Tour da Devolver Digital

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Uno dei pomeriggi dell’E3 l’ho passato interamente da Devolver Digital, che ha allestito il proprio spazio poco fuori dal Convention Center, nei pressi di un grande parcheggio adibito a showcase. Uno showcase particolare, dall’aria amichevole e lo spirito familiare, con una sfilza di roulotte al cui interno si trovavano gli sviluppatori che presentavano in anteprima i propri giochi. Chi conosce Devolver sa bene quanto alta sia la qualità dei titoli indie appartenenti al suo catalogo, e dopo giochi come Hotline Miami, The Talos Principle, Broforce e Titan Souls non mi aspettavo davvero nulla di inferiore rispetto a questo già rispettabile portfolio. Con sorpresa, alcuni dei titoli mostrati non solo hanno superato ogni più rosea aspettativa, ma sono anche riusciti a lasciare il segno.
Hatoful Boyfriend: Holiday Star
I piccioni domineranno il mondo. Se pensate che questa dichiarazione possa sembrare un tantino azzardata, allora non avete avuto a che fare con l’improbabile mondo di Hatoful Boyfriend, una sorta di simulatore d’appuntamenti con volatili che dimostrano di avere molti più problemi e contrizioni di un qualunque essere umano. L’effetto straniante è assicurato anche stavolta, così come la profonda demenzialità di alcune situazioni che vi faranno sorridere come ebeti davanti allo schermo, mentre continuerete a cliccare per leggere la prossima frase e immergervi in una storia surreale e dai toni umoristici spiccati. Nella breve sezione provata, dove solo due volte è capitato di avere a disposizione una scelta multipla, dovevamo vedercela con un’invasione aliena, un attacco a una scuola e dei piccioni che volevano sventare l’attentato vestendo gli improvvisati panni di paladine del tutto simili a Sailor Moon e Co. Mentre ci facevamo assorbire dalla storia e venivamo sorpresi dagli assurdi colpi di scena, la sensazione che questo seguito oserà più del predecessore è diventata sempre più forte. Holiday Star arriverà nell’ultimo trimestre dell’anno completamente localizzato in italiano, così come la versione PS4 e PS Vita del primo Hatoful Boyfriend, attesa grossomodo nello stesso periodo.
Crossing Souls
I ragazzi spagnoli di Fourattic sono al lavoro su un’avventura che vi porterà nella California del 1986, dove un gruppo di cinque amici – dopo il ritrovamento di un misterioso artefatto che permette loro di interagire con due piani della realtà – si troverà al centro di una rocambolesca serie di eventi in cui sono coinvolti il governo e un generale dell’esercito con piani tutt’altro che benevoli. L’action-adventure con una spruzzata di elementi RPG, oltre ad avere una visuale che ricorda classici come The Legend of Zelda, vi permetterà di passare da un protagonista all’altro in qualunque momento, sfruttando così le peculiari abilità di ciascuno per risolvere puzzle e uscire incolumi dalle situazioni più complicate. Interessante è anche la possibilità di entrare nel piano della realtà appartenente ai morti, che permette di parlare con centinaia di NPC appartenenti a diversi periodi, scoprire posti segreti e tesori, e combattere con nemici e boss che vi metteranno in discreta difficoltà. Oltre alle sezioni di libera esplorazione, ne abbiamo provata una in cui bisognava evadere dalla polizia muovendosi ripetutamente lungo tre diverse direzioni, con una sequela di ostacoli che si presentavano con sempre maggiore rapidità. Visivamente Crossing Souls punta tutto sull’aspetto retrò, anche attraverso alcuni filmati che sembrano presi direttamente dai cartoni americani degli anni ’80, con tanto di lieve disturbo all’immagine. Indubbiamente da tenere d’occhio.
Eitr
Immaginate un incrocio ben riuscito tra Diablo e Dark Souls con una realizzazione tecnica in deliziosa pixel art, e avrete grossomodo l’idea che sta alla base del progetto ideato dagli inglesi Eneme Entertainment. Fondamentalmente si tratta di un dungeon crawler con visuale isometrica, dotato di un sistema di loot randomico e un forte accento sull’esplorazione di ambienti cupi ispirati alla mitologia norrena, con segrete, foreste e luoghi incantati. I rimandi alla serie di Miyazaki sono però tantissimi, perché Eitr, prima ancora di inglobare al suo interno alcune delle caratteristiche di base di Diablo, è un souls-like puro. Oltre alla presenza di enormi e impegnativi boss da