Se siete appassionati di gaming, e ritenete d’obbligo mostrare un segno di rispetto alle software house che vi hanno accompagnato durante la vostra esistenza di videogiocatore, è davvero improbabile che il vostro corpo non tenda istintivamente a inchinarsi davanti a mostri sacri come i Naughty Dog.
Parliamo di una casa sul cui curriculum sono stampati nomi come Crash Bandicoot e Jak & Daxter, capace di rinnovarsi di anno in anno e di creare titoli costantemente all’apice delle possibilità tecniche dell’hardware scelto e del genere di appartenenza. Davanti a tanto talento, Sony si è fatta furba, accaparrandosi in esclusiva i lavori di questi abilissimi sviluppatori americani e assicurandosi quindi uno stream costante di progetti di qualità.
The Last of Us è noto ormai a tutti e le aspettative attorno alla nuova ip sono enormi, ma i Naughty Dog hanno deciso di non limitarsi allo sviluppo di un solo titolo e di sperimentare nuove vie, che paiono divenire sempre più centrali nel mondo dei videogame anno dopo anno. La prima scelta è, ovviamente, quella del free to play, ma la casa non ha voluto concentrare tutti i suoi sforzi nello sviluppo di un titolo dedicato a questo sempre più imponente modello commerciale (specie in un momento così delicato), e ha piuttosto preferito rimodellare uno dei suoi lavori preesistenti per adeguarlo alla nuova strategia. Come prevedibile, il titolo che meglio si presta a questa trasformazione è il già apprezzatissimo Uncharted 3, che tra poco potrà entrare nelle case di tutti i possessori di console Sony sotto forma di gioco multiplayer gratuito. La campagna base non sarà disponibile, ma gli amanti dei tps competitivi potrebbero comunque decidere di gettarsi su un comparto online che ancora oggi vanta un’utenza di tutto rispetto e una completezza invidiabile.
Noi abbiamo avuto la possibilità di intervistare il gentilissimo game designer Robert Cogburn, che non ha potuto rivelarci tutto ciò che la casa ha in programma per il futuro, ma non ha comunque lesinato le informazioni. Ecco cosa ci ha svelato.
Spaziogames: perché scegliere la strada del free to play? State tentando di rafforzare la community online di Uncharted o i numeri erano già talmente stratosferici da esser sembrati una buona base da cui far partire un titolo ftp di successo su console?
Robert Cogburn: i numeri erano già notevoli e in continua crescita sin da Uncharted 2. Abbiamo scelto di dedicarci al modello free to play perché l’abbiamo visto come una grande opportunità, un settore in rapido sviluppo dalle grandi potenzialità. Siamo molto eccitati per ciò che l’introduzione del free to play potrebbe portare alla nostra community, sia perché potrebbe ingrandirla ulteriormente, sia perché potrebbe spingerla a dedicarsi più attivamente al titolo.
SG: qual è la vostra visione per il futuro del gaming, considerando i tanti campi e modelli economici in cui gli sviluppatori si stanno muovendo negli ultimi anni? Questo esperimento nel mondo dei free to play è un modo per testare una delle possibili opzioni evolutive?
RC: il free to play è un trend sempre più importante, un’opportunità che molti sviluppatori hanno colto al volo e che noi vogliamo esplorare con Uncharted 3. Non possiamo certo prevedere il futuro del gaming, ma intanto desideriamo vedere le reazioni del pubblico console e constatare quanto saranno positive. Chissà se le cose si smuoveranno anche su tali piattaforme e altri sviluppatori decideranno di seguire questa strada. Di sicuro è una possibilità presa in considerazione da tanti team.
SG: possiamo aspettarci grossi update ai contenuti dopo la transizione a free to play? Nuove modalità, boosters, o magari qualcosa di legato alla personalizzazione dei personaggi?
RC: verranno annunciati un buon numero di oggetti dlc in futuro, tra questi una delle aggiunte più interessanti saranno le mappe laboratorio, delle “block mesh maps” prive di texture, completamente gratuite, in cui i giocatori potranno giocare da subito.
SG: le aggiornerete a “mappe complete” nel caso abbiano successo?
RC: difficile a dirsi ora, ma è certamente una possibilità. Quello che di sicuro intendiamo fare è tenere attentamente d’occhio i dati delle partite su queste lab maps. Ci saranno poi le microtransazioni, con un level cap fissato al 15 aumentabile, la modalità cooperativa, ranking, mappe downloadabili, e oggetti estetici. L’unica cosa di cui non vogliamo permettere l’acquisto sono le mod delle armi, per evitare sbilanciamenti in game legate alle microtransazioni. A nostro parere la “vera” esperienza Uncharted 3 rimane la Digital Game of the Year Edition, ma vogliamo offrire contenuti degni anche a chi si dedicherà solo alla versione ftp del gioco.
SG: qual è lo status attuale della community? Ricevete molto feedback sul bilanciamento dei booster e delle armi? Quanto ascoltate i consigli dei fan?
RC: il gioco oggi è quel che è in gran parte grazie ai consigli della community. Ovviamente a volte c’è un certo distacco tra le opinioni dei fan e quelle degli sviluppatori, ma i consigli dei giocatori restano importantissimi e aiutano costantemente a migliorare i nostri titoli.
SG: avete qualche piano per gli e-sports? Magari supporto ai tornei online? Credete che Uncharted possa decollare in campo competitivo dopo la transizione a free to play?
RC: ci sono già stati dei tornei MLG con il free for all mode di Uncharted 3, e sono spuntati un gran numero di siti competitivi allo scopo di formare gruppi di gioco online per Uncharted. Noi siamo molto attenti al bilanciamento e ai fattori che rendono un videogame competitivo. Se sfonderà negli e-sports in futuro? Forse, noi speriamo di sì. Feature come la Naughty Dog TV, che manda in streaming le partite nelle lobby durante il matchmaking, sono pensate anche per promuovere un ambiente competitivo, e aiutare i giocatori a sviluppare le loro abilità osservando gli utenti più abili.
SG: questo è solo un esperimento, o è il primo in una serie di titoli FTP Naughty Dog? Ci saranno interazioni di qualche tipo con altri capitoli della serie (bonus ottenibili da Uncharted: Fight for Fortune, ad esempio)?
RC: non posso dire con certezza di come ci muoveremo in futuro al momento, né posso confermarti che ci saranno o meno interazioni tra i titoli della serie, ma in fase di planning è un argomento di cui abbiamo discusso e sul quale si potrebbe sviluppare qualcosa.
Ricapitolando, i Naughty Dog hanno deciso di sperimentare, e l’oggetto del loro primo “studio” sono i titoli free to play. Rendere il multiplayer di Uncharted 3 gratuito è una mossa estremamente furba, capace di conquistare molti giocatori curiosi che, per un motivo o per un altro, non hanno mai potuto provare con mano il gioco fino ad oggi. Dall’intervista con Robert Cogburn è chiaro come gli sviluppatori si stiano dedicando a questo progetto con la stessa cura impiegata in ogni altro lavoro della casa. Sarà il primo vero grande successo FTP sulla console di mamma Sony? Molto probabile. Noi di certo continueremo a seguirne l’evoluzione da vicino.