Allo scoccare della mezzanotte di oggi, venerdì 22 novembre, anche in Italia è giunta finalmente la tanto attesa “next gen”. Con un party al Est End Studios di Milano, che ha visto salire sul palco ospiti del calibro di Skin ed Emis Killa, Microsoft ha finalmente aperto le porte ad una nuova generazione di videogame, ma, soprattutto, ad un nuovo modo di intendere le console casalinghe, divenute ora veri e propri mediacenter.
Xbox One si presenta infatti come una macchina capace di fare tante cose contemporaneamente, elevandosi dallo status di semplice oggetto per videogiocare e diventando a tutti gli effetti uno strumento grazie al quale interagire in maniera veloce e intuitiva con i tanti servizi offerti nell’ambito dell’intrattenimento. Cinema, TV, sport e videogiochi convivono in perfetta armonia nell’immediata e pratica interfaccia della console, ispirata, com’era lecito aspettarsi, ai nuovi standard dettati da Windows 8.
L’utente finale non si troverà più ad avere a che fare con menu confusionari, anzi, proprio grazie alla malleabilità della dashboard, potrà ora organizzare come meglio preferisce le applicazioni sulla home, avendo così accesso immediato a tutte le funzionalità più utilizzate non appena accesa la console. Una console che si è rivelata essere silenziosa e reattiva, ma soprattutto capace di integrarsi alla perfezione in qualsiasi salotto nonostante le sue dimensioni generose di 335 x 280 x 83mm e l’impossibilità di un posizionamento verticale come avveniva invece con Xbox 360.
Da tenere in considerazione anche la presenza di un ulteriore alimentatore esterno, in linea con il design squadrato di Xbox One e decorato con led luminosi per richiamare i tasti di accensione, rigorosamente touch, presenti sulla console di casa Redmond.
Nella parte posteriore troviamo due prese HDMI, una in uscita per l’allacciamento diretto con la TV ed una in entrata per collegare un eventuale decoder o un altro mediacenter, l’entrata per la connessione Ethernet, sebbene Xbox One supporti alla perfezione anche il Wi-fi, due porte USB, alle quali se ne aggiunge una ulteriore sul lato destro, l’uscita ottica per l’audio e ovviamente l’ingesso per il Kinect, da quest’anno parte integrante dell’ecosistema Xbox One.
È proprio Kinect l’arma in più di Microsoft per tentare di battere la concorrenza. Il sensore di movimento è stato enormemente migliorato rispetto alla sua precedente versione e ora può essere utilizzato in spazi decisamente più ristretti che in passato. La periferica è in grado di leggere alla perfezione i movimenti del giocatore, di riconoscerne la voce e anche l’aspetto fisico, feature grazie alla quale viene automatizzato il processo di login con il proprio account sulla console.
Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla fluidità con la quale è possibile spostarsi tra i vari menu semplicemente richiamando vocalmente la funzione desiderata e Xbox One ha dato prova di riuscire a supportare il tutto in maniera egregia, permettendo di affiancare addirittura due finestre per operare in multitasking, chattando con gli amici attraverso Skype mentre si gioca al proprio titolo preferito o ancora vedendo un film in Blu Ray con una sorta di Picture in Picture mentre il figlio o il ragazzo continuano a giocare senza interruzione.
Dobbiamo segnalare purtroppo ancora qualche lieve problema di riconoscimento vocale nelle stanze con rumori o eco eccessivi, ma siamo sicuri che questi difetti verranno sistemati con i prossimi aggiornamenti. Xbox One attualmente ha gettato solo le basi per quello che sarà il vero futuro dell’entertainment, visto che ad oggi non tutte le funzioni inizialmente promesse sono ancora attive, soprattutto quelle dedicate ai gamer più esigenti. Manca infatti la possibilità di mandare in streaming i propri contenuti video durante le partite e la qualità della registrazione per le nostre azioni in game non è ancora sufficientemente elevata. Questo potrebbe essere dovuto a problemi di spazio nell’hard disk e alla volontà da parte di Microsoft di non intasare ulteriormente la console, visto che tutti i giochi richiederanno installazioni piuttosto pesanti prima di essere utilizzati e Xbox One, ad oggi, non supporta hard drive esterni di alcun tipo, mancanza che andrà colmata il prima possibile onde evitare di rovinare un’esperienza complessiva dalle possibilità davvero formidabili.