Una saga epica: Mass Effect

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a cura di Fatum92

L’intrattenimento videoludico e il mondo del cinema condividono molti elementi e aspetti. E’ innegabile che l’evoluzione dei videogiochi abbia portato ad opere sempre più simili a produzioni cinematografiche, sia per qualità generale, sia per scelte registiche e narrative più complesse e profonde. Soprattutto nell’attuale generazione, gli esempi di questo andamento (apprezzabile o meno) sono molteplici, portando addirittura a facili paragoni tra le saghe di entrambe le industrie. Se da un lato abbiamo quindi singoli prodotti come Heavy Rain, dall’altra è possibile accumunare la serie di Uncharted ai lungometraggi di Indiana Jones, o accostare Alien a Dead Space, finendo poi per eleggere Mass Effect come il Guerre Stellari dei videogiochi. Proprio le straordinarie epopee del comandate Shepard hanno dimostrato come sia possibile portare la narrazione ad alti livelli, grazie a un mondo estremamente complesso, dal background storico incredibile e da personaggi caratterizzati ad hoc. In vista dell’arrivo dell’ultimo capitolo che chiuderà la trilogia, cogliamo l’occasione per ripercorrere l’evoluzione della saga e dei suoi protagonisti, soffermandoci anche sull’ultima avventura di Shepard, con la speranza di assistere ad un epilogo epico, ma soprattutto indimenticabile.

La filosofia dietro al videogiocoLa saga di Mass Effect si è immediatamente contraddistinta per la capacità di immergere completamente il giocatore nelle vicende tramite un semplice, ma efficace, espediente: le scelte morali. Non si tratta certamente di una novità, tuttavia, a causa dell’incredibile cura riposta nella creazione di un universo vivo, realmente reattivo alle decisioni del giocatore e alla geniale possibilità di “importare” le conseguenze delle proprie azioni nei capitoli successivi, lasciarsi rapire e trascinare dalla trama non è affare difficile. Un gameplay che affonda alcune radici nel genere degli RPG, permettendo al giocatore di creare il proprio personaggio, accrescerne i relativi parametri e di guidare i compagni in battaglia attuando strategie, rivela in verità un’anima fortemente votata all’azione, che sorregge e completa degnamente l’aspetto narrativo. L’universo sviluppato da BioWare presenta comunque qualche falla, seppur non determinanti a rendere meno coinvolgenti le gesta di Shepard.

Mass Effect: l’origine della sagaIl primo capitolo della serie uscì su Xbox 360 a novembre del 2007. Alcuni mesi dopo, nel 2008, Mass Effect apparve anche su PC. L’episodio in questione venne accolto caldamente sia dal pubblico che dalla critica specializzata, grazie a una trama estremamente appassionante e all’incredibile immedesimazione nel personaggio.

Mass Effect
non presenta, infatti, un gameplay innovativo, ma basa la sua forza sull’intelligente idea di amalgamare sapientemente svariati elementi  integrandoli in una struttura narrativa che lascia un’illusoria libertà al giocatore. L’elevata caratterizzazione del mondo di gioco (liberamente esplorabile) è poi un ulteriore aspetto capace di fare un’enorme differenza in termini di coinvolgimento. Il successo di Mass Effect va quindi ricercato nella sua intrinseca capacità di costruire una storia solida, che permetta al giocatore di prendere decisioni più o meno rilevanti ai fini della stessa. Nonostante siano effettivamente poche le scelte realmente in grado di mutare l’incedere degli avvenimenti, i diversi approcci concessi consentono di sentirsi realmente partecipe dell’azione, del rapporto con gli altri personaggi e con i membri della propria squadra (concetto enormemente sviluppato nel seguito). Un altro grande punto a favore della produzione è infatti rappresentato dai dialoghi a scelta multipla, che permettono di comportarsi secondo le proprie inclinazioni, stati d’animo o lasciandosi guidare dalla semplice curiosità.Nonostante sotto tale aspetto Mass Effect
si riveli un titolo assolutamente riuscito, vi è però da considerare come su altri aspetti della giocabilità ricadano le pecche più grandi, con un’apparente insicurezza nel seguire una linea precisa. Il mancato approfondimento delle dinamiche RPG e action/shooter si riflette su alcune fasi di gioco riuscite solo in parte, come combattimenti spesso troppo macchinosi o incarichi non obbligatori eccessivamente simili tra loro e dalla dubbia qualità. Le cadute di stile della campagna principale vengono in qualche modo equilibrate dall’appassionante procedere della storia, che si vive e si gioca, mentre l’enorme mole di lavoro atto a rendere realistico il mondo creato viene svilito dalle poco curate missioni secondarie; aspetto dimostratosi acerbo anche nel secondo capitolo.

