Penultima puntata della stagione in casa The Walking Dead, finalmente le cose si muovono su più fronti e ci sono novità importanti per tutti i gruppi, da Hilltop fino al covo di Negan.
Accetta l’offerta
La puntata si apre con Sasha che, a quanto pare, è stata catturata da Negan in un momento che noi non abbiamo visto. Negan vuole che la ragazza accetti la sua offerta: unirsi a lui e vivere da vincente in un mondo di perdenti. A convincerla, arriva anche Eugene che tenta, in tutti i modi, di portare Sasha dalla parte dei Salvatori.
Intanto, ad Hilltop, Maggie fa fare la figura del codardo a Gregory. Infatti, il leader della piccola cittadina, sembra un pesce fuor d’acqua davanti ad un solo zombie. Rischia la morte ed è costretto a chiedere aiuto a Maggie. A quanto pare, la ragazza è ormai pronta a prendere il posto di capo di Hilltop scalzando definitivamente l’inetto Gregory.
Contemporaneamente, Tara ha deciso di fare la spia sul piccolo insediamento delle donne da cui è riuscita a fuggire. In pieno stile Solid Snake, la ragazza riesce ad infilarsi in casa di Natania per tentare di convincerla ad unirsi alla banda di Rick.
Something they need
Finalmente. Finalmente. Finalmente. Dopo 14 puntate in cui ci si concentrava su un solo gruppo alla volta, il quindicesimo episodio decide di mischiare le carte e cambiare focus ripetutamente. Come già detto nelle precedenti review, cambiare punto di vista nel corso della puntata aiuta tantissimo a mantenere alta l’attenzione degli spettatori.
Le cose si sono fatti interessanti. Rick è riuscito a trovare delle nuove alleate, per quanto Natania sia ancora contraria ad opporsi a Negan visti gli scarsi risultati della precedente spedizione. Intanto, Rick e i suoi hanno conquistato un ingente quantitativo di armi senza colpo ferire e, anzi, guadagnandosi la fiducia delle varie Beatrice, Kathy e Cyndie. Il gruppo dei sovversivi cresce sempre più, al momento siamo a tre comunità che si sono unite definitivamente. All’appello mancano il Regno e Hilltop ma sicuramente, nella prossima puntata, ne sapremo di più.
Ad Hilltop, la leadership di Gregory è messa in discussione pesantemente da Maggie. Certo, è una cosa involontaria, eppure l’uomo si sente minacciato e vorrebbe uccidere la ragazza alle spalle. Il castello di bugie create “ad hoc” comincia a sgretolarsi. È, però, curioso pensare a come una persona non abbia mai ucciso uno zombie in un mondo infestato da un bel po’ ormai.
La questione Sasha appare più spinosa. Negan ha dimostrato, come sempre d’altronde, di avere una sua moralità. In tutto questo, non è chiaro dove la vicenda voglia andare a parare. Eugene ha cambiato idea nel giro di mezz’ora. Sasha ha fatto un doppio carpiato per salvarsi dallo zombie e tutta la vicenda è risultata noiosissima.
Per fortuna, il colpo di scena finale è riuscito a risollevare un po’ il morale di tutti i fan. Dwight è fuggito, a quanto pare vuole cambiare schieramento. Tutti i fan del fumetto si aspettavano questo colpaccio e, diciamocelo, anche nella serie il tutto era stato ampiamente telefonato. Prima la moglie di Dwight, poi la tortura a Daryl, il passato burrascoso con Negan, la morte del dottore: tutto questo ha portato lo sgherro di Negan alla defezione, la serpe si annidava in seno fin dal principio, ma l’arroganza del leader dei Salvatori potrebbe esser stata la sua più grande debolezza.
Mi aspettavo sicuramente qualcosa di più dalla quindicesima puntata. Lo switch sulle varie situazioni ha funzionato eppure c’è stato qualcosa che non mi ha convinto appieno. La questione Eugene-Sasha è stata molto poco funzionale alla trama mentre tutto il resto è stato importante per costruire il season finale. Forse, avrebbero potuto concentrarsi di più sulla defezione di Dwight e il suo incontro con Rick e gli altri ad Alexandria, invece hanno deciso di concedere tanto spazio a Maggie e ad Oceanside.
Ora, non ci resta che aspettare Lunedì prossimo per un finale di stagione che potrebbe concludersi in due modi: uno estremamente “disappointing” e uno estremamente esaltante. Ovviamente, tutti speriamo che Rick e gli altri scendano in guerra e volino proiettili, ma una piccola vocina dentro di me continua a ripetermi che il tutto si chiuderà con uno: “Scendiamo in guerra, ma nella prossima stagione!”.