WWDC 2013

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a cura di Specialized

Si scrive WWDC e si legge Worldwide Developer Conference. Un avvenimento ricorrente per Apple che quest’anno si terrà dal 10 al 14 giugno a San Francisco e che, mai come in questo 2013 avaro di notizie per la casa di Cupertino, è atteso con grande curiosità dai fanatici della mela morsicata. Da inizio anno ad oggi infatti le novità in casa Apple sono state tenute gelosamente sotto silenzio, senza che rumor, voci di corridoio o leak dell’ultimo minuto abbiano attirato l’attenzione degli appassionati e fatto versare fiumi d’inchiostro digitale su blog e siti specializzati. Anche per questo la WWDC 2013 avrà il difficile compito di svelare l’immediato futuro di Apple, ma con una simile scarsità di notizie si può solo ipotizzare quello che Tim Cook e soci sveleranno nella quattro giorni californiana. Noi ci proviamo comunque.
Sarà davvero l’anno del Mac Pro?
Partiamo dal versante hardware, che lo scorso anno aveva dominato la scena della WWDC con i nuovi MacBook Pro, MacBook Air e Mac Book Pro con display Retina. Un terzetto da favola che però quest’anno difficilmente si ripeterà. La piattaforma Ivy Bridge sui portatili di Apple continua ad avere un grande successo e offre prestazioni davvero eccellenti. E’ vero che Cupertino potrebbe svelare il MacBook Pro con i processori della nuova serie Haswell di Intel, ma la completa assenza di voci in questa direzione rende difficile una simile ipotesi, senza contare che solitamente Apple ha sempre aspettato qualche mese prima di annunciare una nuova famiglia di processori per i suoi portatili. I primi processori Haswell dovrebbero arrivare sul mercato a inizio giugno in concomitanza con il Computex 2013 di Taipei e proprio nello stesso periodo della WWDC, tempistica che non coinciderebbe quindi con la politica passata di Apple. Molto più probabile invece un nuovo modello di Mac Pro, la costosa soluzione desktop di Cupertino di cui si aspetta un restyling da almeno tre anni. Tim Cook aveva promesso che il 2013 sarebbe stato l’anno del Mac Pro, ma finora non si è visto nè sentito nulla in proposito e a giugno potrebbe essere finalmente la volta buona, anche se difficilmente vedremo un cambiamento estetico del pesante e ingombrante monolite grigio di Apple.
Generazione iWatch…o forse no
Sul versante mobile le informazioni sono ancora più scarse e frammentarie. Ormai l’ipotesi di un iPhone 5S è quasi del tutto scartata (se ne riparlerà molto probabilmente a settembre-ottobre), ma anche quella del fantomatico iPhone economico in plastica, di cui si ipotizzano persino prezzo (300 dollari) e processore (l’ormai “vecchietto” A4), pare una rivelazione altamente improbabile. Qualche chance in più invece per l’iPad Mini 2, se non altro perchè negli ultimi giorni un gigante come Walmart ha abbassato il prezzo del primo modello da 329 a 299 dollari (e non si tratta di una promozione temporanea). Per di più sono approdate in rete da numerosi fonti le prime specifiche tecniche di quello che dovrebbe essere il prossimo iPad Mini, un tablet da 7,9 pollici con display Retina da 2048 x 1536 pixel e 324 ppi, fotocamera posteriore da 8 megapixel, processore A6X e spessore di 7,5 millimetri, ovvero 0,3 mm in più rispetto al primo modello dello scorso anno. Questo aumento sarebbe dovuto proprio alle maggiori dimensioni della batteria, necessarie per supportare il nuovo display e il processore più potente. Poco probabile anche la presentazione di un nuovo iPad, visto che passerebbero solo sei mesi dal precedente e poco più di un anno da quello di terza generazione. E cosa dire del fantomatico iWatch? Tim Cook ha fatto intendere che Apple sta guardando anche a nuovi settori e i mock-up grafici sulla rete abbondano, ma di fatto non si è ancora capito se si tratterà di un orologio o di un braccialetto e comunque, anche se sfiziosi, questi device indossabili sembrano per ora sfizi da ultrageek che non prodotti davvero utili, pratici e interessanti.
La rivoluzione annunciata di iOS 7
Chiudiamo questa carrellata di supposizioni con uno sguardo al comparto software. E’ ormai certo che Apple presenterà a San Francisco il tanto atteso iOS 7, che dovrebbe approdare in forma definitiva sui device portatili della mela morsicata in autunno, esattamente un anno dopo il rilascio di iOS 6. Con l’abbandono di Scott Forstall (e della sua concezione “skeumorfica”) e l’entrata in scena di Jonathan Ive e Craig Federighi, il nuovo sistema operativo mobile vedrà sicuramente profondi cambiamenti di design e di impostazione grafica (nuove icone?, look più minimale e piatto?), ma la speranza è che le novità interessino anche le funzioni e una rinnovata comodità per diverse operazioni, il cui approccio è rimasto praticamente lo stesso dalle prime versioni di iOS. Quasi sicuramente ci sarà infine spazio anche per la versione 10.9 di Mac OS X vista la ricorrenza annuale degli aggiornamenti in casa Apple. Anche qui però si deve restare nel campo della supposizioni. Vedremo Siri anche sui Mac? Il Finder sarà potenziato (e in che modo)? Safari diventerà più veloce e performante? Potremo sfruttare le applicazioni a tutto schermo anche in configurazione multi-monitor? Sono queste le novità più probabili dell’aggiornamento 10.9, ma come per tutto quello scritto finora non possiamo che attendere il 10 giugno e offrirvi un resoconto completo di questa misteriosa (come non mai) edizione della WWDC.  

Mai come quest’anno la WWDC appare come una grande incognita per qualsiasi appassionato della mela morsicata. Le novità più sicure riguardano i due nuovi sistemi operativi di Apple (iOS 7 e Mac OS X 10.9) e, forse, anche la presentazione del nuovo modello di Mac Pro promesso da mesi dallo stesso Tim Cook. Per il resto dominano le supposizioni, come quelle su iWatch (ci sarà davvero nei piani di Apple?), su iPad Mini 2 e su una nuova generazione di Mac Book, mentre l’ipotesi di un nuovo iPhone economico o del successore di iPhone 5 pare davvero improbabile. E voi su che novità puntate?

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