La Storia di Mass EffectConsiderando l’importanza della trama nell’economia della saga, non possiamo esimerci dal raccontare i punti chiave degli avvenimenti dei rispettivi episodi. Gli utenti che per qualsiasi ragione non abbiano ancora avuto modo di giocare Mass Effect sono avvisati.

La storia inizia in un ipotetico futuro. Molte razze aliene abitano l’universo e l’umanità ha recentemente scoperto una tecnologia che consente di percorrere lunghi viaggi nello spazio. Imbattendosi in diversi popoli e pianeti, gli essere umani hanno infine scoperto la Cittadella, luogo “centrale” dell’universo, in cui il Consiglio (costituito da membri appartenenti a razze diverse) decide le sorti delle galassie. La Cittadella è quindi il cuore politico e sociale dell’universo conosciuto.È in questo scenario che troviamo il comandante Shepard, a bordo della potente nave spaziale Normandy. La sua missione consiste nel recuperare una sonda Prothean localizzata sul pianeta Eden Prime, una scoperta eccezionale considerando l’importanza della tecnologia della razza Prothean, ormai estinta.Il buon esito di questo incarico avrebbe potuto rendere Shepard uno Spettro, ovvero una sorta di agente segreto del Consiglio galattico. Purtroppo, una razza di sintetici chiamata Geth (guidati da Saren, uno Spettro traditore) attacca il pianeta. Shepard raggiunge comunque la sonda e una volta entratone in contatto rimane vittima di una devastante e indecifrabile visione riguardate la distruzione di un’intera razza. Raggiunta la Cittadella, Shepard dimostra la colpevolezza di Saren, divenendo così il primo Spettro Umano: dovrà quindi intraprendere una dura missione contro i Razziatori, un’antichissima specie che sembra apparire ogni 50 000 anni per eliminare ogni forma di vita nell’universo. Dopo un impegnativo viaggio, Shepard se la vedrà con una di queste enormi “macchine senzienti”, ma soprattutto con Saren, affrontandolo in una faticosa battaglia nel cuore della Cittadella. Lo scontro va a buon fine, ma il pericolo si rivela reale: la minaccia dei Razziatori è imminente.

Mass Effect 2: la saga continuaMass Effect 2 raggiunse gli scaffali dei negozi nel gennaio del 2010 in due versioni: una per Xbox 360 e l’altra per PC. Un anno più tardi, sorprendentemente, uscì una terza versione (comprendente tutti i DLC usciti fino ad allora) destinata all’utenza PlayStation 3. Sebbene in molti accusarono la mancanza del primo capitolo sulla piattaforma di Sony, la facile reperibilità della versione PC di quest’ultimo e la presenza di un fumetto interattivo, volto a introdurre ai nuovi giocatori l’universo di gioco abbozzando la storia del primo episodio (ma chiaramente imparagonabile al capitolo originale), proclamarono ancora una volta il successo della saga, ormai capace di farsi apprezzare da una completa fetta di videogiocatori. Mass Effect 2 non fu però amato da tutti, in quanto molti fan restarono profondamente delusi dalla virata action/sparatutto attuata in questo episodio. Volendo estremizzare, in effetti, il “cuore” della giocabilità si potrebbe ridurre a continue fasi sparatutto e poco altro. Ciò nonostante, Mass Effect 2 può indubbiamente considerarsi un capolavoro dell’attuale generazione di console, poichè dimostratosi capace di maturare in uno dei suoi elementi e presentando combattimenti e situazioni decisamente più dinamiche, anche se ancora sottotono a confronto con le migliori produzioni del genere. Il passo in avanti racchiude anche il taglio registico, ora più cinematografico. La trama non raggiunge la varietà e la brillantezza del capostipite (comprensibile considerando la sua natura di capitolo intermedio), ma ne incrementa esponenzialmente la profondità, mettendo in scena alcune delle personalità più memorabili della storia videoludica. In Mass Effect 2 la caratterizzazione psicologica dei compagni di viaggio raggiunge un apice notevole, elevando all’ennesima potenza il concetto di rapporto tra giocatore e personaggi. È proprio in questo aspetto che Mass Effect 2 trova la sua consacrazione, regalando un tale coinvolgimento e immedesimazione difficilmente riscontrabile in altri prodotti di intrattenimento. Pur dimostrandosi, forse, strutturato in modo più lineare, il secondo viaggio spaziale di Shepard si concentra proprio sui personaggi, con una main-quest sempre appassionante. Permangono i difetti del passato, come fasi shooting non sempre convincenti e incarichi secondari incapaci di sfiorare le vette qualitative della campagna principale.La Storia di Mass Effect 2Dopo la violenta battaglia sulla Cittadella, il comandante Shepard ha il compito di eliminare gli ultimi baluardi di resistenza Geth. Durante la missione, la Normandy, improvvisamente attaccata da un nemico sconosciuto, viene completamente distrutta. Con lei, anche Shepard, vagante nello spazio, muore. Cerberus, una misteriosa organizzazione convinta della superiorità della razza umana sulle altre, riesce ad entrare in possesso del suo corpo e, dopo due anni, a riportarlo in vita. Suo malgrado, Shepard si troverà costretto a lavorare per Cerberus e formare una nuova squadra per fermare i Razziatori. Verrà dotato anche di una versione più potente della Normandy (in questo capitolo più “partecipe” e fondamentale per la riuscita della missione). Una volta reclutati tutti i compagni e completato i preparativi, Shepard varca il portale di Omega 4, da cui provengono i Collettori, esseri (rivelatesi Prothean) controllati dai Razziatori e artefici della sparizione di intere colonie umane.L’esito della missione finale è collegata alle scelte attuate dal giocatore, che può assistere alla morte di alcuni membri della sua squadra e addirittura soccombere egli stesso.

