The Walking Dead 7x11

Avatar

a cura di Antron93

Benvenuti al nuovo appuntamento settimanale con la recensione di The Walking Dead: questa settimana puntata dedicata completamente ai Salvatori! Ovviamente, occhio agli spoiler.
Eugene e Negan
Questo episodio di TWD si apre con l’arrivo di Eugene al quartier generale dei Salvatori di Negan. A quanto pare, il Big Bad Wolf vorrebbe sfruttare Eugene e farsi dare una mano per proteggere i Saviors dai possibili nemici. Eugene riparte con la supercazzola del Progetto Genoma Umano e riesce a salvarsi conquistando, apparentemente, la gratitudine di Negan, che,per ripagarlo manda le sue mogli  per fargli passare una serata in allegria. Intanto, Dwight parte alla ricerca di Sherry che pare sia sparita subito dopo la fuga di Daryl.
Ostilità e calamità
Una puntata dedicata ai Salvatori, dopo quella in cui Daryl veniva sottoposto a tortura. Stavolta, Dwight ed Eugene sono i due veri protagonisti. 
La parte su Dwight è decisamente ben scritta. Un personaggio che, per chi ha letto i fumetti, si sapeva, fin dalla prima apparizione, avrebbe avuto più spazio col passare del tempo. Sherry è scappata e Dwight è il primo a subirne le conseguenze con Negan che decide di farla pagare proprio a lui. Toccante la scena della lettera di Sherry e il fatto che Dwight abbia conservato la fede nuziale dopo tutto quello che ha dovuto passare. Il modo migliore di salvare Sherry è raccontare di come sia morta ma non prima di aver lasciato un souvenir nella scrivania del povero dottore. Ovviamente Negan non lascia passare queste cose e, invece di bruciargli la faccia, butta direttamente il malcapitato nella fornace. Nice job. Ulteriore punto a favore della pazzia del capo dei Salvatori. Peccato che Negan sia convinto di avere un medico di riserva, Eugene.
Proprio Eugene, invece, da cuor di leone qual è, passa tutto l’episodio a farsi manipolare da chiunque. Da Negan alle mogli di Negan. Proprio loro decidono di chiedere a Eugene un aiuto per far sì che una ragazza possa morire in modo da metter fine alle proprie sofferenze. Poi decide di alzare la cresta con chi sembra più debole di lui, per poi fare la solita figura del fesso. Intanto, lo stesso Eugene ha capito che le pillole velenose non sono per Amber ma sono per Negan e finalmente riesce a venir fuori un minimo di intelligenza da parte dello pseudoscienziato. Emblematica la scena finale in cui Eugene e Dwight si scambiano due battute molto criptiche per poi concludere con il solito: “Noi siamo Negan”.

Finalmente, dopo due episodi, abbiamo il ritorno di Negan che, ancora una volta, mette completamente in ombra il resto dei personaggi. La sua crudeltà, la sua malvagità e la sua mancanza di morale sono il polo centrale della stagione, ben più di quanto lo fosse il Governatore nelle stagioni precedenti.

Eugene non mi è mai piaciuto e mai mi piacerà ma è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante all’interno dell’episodio e, più in generale, all’interno della stagione. Vedremo dove lo porterà il suo istinto di sopravvivenza e, soprattutto, se la sua lealtà rimarrà verso il gruppo di Rick o verso i Salvatori.

Altra puntata decisamente interessante. Le storyline si evolvono e, dopo tanto tempo, era giusto dedicare un intero episodio alla questione Salvatori. Come abbiamo già visto, molti degli sgherri di Negan non sono malvagi ma fanno quello che devono fare pur di sopravvivere. Vedremo come andrà a finire dopo il sempre più probabile scontro con Alexandria, Hilltop e il Regno.

Leggi altri articoli