L’aggiornamento a Windows 10, iniziato nella giornata del 29 luglio, è visto da molti giocatori come un punto fondamentale nell’evoluzione del gaming PC. Microsoft ha dichiarato a più riprese di voler rendere Windows 10 la piattaforma definitiva per i giocatori e, per rafforzare la sua tesi, ha annunciato che presto il sistema operativo arriverà anche su Xbox One. Per il momento, però, il sistema operativo è stato reso disponibile a un buon numero di utenti che hanno preordinato l’aggiornamento nel corso delle settimane precedenti al lancio.
Restano tuttavia molti dubbi e numerosi quesiti. Come si aggiorna? Per quanto tempo sarà gratuito? Cosa c’è di nuovo per noi videogiocatori? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande.
Prima di iniziare
Se avete Windows 7 o Windows 8.1, nelle scorse settimane un’icona nell’angolo in basso a destra del vostro schermo vi ha invitato a prenotare l’aggiornamento. Se lo avete fatto nei primi giorni, vi è una buona possibilità che Windows 10 sia già stato scaricato sul vostro PC. In tal caso, all’apertura di Windows dovreste trovare un pop-up che vi invita ad aggiornare. Seguite le istruzioni sullo schermo per effettuare l’upgrade: non è necessario effettuare il backup – Windows 10 manterrà i vostri documenti e i programmi – ma, se volete essere incredibilmente prudenti, vi consigliamo di effettuare un salvataggio preventivo dei vostri dati più importanti.
Se il pop-up non è comparso, potete controllare la disponibilità dell’aggiornamento cliccando sull’icona di Windows che da qualche settimana dovrebbe essere visibile nella parte destra della barra degli strumenti, vicino all’orologio e al controllo del volume. Se vi compare la richiesta di aggiornamento, procedete pure. Se, al contrario, vi viene mostrata la scritta “Grazie per aver prenotato l’aggiornamento gratuito”, significa che Windows 10 non è ancora stato scaricato. Le strade possibili sono due: potete attendere (Microsoft invierà l’aggiornamento a scaglioni nel corso delle prossime settimane) oppure potete
visitare il sito di Microsoft per scaricare manualmente l’aggiornamento, non prima di avere aggiornato il vostro PC attraverso il servizio Windows Update dal pannello di controllo. Sarà necessario selezionare la versione X64 o X86 a seconda del vostro hardware, ma per la stragrande maggioranza degli utenti la scelta ricadrà sulla versione X64 (X86, versione a 32 bit di Windows, è ormai riservata ad hardware piuttosto obsoleti). Verrà scaricato un piccolo programma che effettuerà l’aggiornamento: attraverso questo sistema manterrete di default dati e programmi, ma è possibile scegliere di formattare il PC poco prima di avviare l’aggiornamento. Non vi sono rischi di attivare in maniera fortuita la formattazione, pertanto anche questo sistema di aggiornamento risulta piuttosto sicuro e accessibile anche per i meno “smanettoni”.
Il processo di aggiornamento richiederà tra i 20 e i 60 minuti, a seconda del vostro hardware, ma potrebbe richiedere più tempo nel caso di hardware molto obsoleti. Siate pazienti, aspettatevi diversi riavvii e alcuni momenti in cui la percentuale di progresso dell’aggiornamento sembra bloccarsi a lungo.
Al rientro in Windows, se non avete scelto di formattare il PC, dovreste ritrovare tutti vostri dati, le icone sul desktop al loro posto e tutti i programmi installati. Se ciò non accade, non andate in panico: in un nostro aggiornamento di test, al rientro in Windows ci siamo ritrovati senza dati e con il sistema operativo in inglese, ma è stato sufficiente riavviare il PC per riattivare la configurazione automatica di Windows e ritrovare tutti i dati personali.
Vi sono alcune piccole impostazioni personali che non saranno mantenute nel corso dell’aggiornamento: al primo avvio di Windows 10, infatti, il browser predefinito sarà impostato su Microsoft Edge (il nuovo browser integrato nel sistema operativo) e tutte le vostre impostazioni personali sull’apertura di file attraverso programmi di terze parti potrebbero resettarsi. In breve, se utilizzate iTunes al posto di Media Player, potreste trovarvi costretti a reimpostare il vostro programma preferito. Un’operazione che, tuttavia, richiederà appena pochi istanti. Con ogni probabilità non ritroverete il vostro sfondo del desktop, che dovrete reimpostare. Anche in questo caso, un’operazione molto facile che vi richiederà appena pochi istanti.
Infine, potreste trovarvi costretti a reinstallare manualmente alcuni driver (nel nostro caso ci siamo visti costretti a scaricare soltanto i nuovi driver delle schede Nvidia e AMD).
Quanto costa?
L’aggiornamento è gratuito fino a fine luglio 2016 per i possessori di una copia originale di Windows 7 e Windows 8.1. Avete cioè tempo un anno per effettuare l’aggiornamento gratuitamente. Se entro i prossimi 12 mesi effettuerete l’aggiornamento, non dovrete mai sborsare un centesimo: una volta passati a Windows 10 il sistema operativo sarà vostro per sempre. Se, al contrario, non effettuerete l’aggiornamento entro un anno, sarete costretti a pagare una tantum per ottenere il nuovo sistema operativo.
Microsoft ha sbagliato qualcosa nella comunicazione del lancio di Windows 10, perché ancora oggi leggiamo decine e decine di interventi sui forum di supporto che chiedono se fra un anno ci verrà chiesto di pagare Windows 10. Lo ripetiamo, casomai non fosse ancora chiaro: se effettuate l’aggiornamento entro luglio 2016 non dovrete pagare. Mai.
