Dopo tre mesi di astinenza è tornato The Walking Dead, e cogliamo l’occasione per cercare di capire con che propositi riparte la serie dopo l’interruzione del mid-season; se non sapete dove eravamo rimasti, vi consigliamo di andare a recuperarvi il nostro ultimo articolo dedicato a una delle serie più popolari di sempre.

Tra Alexandria e i Salvatori
La puntata si apre con il Grand Tour di Rick per riunire le varie comunità sotto la santa alleanza di Alexandria. Hilltop è la prima a rispondere picche e quindi ci si dirige alla volta del Regno di Ezekiel. Anche qui serie infinita di dialoghi per poi arrivare alla conclusione che neanche il Regno si unirà All’allegra brigata di Rick. In tutto questo si rivedono alcuni personaggi principali come Carol e Morgan mentre Daryl decide, un po’ controvoglia, di fermarsi da Ezekiel così da provare a convincerlo a ribellarsi contro i Salvatori.
Il punto di pathos più alto lo si tocca all’arrivo della mandria e la soluzione adottata dal gruppo è geniale: usare le due auto e il cavo come tranciante zombie, così facendo metà della mandria viene neutralizzata senza intoppi. In tutto questo però, Rick e gli altri sono riusciti a fare incetta di esplosivi, riuscendo persino a dissimulare il furto. Ne vedremo delle belle.
L’ultima scena ci colpisce come un pugno in un occhio, il gruppo viene circondato ma non si sa da chi. L’unico indizio che abbiamo è il sorriso glaciale, a denti stretti di Rick.

Old ways
Le vecchie vie sono difficile da dimenticare e, come sempre, questa puntata di The Walking Dead parte benino, poi si perde, per risollevarsi definitivamente nel finale. Si alternano momenti di noia a momenti decisamente interessanti e ben congegnati (vedi attacco dei vaganti). Avrei fatto volentieri a meno di Carol, personaggio che non sopporto più, e di alcune parti dialogate tra cui questa specie di sottotrama che pare si voglia sviluppare tra Rosita e Sasha.
Anche la parte del controllo da parte dei Salvatori sembra buttata lì per allungare il brodo. Chi, sano di mente, tornerebbe ad Alexandria sapendo che Negan controllerebbe per prima cosa quella città? Ah no, Daryl, scusate… però apprezzo sempre l’arrivo di Trevor di GTA V, personaggio che mi piace tantissimo, cattivo e cinico al punto giusto.
Se siete fan di Negan rimarrete delusi, il VERO protagonista è assente in questa puntata e la cosa si fa sentire, si sente giusto la voce registrata. Mi aspettavo che fosse lui in prima persona a dirigere il controllo ad Alexandria. Lucille avrebbe avuto un po’ di sangue da bere e magari ci saremmo liberati di qualche personaggio inutile (ancora troppo abbondanti per ora).
L’unica certezza é che il gruppo di Rick non ha certezze. Stanno organizzando una rivolta contro Negan ma pare che nessuno lo voglia supportare. Sicuramente ad Hilltop assisteremo ad un cambio della guardia mentre Il Regno verrà convinto dal decisivo apporto di Daryl e Morgan. Mi aspetto anche l’aiuto del gineceo amazzone della puntata “dille” della prima parte di stagione. In caso contrario mi sentirei derubato di 45 minuti della mia vita.
Ma queste sono solo congetture. Ovviamente ci ritroveremo qui a fine stagione per tirare le somme e speriamo, per una volta, che il bilancio finale sia in attivo e non in negativo, come nelle ultime 5 stagioni a questa parte.
The Walking Dead riparte quindi un po’ zoppicante, vedremo se la trama si evolverà in modo tale da creare una struttura narrativa coinvolgente e appassionante, orfana di quei difetti genetici che da qualche stagione sono ormai parte integrante del serial.