Turtle Beach Ear Force XP500

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a cura di Nitro

Dopo aver testato le Turtle Beach Ear Force PX5, cuffie da pro gaming dedicate all’ammiraglia di casa Sony, grazie a Shardan, distributore italiano del marchio, abbiamo avuto la possibilità di provare per qualche settimana la soluzione studiata appositamente per Xbox 360, che presenta caratteristiche affini ma al contempo una dotazione più ricca per gli utenti Microsoft. Vediamone insieme le peculiarità.
Unboxing
Una volta aperta la confezione è possibile trovare l’headset corredato dalla dock wireless adibita alla trasmissione del segnale, i cavi necessari per il collegamento a console e PC, tra cui quello audio digitale e USB, e l’adattatore senza fili che permette l’utilizzo del microfono su Xbox 360 in piena libertà. Non mancano ovviamente le pile AA con cui alimentare il dispositivo, il consueto adesivo griffato Turtle Beach e la manualistica concernente l’utilizzo e le modalità di accesso alla garanzia e al supporto tecnico.
La radio wireless in dotazione è la medesima vista con le Ear Force PX5: sulla parte frontale sono presenti una serie di LED rossi che notificano il corretto funzionamento dell’impianto, così come la modalità sonora in uso, e un’uscita audio standard da 3,5mm per collegarvi delle cuffie con filo, ideale per eventuali dispositivi aggiuntivi in sessioni multigiocatore. Sul retro sono invece situate le porte audio digitali, tra le quali una in uscita che funge da bridge per ritrasmettere il segnale ottico, due entrate RCA, un regolatore di volume dell’audio in ingresso e l’immancabile tasto di accensione.

Le cuffie sin da subito si rivelano solide, caratterizzate da materiali costruttivi di buona fattura e piuttosto resistenti, in grado di mantenerne al contempo contenuto il peso, di circa 250g.
I padiglioni auricolari presenti sono i classici di forma ellittica con un diametro massimo di 9 centimetri e ricoperti da un’imbottitura in tessuto che non mina in alcun modo il comfort durante l’utilizzo. La possibilità di ruotarli con un’angolazione massima di 90 gradi permette inoltre di appoggiare l’intero dispositivo al collo senza comportare alcun fastidio.
Sulla cuffia sinistra sono situati il tasto di accensione retroilluminato con un LED di colore blu e l’asta metallica del microfono lunga circa 12 centimetri, anche in questo caso rimovibile e inclinabile con un’angolazione di 270 gradi per un’impostazione a seconda delle proprie esigenze, favorita anche dalla notevole duttilità del supporto.
Lungo la parte inferiore sono invece situati il regolatore di volume, il tasto necessario allo switch del preset audio in uso, l’ingresso jack da 2,5mm per collegare l’headset al controller Xbox 360 mediante adattatore con filo e la porta mini USB adibita al collegamento con un PC e alla conseguente personalizzazione dei vari parametri audio. Volgendo lo sguardo al padiglione opposto vi si trovano il vano pile, i pulsanti che consentono il bluetooth pairing ad un dispositivo esterno, il tasto per disabilitare il microfono e quello per ripristinare i valori audio predefiniti.
Rimane ancora un mistero la soluzione studiata da Turtle Beach che rifiuta in modo netto l’impiego di una batteria a litio ricaricabile mediante cavo USB, presente nella maggior parte delle cuffie di fascia alta da gaming, a favore delle due alcaline AA che potrebbero tuttavia scaricarsi da un momento all’altro e forzare l’utente ad interrompere la sessione in corso per provvedere alla loro sostituzione.
Rullo di tamburi
Interfacciare le cuffie a console e PC si rivela estremamente facile, poiché sarà sufficiente collegare la radio wireless ad una porta USB ed accendere l’headset tenendo premuto il tasto di accensione per quattro secondi circa, entrando così in modalità pairing. Una volta effettuata l’operazione, la riproduzione audio sarà già predisposta, mentre per quanto concerne la registrazione sarà necessario un ulteriore step. Il microfono, nonostante le cuffie siano state concepite principalmente per Xbox 360, è utilizzabile anche su Playstation 3 e PC.

