Le vacanze sono purtroppo terminate – almeno per la maggior parte di noi – ma questo non rende meno validi i sette motivi che abbiamo elencato in questo speciale per passare ore e ore sui sette mari in compagnia di World of Warships. Come abbiamo in lungo e in largo evidenziato nell’articolo precedente, il titolo sviluppato dai ragazzi di Wargame ha raggiunto la sua piena maturazione e, pur non godendo della fama assoluta toccata dal suo fratello World of Tanks, mette a disposizione dei giocatori, in modo totalmente gratuito, decine e decine di navi. Tra siluri, virate, cannonate e contrattacchi, World of Warships è una di quelle opere che hanno il potenziale per catturare qualsiasi tipo di giocatore, sia chi è appassionato di guerre navali e impazzisce per i bestioni che si sono scontrati durante la seconda guerra mondiale, sia chi predilige un approccio decisamente più leggero e che cerca un mezzo gratuito per dilettarsi con un multiplayer ricco e profondo.
Giocarci ora?
Dopo una lunga fase di beta testing e dopo oltre due anni dalla sua release, è facile pensare che, iniziando a mettere oggi le mani su World of Warships, si finisca nel bel mezzo di un branco di squali affamati e vecchi lupi di mare, pronti a spartirsi la carcassa di un novizio giocatore che mette per la prima volta le mani su un timone virtuale. Inutile girarci attorno: è vero, ma è vero come nella stra-grande maggioranza dei giochi online, perché solo l’allenamento costante garantisce di non finire in fondo alla lista della propria squadra, ricoperti di insulti. Non vi spaventate però, perché World of Warships sa essere più accomodante di quanto possa sembrare, nonostante ci si trovi a maneggiare bestioni di acciaio di svariate tonnellate. Ma perché iniziare a giocare oggi un titolo vecchio di oltre due anni? Le risposte sono tante e sono sia qualità intrinseche a World of Warships, sia mere motivazioni economiche. Queste ultimi, anzi, rappresentano forse la molla iniziale per cimentarsi fra corazzate e cacciatorpediniere: World of Warships è totalmente gratuito, ma nel vero senso della parole, e non nasconde le consuete dinamiche di cui oramai abbondano i free-to-play. Certamente esiste il negozio virtuale nel quale acquistare nuove imbarcazioni, personalizzare, tramite potenziamenti e abbellimenti estetici, quelle che già si possiedono ed alcune barche di tier elevato costano anche parecchi euro, ma è altrettanto vero che il titolo sviluppato da Wargaming non scade mai nel pay-to-win e nulla vieta di allestire un porto con svariati mezzi anche solo raccogliendo un buon quantitativo di ore.
Per tutti gli ammiragli
Se siete intimoriti di fare una brutta fine, sappiate quindi che colare a picco nei primi match non costa assolutamente nulla e magari, dopo qualche batosta, proverete pure la gioia di far saltare in aria una possente Alabama ST a suon di siluri. World of Warships riesce infatti nell’impresa di essere allo stesso tempo appagante, immediato e complesso da comprendere in tutte le sue sfaccettature. Le navi sono definiti da molteplici variabili e la loro estetica si fonde nella funzionalità, perché occorre memorizzare bene i punti deboli del proprio scafo, dove l’armatura è più spessa, i tempi di ricarica delle bocche da fuoco e come gestire gli immancabili incendi di bordo. Tutte queste informazioni possono essere uno scoglio non da poco, per primeggiare sono necessari test, esperimenti con il fuoco primario e secondario ma, anche senza conoscere in modo approfondito tutte queste nozioni, World of Warships sa comunque dare non poche soddisfazioni anche a chi ha appena imparato a gestire la traiettoria dei colpi e a calcolare la gittata. Inoltre, nel titolo sviluppato dal team bielorusso, non prevale esclusivamente chi ha il mezzo più potente e resistente, perché anche una Yamato, se mal gestita, finisce vittima dei colpi scagliati dai nemici. World of Warships ha infatti una componente tattica da non sottovalutare, che si cela nel level design delle sue numerose mappe, fatto che può anche sorprendere se si pensa ai mari come a delle semplici distese blu sconfinate. Le mappe sono infatti puntellate di isole e arcipelaghi, ottimi espedienti per tendere imboscate, nascondere i cacciatorpedinieri più agili e sfuggire dalle pesanti corazzate. World of Warships sa essere punitivo, ma non è mai scorretto, le sconfitte non mancano, ma sono spesso figlie di errori o mosse improvvisate da parte degli stessi giocatori. World of Warships castiga i giocatori che si lanciano in attacchi disperati senza un’adeguata copertura e cerca di far capire in ogni istante che solo il gioco di squadra può essere la via verso la vittoria: anche un giocatore meno preparato, se si attiene alle istruzioni dei propri compagni più esperti e accetta di vestire i panni del gregario, può alla fine risultare una pedina chiave per la vittoria.
