Torino Comics

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a cura di ViKtor

Il nostro paese è sempre stato tra i territori più fertili nel mondo del fumetto. L’italiano ha infatti dimostrato, soprattutto nei decenni scorsi, grande passione per i super eroi, amore dal quale sono poi sbocciati grandi talenti e firme dalla fama internazionale.Il sempre crescente numero di incontri e fiere sull’argomento confermano il trend, dimostrando come questa immortale forma d’arte non conosca crisi. Lo scorso week end siamo stati al Torino Comics, una delle più importanti manifestazioni nel panorama nazionale, patria del fumetto quanto del cosplay e del gioco di ruolo. E ne è davvero valsa la pena.

Non solo fumettoGiunto ormai alla diciannovesima edizione (chissà cosa bolle in pentola per il ventesimo anniversario), il Torino Comics ha assunto da tempo una fisionomia ben precisa, raggiungendo quest’anno l’eccellenza in quanto a ospiti internazionali e qualità del materiale in esposizione. E’ vero, ufficialmente si tratta di fumetti ed il videogioco non è protagonista, ma basta varcare la soglia dell’ingresso per rendersi conto come queste due forme artisitiche siano spesso legate dallo stesso filo conduttore.Ecco che quindi non stupiscono stand come quello dell’Umbrella Italian Division, associazione no-profit che organizza sedute di make-up e spettacoli con zombie, soldati e virus in perfetto stile Resident Evil. E non si può neanche rimanere impassibili di fronte ad alcuni eccezionali cosplay, in gradi di abbracciare universi lontani anni luce ed unirli sotto lo stesso sole. Menzione d’onore, in tal senso, per Assassin’s Creed: il titolo Ubisoft ha portato sotto la Mole un esercito di Ezio Auditore e Altair, magari non tutti credibili (qualche Ezio si è rilassato un po’ troppo sul divano dopo Revelation) ma indubbiamente spinti dalla stessa travolgente onda emotiva e passionale.

Di Marvel, di business e di videogiochiIl momento più alto della giornata di domenica è stato indubbiamente la conferenza di C.B. Cebulski, celebre talent scout Marvel in visita d’onore a Torino. Noi, ovviamente, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione e abbiamo immediatamente chiesto udienza per discutere di videogiochi. Dopo aver ripreso chi vi scrive perché indossava una maglietta di Superman (sì, lo so, bel fail), ha accettato con entusiasmo di raccontarci come la Marvel vive la trasformazione dei suoi albi a fumetti in pixel animati.Senza abbandonarsi a troppi romanticismi, il buon Cebulski ha definito il videogioco una grande opportunità di business, pur non priva di problemi. E’ conditio sine qua non, infatti, che il personaggio rimanga inconfondibile qualunque sia lo strumento con il quale viene rappresentato (stesso discorso vale per il cinema), in modo da non cadere nel madornale errore di snaturare ciò che il fan è abituato a sfogliare. Questo, di fatto, è anche l’unico paletto imposto da Marvel agli sviluppatori, assecondato il quale il titolo può seguire la sua strada in completa libertà creativa.Ecco spiegato, dunque, il perché spesso ci immedesimiamo in super eroi credibili e perfettamente riprodotti in ambienti totalmente inediti e lontani dalla continuity. Una scelta di design dettata, peraltro, sempre dalla stessa esigenza: allargare il bacino di fans, creando una cerchia ben distinta rispetto a quella già esistente. Il maniaco di fumetti e l’amante delle console sono insomma due entità separate per Cebulski, due target dalle esigenze completamente diverse.Probabilmente travolto dalla profondità del nostro colloquio, C. B. si è lasciato andare sviscerando due dei maggiori progetti ludici in via di completamento. Riallacciandoci al discorso precedente è stato citato Deadpool, il prossimo action di Activision di cui trovate un’anteprima su queste stesse pagine. L’eroe anticonformista per eccellenza rimarrà federe alla continuity anche su PS3 e Xbox 360, omaggiando i suoi ammiratori con un vero e proprio fumetto interattivo.Siamo passati poi, senza soluzione di continuità, a parlare di LEGO Marvel Super Heroes, brand su cui Marvel riserva grandi aspettative e che dovrà settare nuovi standard per la serie dei mattoncini virtuali, soprattutto considerando la diretta concorrenza (qualcuno ha detto LEGO Batman?).Insomma, l’incontro con Cebulski ha chiuso nel migliore dei modi la nostra visita al Torino Comics, dal quale ci siamo congedati togliendoci un’ultima soddisfazione: conoscere David Prowse, il grande Darth Vader. Appuntamento all’anno prossimo per l’imperdibile edizione del ventesimo anniversario. Noi ci saremo, e voi?

Una fiera di alto livello ricca di appuntamenti, conferenze, spettacoli ed ospiti d’eccezione, la cui importanza nel panorama nazionale ed europeo cresce di anno in anno. Questo è il Torino Comics, un appuntamento imperdibile non solo per l’appassionato di fumetti ma in grado di coinvolgere anche chi, agli albi, preferisce il gamepad. Questo perché i videogiochi, pur non protagonisti dell’evento, entrano comunque dalla porta principale grazie ai cosplay e allo stretto legame che da sempre intercorre con il mondo dei fumetti. Un altro fiore all’occhiello per una città meravigliosa e amante della cultura. In tutte le sue forme.

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