Xperia Play Reveal

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a cura di AleZampa

Milano – Grattacielo Pirelli. Ultimo piano. Location migliore Sony non poteva trovarla per la presentazione ufficiale del suo tanto chiacchierato (e finalmente ufficializzato) PlayStation Phone, che come saprete vedrà la luce il prossimo marzo con il nome di Xperia Play. Con l’intero capoluogo meneghino letteralmente sotto i piedi ci apprestiamo ad assistere alla conferenza di presentazione dell’atteso device, desiderosi di mettere finalmente le mani sopra il nuovo oggetto del desiderio, per un breve, seppur esaustivo, hands-on.
Need/Want
Sono queste le parole chiave dell’intero marketing Sony relativo all‘Xperia Play, che campeggiano in bella mostra in tutta la sala. A salire per primo sul palco è Tibor Wagner, responsabile di Sony Italia, che insieme ad altri rappresentanti della compagnia ci illustra non tanto le caratteristiche del device, quanto la scelta di puntare sul mercato mobile e in particolar modo Android. Inutile ovviamente ricordare che il know how posseduto da Sony Ericsson nel campo dei cellulari è sicuramente di primissimo piano e la vertiginosa crescita delle quote di mercato di Android, veicolata dalla miriade di dispositivi che lo montano e dal declino di Symbian, lo storico sistema operativo Nokia, ha fatto si che Sony decidesse non solo di investire sul sistema operativo made in Google, ma che puntasse, attraverso l’intera linea Xperia, a diventarne il partner di riferimento. Da qui, al rendersi conto che le potenzialità del mercato del mobile gaming sono sterminate il passo è stato davvero breve, e ha portato al concepimento di questo Xperia Play, che aggiunge una tastiera fisica (intesa come pad più pulsanti) ad un monitor touchscreen dalle dimensioni generose. Sulla carta, questo nuovo terminale sembra avere tutte le carte in regola per poter dire la sua in un mercato incredibilmente competitivo: oltre alla caratteristiche tecniche, di cui vi renderemo conto in seguito, potrà contare sull’accesso all’Android Market, che garantirà quindi un parco giochi già notevole, oltre 50 titoli al lancio da partner di primo piano come Electronic Arts, Gameloft e Glu e ovviamente l’accesso ai titoli più famosi del brand PlayStation, che verranno resi disponibili e adattati proprio per il nuovo terminale Sony. Attraverso un’applicazione che troveremo già installata inoltre sarà possibile effettuare ricerche sull’ Android Market finalizzate ai titoli ottimizzati per Xperia Play
La presentazione termina con la visione di alcuni spot pubblicitari, da quello andato in onda all’ultimo SuperBowl, fino a quelli pronti per il mercato italiano, dando così il via alla prova su strada del telefono che per noi sarà ovviamente focalizzata sul gaming.
Play!
Una volta avuto in mano il terminale, possiamo subito renderci conto di come in effetti le promesse fatte in conferenza stampa siano state mantenute: chiuso, Xperia Play sembra un moderno smartphone, con un monitor da 4 pollici con schermo capacitativo multi-touch con risoluzione da 480×854 pixel. Una volta aperto, ci troviamo davanti ad un incrocio da uno smartphone e una PSP Go, con la classica croce direzionale, i 4 tasti PlayStation, 2 dorsali, e 2 controlli touch analogici, posti ovviamente vicini e in posizione più centrale. Il feeling con il dispositivo è subito ottimo e si intuisce una gran cura per il dettaglio e materiali di buona qualità, fatti per resistere alle sollecitazioni che inevitabilmente subiranno. Il firmware di riferimento sarà Android 2.3 Gingerbread e, per quanto non sia ancora stato pienamente integrato e ottimizzato, il device, grazie al processore Qualcomm Snapdragon da 1 GHz, è incredibilmente reattivo e veloce nelle risposte agli input. Vista la scarsità dei telefoni disponibili, non ci è stato dato modo di poter provare il device a lungo, ma quello che abbiamo visto ci è parso molto soddisfacente. Asphalt 6 ad esempio, titolo creato da Gameloft, ha fatto bella mostra di se, girando in maniera fluida a 60fps, senza incertezze o rallentamenti, mostrando inoltre,quanto sia importante avere dei controlli fisici, per quanto di qualità possa essere il pannello touchscreen. L’ unica perplessità ci è data dai controller touch, implementati perchè era impossibile inserire levette analogiche fisiche, dimostratisi si reattivi agli stimoli, ma poco adatti per posizione e feedback generale al tipo di gioco. In un dispositivo nato infatti per dare al giocatore un controller fisico che non occupi parte del monitor, sembra infatti stridere avere un controllo touch, ma siamo sicuri che Sony e i suoi partner troveranno il modo di utilizzarlo e sfruttarlo nel migliore dei modi.
Abbiamo avuto anche la possibilità di giocare a FIFA 11 oltre che Asphalt, e anche questa prova si è dimostrata ampiamente superata dal nuovo device Sony, con una grafica pulita molto ben definita, ottime risposte ai comandi e anche la possibilità di sfidare altri giocatori via Wi-Fi, una novità per la serie (relative alle piattaforme mobile).
I (don’t) have a dream
Xperia Play, per quello che ci è stato dato modo di provare, è un terminale di ottimo livello, in grado di unire due mondi molto simili (quello Sony e quello Android) e di diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che volessero portare il mobile gaming su un altro livello. Perchè è di questo che si parla in fondo: non ci sono Retina Display o processori Arm che tengano quando nel confronto si inserisce la variabili dei controller fisici. La precisione data da un vero pad e da dei veri pulsanti sarà sempre e comunque una discriminante fondamentale nella scelta del videogiocatore.
Quello che però fa specie, all’infuori della bontà del prodotto, che ci teniamo a ripeterlo, è indiscutibile, è il quadro d’insieme di Sony, che sembra non avere le idee molto chiare su come imporsi sul mercato. PSP, PSP Go, NGP, PlayStation 3, terminali PlayStation Certified, il chiacchieratissimo prossimo tablet, sono prodotti che vanno a coprire praticamente qualsiasi fascia di prezzo, ma che nel loro insieme danno un’offerta frammentata dei giochi PlayStation, con scarsa interoperabilità e talvolta totale mancanza di compatibilità. Sembrano lontani i tempi in cui Sony imponeva attraverso la prima PlayStation la propria idea di gaming, ora sembra invece che il colosso giapponese, in attesa di una nuova vera linea guida, punti a coprire ogni segmento, sperando che l’utenza la premi, o che quantomeno premi un tipo di prodotto.

Xperia Play è il perfetto connubio tra uno smartphone e una PSP. Ottimi (e resistenti) materiali di costruzione, hardware potente in grado di gestire una risoluzione elevata a 60fps e sopratutto controlli fisici reattivi, permettono al futuro acquirente di avere un dispositivo validissimo che non troverà eguali quando si tratterà di gioco vero e proprio. La penetrazione ed il successo sul mercato di questo dispositivo dipenderà però da come l’utenza mobile concepisce il videogiocare ovvero se una priorità da assecondare con controller fisici, o uno svago leggero che non necessita di controlli precisi. Da questa decisione dipenderanno le sorti del Xperia Play, perfettamente equidistante in questo momento dall’essere il nuovo N-Gage o il DS del mercato mobile.

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