Salutiamo la Roma
Una strategia accurata e un buon gioco di squadra – se capitate assieme a degli anarchici pirati in cerca di gloria potete già chiudere la partita, non si scappa – possono quindi far diminuire il gap per i novizi. La verità è che, al di là delle evidenti qualità del sistema di gioco, World of Warships sia innanzitutto una vera goduria per gli amanti delle battaglie navali, grazie alle sue numerosissime imbarcazioni, tutte differenti e tutte quante ricostruite fin nel minimo dettaglio. Fra le tante navi messe a disposizione, pur senza la profondità delle fazioni di prima fascia – come l’URSS, il Giappone o l’America – anche noi italiani riusciamo a ritagliarci un piccolo spazio. Con un piccolo scatto di amor di patria, è quindi impossibile non esultare davanti all’arrivo di una nuova imbarcazione battente bandiera tricolore. In questi giorni Wargaming sta infatti lanciando la Roma, la nuova corazzata italiana di Tier VIII, che va ad affiancarsi alla Giulio Cesare per la medesima classe. Prima di analizzare come si comporta la nuova arrivata in World of Warships, un piccolo excursus storico per meglio contestualizzare la corazzata. La Roma fu la terza unità della classe Littorio, fu progettata nel 1938 e venne varata nel giugno del 1940, come fiore all’occhiello per la nostra marina militare durante la Seconda Guerra Mondiale. L’imbarcazione entrò a regime solo nel 1942, ma la sua storia fu meno brillante di quanto si aspettavano i gerarchi italiani: durante un bombardamento aereo statunitense, la Roma subì ingenti danni e poté ritornare in gioco solo dopo un anno di riparazioni. Purtroppo anche l’armistizio non garantì giorni sicuri alla nave, che venne definitivamente affondata, sempre nel ‘43, da un attacco aereo della Luftwaffe, reso letale dall’impiego delle bombe radioguidate Ruhstahl SD 1400.
La storia inglorioso della Roma – fatta di quindici mesi di vita e di zero combattimenti effettuati – termina nel 2012, con il ritrovamento del relitto nella zona del golfo dell’Asinara, in Sardegna. Insomma, visto il suo inglorioso passato, a prima vista la Roma non dovrebbe essere la migliore nave – oltretutto premium – con cui cimentarsi in World of Warships. Fortunatamente gli sviluppatori non sono stati così crudeli e la nuova imbarcazione italiana riesce a difendersi egregiamente, anche contro le più blasonate corazzate di egual tier delle altre fazioni, anche se non mancano evidenti punti di debolezza. Fra questi ci sono sicuramente i punti vita, solamente 65400, troppo pochi per una nave di tier VIII, a cui si aggiunge una raggio di tiro molto ristretto e una capacità di incendio sotto la media. La Roma risulta comunque un’imbarcazione ben bilanciata, perché molti dei difetti offensivi vengono limati dal principale pregio della nave, vale a dire la sua capacità di occultamento, che la rende ideale – nonostante la stazza – per attacchi a sorpresa, anche a causa di un’elevata velocità rispetto agli standard. Inoltre, anche i pochi punti vita sono equilibrati dalla sua spessa armatura, che ne favorisce la resistenza anche contro gli attacchi più insidiosi. Insomma, la Roma non è certamente la nave da battaglia definitiva, va saputa utilizzare in modo corretto, ma possiede degli indiscutibili punti di forza, che la rendono una corazzata atipica e divertente da usare, dinamica e ideale per chi ama le manovre offensive spericolate.
Nonostante World of Warships non sia un gioco recentissimo, nonostante i numeri prodotti siano sempre ottimi, il team di sviluppo di Wargaming non ha mai smesso un secondo di migliorare la propria creatura che, all’alba del 2018, si rivela un titolo completo, divertente e per nulla scontato. Il vero merito di Wargaming è stato quello di aver sempre mantenuta alta l’attenzione attorno a World of Warships, grazie a continui bilanciamenti, migliorie e novità. Proprio in questi giorni approda online la Roma, una nuova corazzata italiana di tier VIII, sicuramente un’imbarcazione che farà la felicità per i giocatori nostrani.