Inutile nasconderlo: il più recente MMORPG occidentale di NCsoft inizialmente non è riuscito a fare breccia tra gli appassionati di titoli persistenti. Dal lancio dello scorso giugno ha però visto susseguirsi diversi aggiornamenti che sono andati ad arricchire i contenuti del titolo, e Carbine Studios vuole proseguire su questa via: nei sui piani di sviluppo per il 2015 c’è tantissima carne al fuoco!
La realtà dei fattiNel 2011 WildStar venne presentato come il MMORPG che sarebbe stato in grado di offrire un gameplay che, pur restando in massima parte legato ai canoni del genere, avrebbe regalato qualcosa di nuovo in campo PvE grazie alla presenza di interi sistemi di missioni non focalizzati sul mero susseguirsi di combattimenti ma su un quid decisamente innovativo, ovvero quel Path System che consente di andare alla scoperta di Nexus, il pianeta nel quale il gioco è ambientato, seguendo strade differenti. Dall’esploratore allo scienziato, dal colono al soldato, a ogni avventuriero nell’esplorare il mondo vengono assegnati obiettivi dedicati che vogliono elevare l’interazione con tutti quelli che sono gli elementi che ne fanno parte, dalla flora alla fauna sino alla colonizzazione e alla scoperta dei territori di ogni regione, tanto da far pensare a un modello di esplorazione del tutto inedito per un MMORPG.Quanto di questi buoni propositi sia rimasto sulla carta e quanto sia stato invece reso palpabile è senz’altro uno dei punti cardine dello spiegare il perché WildStar abbia ricevuto un’accoglienza piuttosto fredda da parte dei netgamer: quello che si era stato profilato come un vero e proprio theme park 2.0 per via di queste novità si è in realtà rivelato, per i più, l’ennesima occasione mancata a causa del fatto che tutto il buono di quanto proposto è rimasto relegato a una gradevole e corposa appendice ma nulla di più, fornendo sì una maggiore varietà nel lungo cammino che porta sino al cap ma non riuscendo a fare da chiave di volta per una struttura ormai sin troppo consolidata rimasta essenzialmente basata sul farming quale motore della progressione.Da ciò ne è derivato un lungo periodo di consolidamento successivo al lancio durante il quale il team di sviluppo ha non solo visto passare di mano molti ruoli chiave, dal produttore esecutivo al direttore creativo, ma ha via via ridotto il numero delle proprie maestranze pur non facendo mancare diversi update, seppure questi non abbiano mantenuto la cadenza mensile inizialmente promessa.
Un nuovo piano d’attaccoDopo essere tardivamente passato alla tecnologia dei mergaserver, dico tardivamente perché la ressa del lancio, le conseguenti infinite code e l’inevitabile successivo spopolamento avrebbero potuto essere evitati e invece così non è stato, e aver dato alla luce Mystery of the Genesis Prime l’11 novembre scorso, corposo aggiornamento concentrato sui contenuti end-game che, oltre a implementare l’inedita zona The Defile, ha dato inizio a una nuova storyline episodica e introdotto nuove istanze, nuovi eventi e un nuovo boss, Carbine Studios è dunque rimasta a lungo in silenzio per preparare qualcosa di sostanzioso per quest’inizio di 2015 allo scopo di rinnovare molte delle componenti del gioco che, come detto prima, non hanno saputo incidere come era invece lecito aspettarsi.Come è buona usanza, nonostante molte volte si tratti solo di belle parole, tutti questi cambiamenti sono il risultato dei feedback ricevuti dai giocatori nel corso di questi primi sei mesi di vita del titolo e trattano sia novità per i nuovi player, sia un ampliamento di quanto disponibile una volta che si è raggiunto l’agognato cap attualmente fissato al 50. La prima parte del video che potete visionare in apertura è dedicata a They Came From Fragment Zero! che fa sì che una delle feature più apprezzate del gioco, le shiphand mission, diventi centrale sin dalle fasi iniziali. Questa nuova missione sarà infatti affrontabile già al livello 6 e, come le altre shiphand, porterà un gruppo di sino a cinque giocatori a bordo di un’astronave per affrontare una lunga avventura a tema più prettamente fantascientifico rispetto al resto dell’esperienza di gioco (e da questo deriva il successo di questa tipologia di contenuto).
WildStar sta definitivamente passando dalla gioventù alla maturità arricchendosi di molti contenuti per i veterani e bilanciando quelli esistenti al fine di conferirgli migliore immediatezza per i nuovi player, sia che vogliano giocare da soli sia che preferiscano unirsi in gruppi. Bisogna però ammettere che non sembra che Carbine sia in grado di andare oltre al more of the same, offrendo nuove versioni di contenuti già presenti mentre sarebbe stato auspicabile si concentrasse sulle peculiarità del gioco, che comunque non mancano, per differenziarsi ulteriormente dall’agguerritissima concorrenza.