abbattere, troverete dei falò presso cui fermarvi e riorganizzarvi, una barra della stamina da tenere costantemente sott’occhio, e tutta una serie di similitudini che gli amanti dei titoli From Software non potranno fare a meno di notare all’istante e apprezzare. Abbiamo anche provato il sistema di combattimento, ben strutturato, vario e molto soddisfacente. Non è veloce, ma bisogna attaccare e difendere sempre col giusto tempismo, combinando schivate, contrattacchi, parate e incantesimi. Eitr ha insomma parecchia carne al fuoco, sarà piuttosto lungo e complesso e potrebbe includere – oltre al classico new game plus – anche una modalità all’interno di una torre con piani generati proceduralmente. Eitr arriverà nel 2016 su PC e PS4.
Mother Russia Bleeds
Il beat ’em up a scorrimento dei parigini Le Cartel Studio è qualcosa di totalmente malato e perverso. Mother Russia Bleeds è ambientato in un’ Unione Sovietica alternativa a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, dove ogni parvenza di normalità ha abdicato in favore di una rovinosa dipendenza dalle droghe che ha completamente alterato la percezione della realtà di ogni individuo. Studiato per essere giocato fino a quattro giocatori e per dare un costante senso di sfida anche ai veterani del genere, Mother Russia Bleeds ha un sistema di combattimento complesso e appagante, che prevede mosse finali ultra violente, una crudezza fuori parametro e dei power up attivabili dopo essersi iniettati in vena una terribile droga, capace di modificare in modo raccapricciante e osceno i già tossici scenari di gioco. Le mostruosità silenthilliane che pulsano sullo sfondo si mescolano alle impudicizie di schiavi sessuali che strisciano e si agitano con indecenza, transessuali in corpi goffi che indossano maschere suine, ed esseri deformi in striminzite tute di latex e borchie. Sotto gli effetti della droga la musica si fa acida e ovattata, e la violenza può esplodere liberamente permettendo ai protagonisti di rendere più efficaci i loro colpi. Mother Russia Bleeds è forse il titolo che più ci ha colpiti, perché oltre ai suoi eccessi concettuali e visivi che hanno ripercussioni dirette sul combat system, si tratta di un titolo che ha tutto il potenziale per riportare in auge un genere caduto nel dimenticatoio con sin troppa leggerezza.
Shadow Warrior 2
Dopo l’ottimo remake del primo capitolo, Flying Wild Hog ha intenzione di ampliare tutto ciò che di buono si è visto nella precedente avventura di Lo Wang. Pur rimanendo un FPS vecchia scuola, caciarone e con pochi compromessi, questo secondo episodio sfrutterà maggiormente la verticalità e l’ampiezza dei livelli. La svolta di game design – che non andrà ad alterare lo spirito della serie – è avvenuta dopo aver concluso che si trattava di una scelta obbligata per consentire la cooperazione fino a quattro giocatori. Ci si può arrampicare sui muri, è possibile eseguire il doppio salto, saranno presenti fino a settanta tipi diversi di armi (tra quelle da fuoco e da taglio), è previsto uno skill tree ben ramificato e ci saranno delle gemme elementari capaci di aumentare il potere dell’armamentario. I livelli, decisamente più ampi, privi di corridoi e maggiormente aperti a diversi approcci, possono essere rigiocati e appariranno sempre diversi grazie alla generazione procedurale di terreni ed edifici, al posizionamento casuale dei nemici e alle condizioni meteo variabili. Nonostante si trattasse di una versione preliminare, il gioco è apparso già pulito e fluido, sottolineando il buon lavoro svolto col Road Hog Engine. Shadow Warrior 2 arriverà nel corso del 2016 su tutte le piattaforme.

Devolver Digital ha presentato cinque titoli molto diversi tra loro, ma capaci di raggiungere più o meno ogni tipo di utenza. Se Shadow Warrior 2 è il titolo più importante, Mother Russia Bleeds è senz’altro quello più sorprendente e pazzesco. Eitr è indirizzato a giocatori hardcore, ma visto quanto si è allargato il bacino d’utenza dei souls, non ci meraviglieremmo se il il titolo dovesse avere un successo maggiore del previsto – soprattutto considerando quanto di buono è stato mostrato. Crossing Souls è molto particolare ed è un progetto da tenere in considerazione, mentre con Hatoful Boyfriend: Holiday Star – se siete amanti dell’assurdo e delle avventure testuali – andrete sul sicuro.

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