Per il collegamento sulla console Microsoft si può procedere in due modi differenti. Nel primo caso sarà sufficiente collegare i due jack posti alle estremità nella parte inferiore delle cuffie e del controller in uso, ovviamente a patto di possedere l’adattatore con filo, mentre prediligendo invece la soluzione senza fili sarà necessario utilizzare il ricevitore bluetooth incluso. La procedura di accoppiamento sarà analoga a quella già effettuata con la radio trasmittente, e consentirà, al contrario di quanto accadeva con le PX5, di beneficiare di un’user experience totalmente wireless. E’ da sottolineare tuttavia che qualora utilizzassimo dei controller di terze parti, come ad esempio Razer Onza, saremo forzati ad adottare la soluzione con filo a causa dell’utilizzo del plug proprietario dell’adattatore senza fili.
Chi possiede invece una Playstation 3 non troverà problemi di alcun tipo, dato che sarà necessario recarsi nel menu opzioni e seguire la procedura step by step a schermo.
Il problema maggiore si riscontra con l’utilizzo su PC, in quanto è richiesto il possesso di un dongle bluetooth adibito alla ricezione dell’audio in entrata. In caso contrario le Ear Force XP500 potranno essere utilizzate per la sola riproduzione sonora.
Violenza sonora
La qualità sonora risulta nel complesso piuttosto soddisfacente, ma mostra il fianco spesso e volentieri qualora ci trovassimo nelle vicinanze di altri dispositivi wireless, come per esempio un router Wi-Fi. L’utilizzo di frequenze standard a 2.4 GHz, infatti, comporta saltuariamente fastidiose interferenze che impediscono una trasmissione chiara e limpida del segnale, anche per quanto riguarda il microfono: durante alcune sessioni è stato più volte rilevato qualche problema nella trasmissione audio utilizzando l’adattatore senza fili, mentre utilizzando quello wired la qualità di registrazione non ha subito alcuna alterazione. Nonostante queste piccole imperfezioni il Dolby Surround 5.1 e 7.1 riesce a convincere appieno, offrendo un’immersione totale nella scena con i propri generi videoludici preferiti, sia che essi siano i classici sparatutto o i più dirompenti rhythm game. La regolazione indipendente del volume di gioco e della chat consentono di evitare che le voci del proprio party sovrastino l’altro sonoro e viceversa. Tale inconveniente viene scongiurato anche dal Dynamic Chat Boost, il quale aumenta in maniera automatica il volume della voce dei giocatori qualora quello di gioco divenisse troppo alto. Non mancano infine il Microphone Monitoring, che permette di udire la propria voce dalle cuffie ed evitare di urlare eccessivamente a causa del classico fenomeno di clogged ears ed il dual pairing Bluetooth per interfacciare un terminale wireless aggiuntivo, come per esempio un telefono cellulare. Ottimo in ultima istanza il sistema di powersave che spegne automaticamente le cuffie dopo un periodo prestabilito di inattività, così da salvaguardare la carica complessiva.
L’offerta Turtle Beach continua anche con un ampio supporto software: grazie al tool disponibile sul portale ufficiale turtlebeach.com è possibile impostare a proprio piacimento con il cavo USB adibito i preset da utilizzare durante le sessioni di gaming. Sarà oltretutto possibile aggiornare periodicamente il firmware con una procedura rapida e totalmente user friendly, a patto ovviamente che vi sia un livello di carica adeguato tale da evitare di compromettere il funzionamento qualora l’autonomia si esaurisse nel momento meno opportuno.

Il test delle Ear Force XP500 si è rivelato molto soddisfacente. Nonostante siano ancora presenti problematiche relative al segnale, più volte soggetto a interferenze dovute a dispositivi esterni, l’adozione delle pile AA che potrebbe far storcere il naso ai più esigenti ed il prezzo di 200 euro non sia dei più ridotti, il prodotto si rivela comunque adatto a chi è alla ricerca di un headset valido da utilizzare con i propri titoli preferiti.

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