Xbox One X, Scopriamo l'hardware

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a cura di Matteo Bussani

Continua dopo l’unboxing di ieri il coverage dedicato alla nuova Xbox One X.
La console che ci è stata consegnata da Microsoft per la recensione è quella standard, differente dalla Project Scorpio Edition, sia per l’assenza di dettagli grafici dedicati, sia per l’assenza dello stand verticale nel pacchetto.
 
Dal punto di vista cromatico, in particolare, questa versione prevede un rivestimento total black, opaco e interrotto solamente dalle grate di aerazione sul fondo, una trama bucherellata sui bordi e una zigrinatura fitta sul fondo. La forma recupera interamente il design della sorella minore in potenza, di simili dimensioni, ovvero One S. L’eleganza è indubbia e, sebbene discreta, i tagli precisi, netti e marcati, rendono la nuova console autorevole nel panorama di dispositivi che popolano il soggiorno.
Lo spazio che occupa è davvero ridottissimo 30cm x 24cm x 6cm, per un peso totale di 3,8kg (3778g alla prova della bilancia). Per darvi un metro di paragone la Xbox One S è più o meno delle stesse dimensioni, ma pesa soltanto 2,9 kg. Ciò ce la fa percepire pesante e al contempo molto solida. Il tasto dedito all’accensione è, come su One S, meccanico e retroilluminato, andando in contrasto con il nero che lo circonda. 


Facendo una carrellata di input e output della console, frontalmente troviamo una USB 3.0 affiancata dal tasto per la sincronizzazione dei joypad, un sensore IR frontale affiancato a sua volta dal tasto di espulsione del disco. Sul retro invece ci viene riproposta la stessa varietà presente su tutta la gamma:
– Cavo per l’alimentazione (ricordiamo che l’alimentatore è interno, per buona pace di chiunque masochisticamente non preferiva il mattoncino della versione originale)
– HDMI out 2.0b per trasmettere un segnale 4K60 con HDR supportando HDCP 2.2
– HDMI in 1.4 con cui è possibile registrare da qualsiasi sorgente video e sfruttare le funzionialità PiP della console
– 2x USB 3.0 
– Ethernet
– Audio Ottico
Cosa ci sta dentro?
Prima di avventurarci nell’analisi delle funzionalità e nella prova vera e propria, fulcro del prossimo articolo, ci terrei ad analizzare sulla carta (non ci metteremo certo ad aprire la console) il motore che spinge questa Xbox One X.
Specifiche Tecniche:
– CPU Octa core personalizzata da 2,3GHz
– GPU AMD personalizzata (Supporto a tecnologia freesync) 
– Memoria GDDR5 da 12GB a 326GB/s
– Memoria Flash da 8GB
– Memoria Interna 1TB (780GB a disposizione di giochi e app)
– Unità ottica blu-ray UHD 4k
– PSU 245W, interna

CPU e GPU sono state ampiamente modificate per toccare i leggendari 6TFlops di potenza; oltre a ciò sono stati disegnati apposta per migliorare a basso livello delle chiamate di sistema in modo da rendere il passaggio di dati più rapido e sfruttare al meglio la potenza di calcolo di cui sopra. Il risultato promesso è un dettaglio grafico sbalorditivo, frutto di una maggiore qualità delle texture e di una elevata complessità poligonale a schermo. 
Il 4K viene dato come raggiungibile a meno di motori di gioco particolarmente esigenti in termini di risorse, in ogni caso il miglioramento ci è apparso nelle varie prove in anteprima, come quella con Forza Motorsport 7 o Assassin’s Creed Origins assolutamente tangibile.
 La console è poi compatibile con tutte le periferiche per One, per cui il passaggio degli accessori nell’intermedio salto generazionale sarà assolutamente indolore.

Il primo passo verso la scoperta di Xbox One X è stato compiuto. Dal punto di vista tecnico e a contatto diretto con la fisicità della console non possiamo che riportare ottime sensazioni, sperando di poterle confermare anche nella pratica ludica durante i test. Vi consigliamo dunque di continuare a rimanere sintonizzati sulle pagine di spaziogames per seguire tutta la copertura nei suoi singoli aspetti.

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