Mass Effect 3: la trilogia si concludeOrmai non più esclusiva Microsoft, la saga di Mass Effect sta per concludersi con il terzo capitolo, in arrivo il prossimo 9 marzo per Xbox 360, PC e PlayStation 3. L’ultima avventura della trilogia si concentrerà sulla guerra tra le razze aliene e i Razziatori, in quella che si preannuncia una storia fortemente epica. Il gameplay sembra seguire le orme di Mass Effect 2, ma con una crescita in termini di varietà e profondità: saranno presenti diverse novità riguardanti il sistema di coperture, nuovi metodi di collaborazione con la squadra e di personalizzazione delle armi. Si nota inoltre la voglia di rendere ogni fase di gioco più godibile, alternando sezioni spettacolari e adrenaliniche, con risvolti più imprevedibili ed emozionanti rispetto al passato. Mass Effect 3 proporrà anche una modalità multiplayer online, ma l’anima del titolo rimarrà sempre il single player, apparentemente superiore ai precedenti capitoli e dalla trama più coraggiosa, capace di far “pesare” maggiormente le scelte e i fallimenti del giocatore.

Non solo videogamesUn universo così ben caratterizzato sarebbe “sprecato” se non venisse approfondito attraverso più prodotti. Mass Effect può infatti vantare anche opere come libri e fumetti. In particolare ricordiamo Mass Effect Revelation (2007), libro narrante eventi antecedenti al primo capitolo della serie e che si focalizza sul capitano Anderson. Il 2008, invece, fu l’anno di Mass Effect Ascension, altro romanzo ambientato tra i due episodi della saga. È inoltre in lavorazione un film dedicato al mondo di Mass Effect. I dettagli a riguardo sono davvero pochi e lo sviluppo appare ancora a una fase embrionale, ma, nonostante le pessime produzioni cinematografiche ispirate alla nostra passione, il progetto è comunque in grado di suscitare interesse e curiosità.

La saga di Mass Effect rientra in quella ristretta fascia di produzioni che possono essere catalogate come vere e proprie esperienze. Il primo capitolo ha senza dubbio avuto il difficile compito di presentare l’incredibile universo creato da BioWare, riuscendoci grazie a una trama appassionante ed estremamente coinvolgente per il giocatore, libero di compiere scelte. Mass Effect 2 ha espanso le fasi sparatutto, tuttavia ancora lontane dall’eccellenza. Missioni secondarie relative all’esplorazione del mondo di gioco risultano anch’esse afflitte dai difetti del passato, ma la sorprendente caratterizzazione dei personaggi e del loro rapporto ci ha regalato un titolo dal raro tasso di coinvolgimento.

Mass Effect 3 è ormai sempre più vicino ed è inutile nascondere le alte aspettative. Alla ricca trama e alla caratterizzazione di razze, popoli, pianeti e quant’altro (da sempre punti vincenti della produzione) speriamo di trovare un gameplay altrettanto curato, che maturi in quegli aspetti della saga meno convincenti. L’attesa è quasi terminata: non senza un pizzico di malinconia, a Marzo potremo finalmente vivere un’altra grande avventura e chiudere epicamente la storia del comandante Shepard, che poi è anche la nostra….

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