Ripensando alle conferenze E3, quella che indubbiamente ci ha colpito di più per solidità della line-up e spirito innovativo è stata quella Xbox. A contorno della grossa rivoluzione videoludica chiamata Play Anywhere sono state presentate tre ulteriori novità che a breve andranno a irrobustire l’infrastruttura di rete su cui poggia le sue basi Xbox Live: Looking for Groups, Clubs e Arena. Purtroppo finora a riguardo ci sono state tante parole, qualche immagine, ma nessuna dimostrazione pratica sufficiente a chiarirci in che modo, concretamente, il tutto potesse realizzarsi. Siamo dunque giunti nella solita saletta Microsoft e accompagnati da Ranika Kejnwall, (Engineering Program Manager) e Peter Oruillian (Senior Product Manager) abbiamo finalmente visto in atto queste funzionalità.
Looking for Groups
Nel nostro gruppo di amici, solitamente, pur potendo vantare una certa varietà di gusti e interessi, è inevitabile che sia raro trovare un numero di persone sufficiente a formare un team completo in un gioco piuttosto che un altro. Ovviamente tutto questo non dovrebbe essere un motivo per rinunciare all’acquisto di un titolo particolarmente atteso il cui limite risiede proprio nel suo essere multiplayer e dunque con l’alta probabilità di essere giocato con estranei; c’è anche da dire che molti giocatori hanno da sempre tentato di formare conoscenze e amicizie proprio durante i match online, utilizzando strumenti di terze parti, nati con lo scopo di favorire la comunicazione fra players. Rimane comunque innegabile che questo atteggiamento sia più vicino ai giocatori di una certa età, abituati ad arrabattarsi con quanto in loro possesso, piuttosto che a quelli giovani.
Per semplificare il tutto e non spaventare nemmeno l’utente moderno, Microsoft ha deciso di introdurre la funzionalità Looking for Groups: in parole povere una semplice bacheca dove postare annunci per cercare persone compatibili con il tipo di partita che stiamo cercando. Nel caso in cui fossimo per esempio alla ricerca di player avanzati di The Division per competere ai livelli più alti della Dark Zone, a quel punto dovremmo aggiungere come TAG dark zone, high level, no new players, per far capire immediatamente il tipo di necessità del nostro gruppo. In modo simile, nel momento in cui siamo noi a ricercare un team tra quelli disponibili, possiamo filtrare i vari annunci selezionando i tag più adatti e poi da lì ridurre il numero di possibili scelte fino a quello migliore per noi.
Da quanto visto il sistema sembra davvero funzionare e risulta immediatamente comprensibile; la grafica a rettangoli della bacheca è ben integrata con la barra dei filtri da cui è possibile in un attimo percorrere l’albero che conduce al gruppo cercato. I Tag tra l’altro spiccano in mezzo al resto avendo lo sfondo in tinta con la Dashboard, agevolandone ulteriormente il compito. Ultima considerazione, ma non meno importante, è relativa al fatto che questa funzione, così come le prossime, rientrano tutte nel più ampio concetto di Play Anywhere e saranno condivise tra Xbox e PC senza la benchè minima soluzione di continuità.
All in the Clubs
I Club sono la volontà di Xbox di espandere le funzionalità social della loro infrastruttura. Se con i gruppi siamo in grado di trovare facilmente una serie di persone che possiedono come noi un particolare gioco e condividono l’interesse di svolgere nell’immediato un determinato tipo di partita, con i Club possiamo condividere screenshots, video, registrazioni e commenti con tutte le persone interessate a un dato argomento. Non è necessario essere in possesso di un gioco, ma soprattutto non è necessario avere determinate caratteristiche per accedervi, se volete conoscere nuove persone con cui condividere la nostra esperienza in un determinato titolo questo è il luogo che fa per voi.
