Ci siamo. 15 puntate, 7 stagioni e tanti sbadigli dopo, siamo arrivati al season finale di The Walking Dead. Andremo a ruota libera quindi vi consigliamo di leggere la recensione dopo aver visto l’episodio.
It’s showtime!
Finalmente, tutti gli intrecci arrivano al bandolo della matassa. Regno, Hilltop e Alexandria confluiscono nel grande esercito anti-Negan. La puntata si apre con le visioni oniriche/ ricordi di Sasha che pare rinchiusa, al buio, con un iPod a farle compagnia. Intanto Maggie è a capo di Hilltop dopo un rocambolesco carpiato off-screen in cui Gregory pare esser sparito. Morgan, invece, è raggiunto da Ezekiel e, in pratica, ha risolto, in due puntate, i suoi problemi mentali. Carol è la nuova team leader dei guardiani del Regno ed Ezekiel è ormai convinto a lottare i Salvatori.
Ad Alexandria, Rick accoglie gli zombie umani che dovranno lottare con lui e la sua comunità. Qualcosa comincia a puzzare, i segnali si possono cogliere facilmente ma facciamo finta di niente.
Negan, invece, si avvicina verso Alexandria dopo aver fiutato la possibile ribellione.
Double plot twist
Da tempo, The Walking Dead non ci faceva assistere ad un partita a scacchi come quella tra Rick e Negan. Rick pensa di esser furbo, ma Negan lo è di più. Come già detto, il leader dei Salvatori ha fiutato il pericolo e, a quanto pare, ha fatto un accordo con la comunità della discarica. Con un colpo di scena magistrale, l’esplosivo non va e Alexandria pare essere completamente perduta. Il gruppo di Jadis ha deciso di passare dalla parte del lupo, lasciando gli agnelli completamente indifesi. Negan ha garantito un accordo migliore, e in un mondo come quello di The Walking Dead chi se la sentirebbe di schierarsi contro il più forte?! Vi dirò la verità: per un momento ho creduto nella morte di Carl, dopo le insistenti voci che volevano l’attore impegnato al college. La scena in cui gli “Alexandriani” decidono comunque di attaccare i Salvatori rimane decisamente memorabile e, per la prima volta da molte stagioni, ho esultato vedendo il figlio di Rick che fa la testa calda e tira fuori la pistola di istinto, in un lampo di coraggio e resilienza.
L’arrivo di Hilltop e del Regno è uno dei momenti più telefonati di sempre eppure funziona magistralmente. Maggie ed Ezekiel non avrebbero mai lasciato Rick da solo! Mai.
Negan rimane sorpreso ed intontito da questa improvvisa sorpresa e non sa come reagire. Per fortuna riesce a scappare e, quindi, l’ottava stagione ci riserverà un Big Bad Wolf ferito e arrabbiato.
Dall’altro lato, la parte dedicata a Sasha è stato un qualcosa di inutile e ridondante. Se ci pensate non ha aggiunto nulla alla puntata ma, anzi, ha riservato ad un personaggio discretamente costruito, una fine che personaggi ben più importanti non hanno ricevuto. Gente come Hershel e Glenn è uscita di scena in modo brutale e in sordina. Sasha, in questa puntata, sembrava un personaggio importantissimo quando per due stagioni intere non è stata mai considerata. Le parti in cui è con Maggie ed Abraham hanno, a mio avviso, intaccato la qualità di una puntata in sé perfetta. Tutte queste moine solo per fornire un pretesto al piccolo tentativo di ribellione di Rick e di Alexandria.
Intanto, Dwight è convinto: vuole tradire Negan e ha un piano. Peccato che tutto vada in malora in un lampo. Eppure il ragazzo lascia un messaggio per Alexandria: “I didn’t know”. Non lo sapevo. A quanto pare, Dwight avrà un ruolo fondamentale nella battaglia che verrà, una battaglia in cui Negan potrà schierare un esercito invidiabile, come visto a fine puntata.
Unico neo non spiegato: come mai Oceanside non si è vista? Non avrebbe dovuto combattere con Rick e i suoi?
Erano anni che The Walking Dead non si chiudeva col botto. La settima stagione si è chiusa con una puntata pressoché perfetta che ci fa ben sperare verso un’ottava sensazionale. Le conseguenze della ribellione non tarderanno ad arrivare e si spera proprio che questa nuova stagione sia ricca di azione e con i dialoghi quasi ridotti all’essenziale. Avevamo ipotizzato due scenari per quest’ultimo episodio: guerra totale o noia totale. Fortunatamente siamo stati completamente smentiti perché ci siamo fermati nel mezzo: questa sedicesima puntata è stata un succulento antipasto di una guerra che comincerà, sui nostri schermi, ad Ottobre!