo o eliminiamo definitivamente gli avversari, eccezione fatta per quelle esotiche disponibili con ulteriore grado di rarità. Questa scelta abbassa ulteriormente il time to kill, soprattutto nelle fasi iniziali, e obbliga i giocatori a ragionare prima di gettarsi troppo avventatamente nella mischia.
I caschi, invece, rimangono fondamentali per diminuire il danno inferto dai colpi alla testa e vi assicuriamo che in diverse situazioni, soprattutto sulla lunga distanza con i fucili da cecchino, fanno la differenza.
Gli sforzi profusi dai ragazzi di Vancouver per diversificare ulteriormente gli scontri e valorizzare gli incontri casuali non finiscono qui, meritando un ulteriore approfondimento.
In Confini del Mondo sono stati aggiunte diverse costruzioni della Hammond Robotics che arricchiscono aree fino alla precedente stagione troppo spoglie e che finivano spesso nel dimenticatoio nonostante i vari bottini presenti. Le zone laviche hanno maggiormente giovato di questo aggiornamento grazie all’introduzione di nuovi siti di incontro stratificati su più livelli come la base di lancio missilistica visibile fin da inizio partita.
Non mancano nemmeno scorciatoie tra le montagne e muri rinforzati da attivare per sbarrare la strada al nemico o creare nuove vie di fuga a seconda della situazione; tutti accorgimenti che non possono non essere apprezzati ai fini del gameplay, grazie a un maggior numero di ripari da poter utilizzare per ogni occasione.
Come da abitudine, la Stagione 6 si presenta al pubblico con il consueto season pass ricco di skin e collezionabili delle più disparate tipologie, tutti ben suddivisi a seconda del grado di rarità e del personaggio scelto. Numerosi gli oggetti sbloccabili e le sfide che sia giornalmente sia settimanalmente incentivano i videogiocatori a collegarsi online, in attesa di futuri aggiornamenti riguardanti la fantomatica mappa Olympus (e non solo) che ormai non possono tardare ad arrivare.
In conclusione
La Stagione 6 di Apex Legends è il primo lavoro della divisione canadese di Respawn e non potevamo aspettarci un risultato migliore sotto l’aspetto contenutistico. Tante le novità nel gameplay che portano freschezza all’intero progetto facendo ben sperare per il continuo supporto di uno dei principali battle royale presenti sul mercato.
Al netto di alcuni singhiozzi sotto l’aspetto narrativo, complice il troppo hype generato dal finale della precedente stagione, Apex Legends continua a evolversi e ad essere una certezza per gli amanti del genere di appartenenza.
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