Le caratteristiche principali dei club sono quelle di non avere un numero massimo di membri, di poter interessare qualunque tipo di gioco, non solo Xbox, e infine di essere pubblici o privati. Una volta all’interno del club, si possono creare chat, scoprire chi sta giocando e formare al volo dei gruppi per entrare subito in partita. Dal punto di vista pratico la struttura è molto simile a quella delle bacheche social a cui siamo abituati, una pagina a scrolling verticale con tutti i feed dotata di un sistema di apprezzamento basato su likes e infine uno di ricerca rapida tramite hashtags.
Arene
Giunge infine nella nostra trattazione l’anima competitiva dell’aggiornamento social di Microsoft, le arene. L’infrastruttura Live di Microsoft è sempre stata tra le migliori in assoluto per quanto riguarda la gestione delle componenti online dei vari giochi. I server messi a disposizione dall’azienda di Redmond sono sempre riusciti, talvolta con qualche eccezione, a battere in termini di efficienza la concorrenza nipponica. Sembra dunque naturale che nel tempo si sia assistito a una crescita degli eSports su console proprio sulle piattaforme Xbox; la continua crescita di questo mondo infatti non è potuta passare inosservata a Microsoft che in questi mesi è giunta alla conclusione che fosse il momento migliore per introdurre una nuova infrastruttura per la creazione e la gestione di tornei. Fino ad ora le competizioni venivano organizzate o dalle aziende stesse che si preoccupavano di creare i tool per poter realizzare tornei in locale o online oppure da enti esterni che si dedicavano a sfruttare le modalità personalizzabili di un titolo per recuperare risultati di partite autogestite o arbitrate dall’esterno.
Per risolvere gli ovvi problemi di organizzazione e ridurre le risorse umane necessarie a seguire le diverse fasi delle competizioni, si è puntato sull’automatizzare gran parte di questo lavoro. Le arene saranno completamente integrate con l’infrastruttura Xbox, oramai condivisa anche con Windows 10, e permetteranno di partecipare a tornei utilizzando un semplicissimo sistema di registrazione e integrando diverse funzionalità quali notifiche prematch con countdown, lancio diretto in partita dalla dashboard e un report automatico dei risultati. E’ stata anche effettuata una partnership con i circuiti di eSports più imporanti come FACEIT, ESL e MLG, per citarne alcuni, per riuscire a integrare questo strumento anche nelle loro competizioni ufficiali.
Xbox a 32bit
A chiudere la conversazione con gli addetti ai lavori Xbox, una notizia molto interessante relativa alle app Win32 (leggasi tutti i giochi che girano nativamente su PC); queste ultime potranno usufruire di gran parte delle funzionalità relative a gruppi e club. Sottolineiamo che l’infrastruttura Xbox in questione va al di là del semplice gioco su console o su PC, ma, integrata nel core del sistema operativo, vuole diventare l’ambiente principe all’interno del quale poter giocare, non importa assolutamente cosa. A confermare questa linea di pensiero troviamo poi l’applicazione Xbox per Android e Ios che permetterà di rimanere aggiornati in ogni momento senza il bisogno di essere davanti a un computer. Tutte queste funzionalità, che ricordiamo essere ancora in fase di sviluppo e quindi non definitive, diventeranno disponibili a breve per gli utenti preview, mentre per gli altri se ne prevede l’uscita tra il termine di quest’anno e l’inizio del prossimo.
Microsoft con queste innovazioni si accinge a realizzare quanto affermato più volte a parole: il giocatore deve pensare a giocare indipendentemente dalla piattaforma o da altri limiti che ne pregiudicano il divertimento. A partire dal Play Anywhere, con cui si uniscono PC e Xbox in un unico grande ecosistema, Gruppi, Club e Arene dovrebbero contribuire a rendere il mondo online di Xbox più semplice da sfruttare e più appetibile per qualunque tipo di giocatore. In questa direzione troviamo anche l’aggiunta della compatibilità con le app Win32, che dovrebbe aprire le porte anche al mondo PC più hardcore.