SEGA, Atari e Nintendo furono le principali aziende che, a partire dagli anni ’80, contribuirono a plasmare il videogioco. Ma mentre la casa di Kyoto adempie ancora oggi al suo compito sfornando titoli di qualità straordinaria, delle rimanenti non rimane che l’ombra di un glorioso e irraggiungibile passato. Dimenticandoci per un momento della situazione attuale, facciamo un viaggio nel tempo: torniamo indietro di oltre vent’anni, più precisamente nel 1989. Quando Nintendo immise sul mercato quella che sarebbe poi divenuta la console più venduta di sempre, il leggendario Game Boy, Atari non si fece certo scoraggiare dalla mossa della rivale e, pochi mesi più tardi, sfoderò il suo asso nella manica: Atari Lynx. La superiorità di questo gioiellino portatile, se paragonato al monocromatico dispositivo della madre di Super Mario, era evidente. Atari Lynx, infatti, fu la prima piattaforma mobile a colori. Con questa premessa, il successo sembrava quasi scontato, tuttavia le cose andarono molto diversamente…
Una rivoluzione…Ma compiamo un’ulteriore passo indietro e scopriamo come è nato il progetto di Atari Lynx. Nonostante il nome, la console non venne originariamente realizzata da Atari. Nel 1987, difatti, il dispositivo fu progettato da Epyx, sotto l’appellativo di Handy, di cui Atari ne acquisì poi i diritti. La società introdusse così diverse modifiche, come l’altoparlante interno e l’aggiunta di tasti al posto del joypad. La cosa più bizzarra di tutta la faccenda, però, è che tra i progettisti di Atari Lynx spiccavano personalità del calibro di R. J. Mical e Dave Needle. Dove sta la stranezza? Nel fatto che questi due individui erano anche i programmatori dell’Amiga, diretta rivale dell’Atari. Difficile immaginare un’eventualità di questo tipo al giorno d’oggi, dove la concorrenza è diventata ancora più spietata e sleale. Comunque sia, le caratteristiche della console erano veramente eccezionali. Oltre allo schermo retroilluminato e il supporto alla gamma di colori, Lynx vantava addirittura la compatibilità con il gioco in rete Lan! Tramite l’apposito cavo ComLynx, infatti, fino a 17 utenti potevano dar vita ad un sano divertimento collettivo. Gli aspetti innovativi della piattaforma mobile, però, furono anche altri: ad esempio, si poteva anche capovolgere il verso dello schermo per soddisfare le esigenze dei mancini. Nonostante l’alto potenziale, però, Lynx non riuscì ad imporsi sul mercato tanto efficacemente quanto le concorrenti. Questo a dimostrazione di come le buone idee, se non adeguatamente supportate e implementate, spesso, non bastano.
… fallita!Le infelici scelte che portarono al fallimento di Atari Lynx furono molteplici, tali da renderla persino meno popolare della successiva e tecnologicamente inferiore console portatile di SEGA, il Game Gear. Tra le principali cause di questo vero e proprio flop si ricordano le notevoli dimensioni dell’oggetto, decisamente poco adatte ad attrarre il vasto pubblico, il quale, comunque, rivolgeva tutte le attenzioni verso il piccolo miracolo di Nintendo, decisamente più ergonomico, trasportabile e comodo rispetto alla controparte. Un’altra causa va ricercata nel prezzo, eccessivamente oneroso. Alla sua uscita, negli Stati Uniti, Atari Lynx veniva venduto a circa 189 dollari. Inoltre, anche i giochi costavano parecchio. Questo fatto, unito ad un design discutibile, distolse gran parte dell’interesse di possibili acquirenti, poco propensi a sborsare una cifra di tale portata.Per non parlare, poi, della scarsissima autonomia della batteria (che doveva aggirarsi attorno alle 3 ore) e, soprattutto, della totale mancanza di sostegno dalle terze parti. L’assenza di titoli di richiamo penalizzò sensibilmente la vita della console, per quanto alcuni vengano nostalgicamente ricordati. Uno dei videogiochi di maggior spessore era California Games, il quale, tra l’altro, era presente anche sulle altre piattaforme.Il parco titoli, insomma, si dimostrò piuttosto esiguo, non riuscendo, più che altro, a mostrare a dovere le ottime capacità della console.Atari distribuì anche una nuova versione del Lynx, ma questo secondo tentativo si rivelò un altro fallimento commerciale. Malgrado l’introduzione di alcuni miglioramenti, perlopiù estetici, le reali mancanze del dispositivo originale non furono mai colmate. Atari Lynx 2, quindi, seguì le orme del predecessore, venendo ben presto dimenticata. Oggi, però, si possano trovare molti estimatori affezionati, che dimostrano, al di là del poco riscontro economico, la validità e qualità complessiva di Atari Lynx.
Di seguito le caratteristiche tecniche di Atari LynxCPU: CMOS Mikey (16-bit a 16 MHz) + MOS 65C02 (8-bit a 4 MHz)Risoluzione video: 160×102 a 16 colori con una palette di 4096RAM: 64 KByteSchermo: LCD 82,55×47,75 mm Audio: 4 canali DAC ad 8-bitCartucce: 2 MByte (16 Mbit)
Al mondo videoludico, Atari Lynx lasciò tanti buoni propositi, ma ben pochi fatti concreti. Sebbene sulla carta la console portatile avrebbe dovuto fregiarsi del nomignolo di portabandiera di una rivoluzione tecnologica, nella realtà, le pessime scelte di marketing non gli fecero certo giustizia ed affossarono le promettenti potenzialità della macchina. Ad Atari Lynx va però riconosciuto il merito di essere stata la prima piattaforma di gioco mobile all’avanguardia, con tanto di supporto totale ai colori. Insomma, la classica occasione mancata. Viene spontaneo chiedersi come sarebbero potute andare le cose se Atari Lynx avesse ottenuto un buon sostegno dalle terze parti e fosse stata commercializzata ad un prezzo più contenuto, forse, oggi staremo parlando di uno dei maggiori successi nell’ambito dell’intrattenimento elettronico, forse, l’ascesa del Game Boy sarebbe stata meno scontata.