Cosa cambia?
Le novità di Windows 10 per l’utente medio sono tantissime. Ritroviamo il menù Start che sostituisce l’orribile, oscena, fastidiosa, puzzolente interfaccia Metro di Windows 8 e 8.1, nella quale possiamo accedere alle nostre applicazioni più utilizzate e a una lunga lista di app, che questa volta vengono aperte in finestra anziché nello schifosissimo, inutile, idiota tutto schermo dell’indecente, insulsa e scimunita interfaccia Metro. Microsoft, con una semplice modifica, ci mostra una reale utilità delle sue app, e crediamo che d’ora in poi saranno realmente utilizzate dagli utenti.
Una enorme novità è data dall’arrivo di Cortana, assistente personale capace di riconoscere i nostri comandi vocali e di effettuare alcune semplici operazioni, dal lancio dei programmi alla ricerca su internet, fino alla possibilità di ricordarci gli appuntamenti. Per chi arriva da un cellulare o tablet iOS, il sistema funziona in maniera molto simile a Siri. Ha dei margini di miglioramento, ma si può ritenere più che soddisfacente.
Vi è inoltre una migliore gestione delle finestre, che possono essere sistemate con un semplice comando nei quattro angoli dello schermo: se lavorate con più di due finestre aperte contemporaneamente, Windows 10 vi piacerà all’istante. La funzionalità si accompagna al nuovo pulsante Task View, collocato a destra del pulsante Start, che vi consente di avere uno sguardo d’insieme di tutte le applicazioni/finestre aperte e di selezionare quella di vostro interesse. Qui Microsoft ha copiato Mac e il suo tasto Expos, ma ben vengano i copioni quando migliorano la vita degli utenti.
Infine, Windows 10 introduce il nuovo browser Microsoft Edge, che manda in pensione Internet Explorer. Il nuovo browser si comporta bene ed ottiene performance sensibilmente superiori al suo predecessore. I benchmark, tuttavia, non ci hanno convinto ad abbandonare Chrome o Firefox: anche se Microsoft Edge presenta dei vantaggi nella riproduzione dei contenuti video e nell’interpretazione del linguaggio Javascript, nelle operazioni di navigazione comune HTML5 i due browser rivali vincono a man bassa. Microsoft ha fatto passi in avanti, ma siamo ancora lontani dal giorno in cui il suo sistema operativo sarà realmente in grado di preoccupare realmente l’agguerrita concorrenza.
E per i videogiocatori?
Le novità per i videogiocatori passano attraverso l’introduzione della app Xbox, il centro di controllo del proprio profilo Xbox Live. Da qui possiamo chattare con i nostri amici, controllare gli achievement e le attività, accedere al DVR per registrare video delle nostre partite e condividerli online. Il sistema integra inoltre la possibilità di effettuare streaming su Twitch e di accedere a un’ampia libreria di video di gameplay creati dalla community.
Sempre attraverso la app Xbox è possibile collegarsi alla propria console e giocare su PC ai giochi Xbox One attraverso un controller Xbox 360 o Xbox One collegato al proprio computer (vedi video). Si tratta di una funzionalità simile allo streaming offerto da PS4 su PS Vita o da Steam tra due PC/Mac/Linux. Questa funzionalità, per il momento, sembra performare davvero bene, con un’input lag minima (per quanto presente) e una compressione delle immagini accettabile anche in WiFi. Microsoft ha compiuto davvero un ottimo lavoro, e non vediamo l’ora che su Xbox One ci venga permesso di giocare ai titoli PC attraverso un servizio analogo.
La novità più importante, tuttavia, riguarda l’introduzione delle librerie grafiche DirectX 12, che sostituiscono le DirectX 11. La lista di modifiche apportate da queste nuove librerie è piuttosto lunga, ma l’aspetto più significativo riguarda l’ottimizzazione e dunque l’aumento di performance dei giochi su Windows 10. In rete si è letto di risultati “miracolosi” introdotti dal nuovo sistema operativo in termini di frame rate: in effetti le nuove DirectX 12 sono più efficienti e migliorano in maniera visibile la performance di hardware più datati. Crediamo che molte dichiarazioni – in particolare sui social network – siano frutto dell’euforia più che di un reale test ponderato, ma in generale le nuove librerie dovrebbero offrire una migliore performance per tutti, a patto che abbiate una scheda video compatibile. Al momento è presto per esprimersi, e sarà necessario effettuare alcune settimane (o, più probabilmente, alcuni mesi) di test prima di giungere a una conclusione. Ma tutti i benchmark in fase di preview sono incoraggianti, e ci auguriamo di poterli verificare anche nella versione fresca di pubblicazione.
Microsoft con Windows 10 sembra avere fatto centro. Il nuovo sistema operativo è un grande passo in avanti rispetto alle vecchie versioni. Sono state apportate tutte le modifiche richieste dagli utenti, e finalmente abbiamo a che fare con un sistema operativo che sembra costruito per un PC anziché per un tablet. Al momento è presto per cogliere i reali benefici che il sistema dovrebbe apportare alla vita dei videogiocatori, ma vi è indubbiamente una grande potenzialità. Non abbiamo riscontrato peggioramenti nella performance del nostro computer né di compatibilità con le applicazioni preinstallate, e in generale la procedura di aggiornamento è risultata facile e priva di problemi significativi. Vi consigliamo dunque di effettuare l’aggiornamento.