Benvenuti alla seconda parte del nostro speciale “storico” che cerca di raccontare i primi anni di vita dei videogiochi. Dopo una prima parte in cui ci siamo occupati delle origini e dei primissimi giochi venuti alla luce, stavolta vi racconteremo di quanto è accaduto negli anni 60. In questa decade il fenomeno non era ancora esploso ma si cominciava già a sentire aria di cambiamenti grazie ad alcune integrazioni e alla nascita di quella che può essere tranquillamente definita la prima console. Se volete conoscere questa strana “scatola marrone” non avete che da seguirci.
Il numero saleOccorre subito precisare che buona parte delle produzioni che vennero sviluppate negli anni 60 finirono per scomparire. Ciò fu dovuto al fatto che moltissimi programmatori erano studenti che programmavano nel tempo libero sui mainframe messi a disposizione dalle università statunitensi. La scarsa presenza di altri computer impedì a questi giochi di essere apprezzati e di salire agli onori della cronaca. Questo triste caduta nell’oblio di molti titoli ebbe la prima grande eccezione nel 1961 e portava il nome di Spacewar!. Il suo sviluppo è da attribuire a Steve Russell e ad un gruppo di studenti del MIT che lo programmarono su un nuovo computer chiamato DEC PDP-1. Lo scopo del gioco vedeva due astronavi sfidarsi nello spazio: entrambe erano in grado di lanciare missili per annientare l’avversario, ma contemporaneamente dovevano stare attente a non finire nel buco nero al centro del campo di scontro. La sua capacità nell’attirare le navicelle verso di esso e i diversi altri pericoli che si aggiravano sullo schermo, resero questo gioco un ottima applicazione da introdurre nei nuovi computer DEC, facendo diventare questa semplice, ma allo stesso tempo emozionante battaglia galattica, il primo videogioco al mondo diffuso su larga scala.
Una console per giocareLa necessità di un computer per poter usufruire dei giochi programmati fece nascere l’idea che se si fosse creato un sistema in grado di essere collegato alla tv e di riprodurre i giochi proposti, si sarebbe di molto ampliato il mercato e il numero di utenti. Quest’idea venne per la prima volta a Ralph H. Baer che nel 1966 creò un semplice videogioco che poteva essere visualizzato su un normale televisore. Gli esperimenti continuarono e nel 1967 si unì in quest’avventura anche Bill Harrison con il quale Baer creò un videogame per due giocatori chiamato Bucket Filling Game. I loro sforzi non si fermarono e nel 1968 venne alla luce un prototipo di quella che oggi viene comunemente chiamata console. Il suo nome fu Brown Box, ma dovette aspettare anche qualche anno (per la precisione il 1972) prima di vedere l’uscita ufficiale nei negozi grazie ad un produttore come Magnavox. Il Brown Box in quest’attesa si evolse e uscì sul mercato con il nome di Magnavox Odyssey. Le sue caratteristiche peculiari permettevano di giocare a vari giochi tra cui un tiro al bersaglio e una semplice simulazione di tennis. Alla prima console della storia si aggiunse poi la prima periferica della storia. La sua natura fu una light gun a forma di fucile e i suoi ideatori furono Baer, Harrison e Bill Rusch che le permisero di funzionare tramite nuovi titoli sviluppati apposta per essa, tra i quali figurava Shooting Gallery.Le incredibili invenzioni di Baer gli valsero la National Medal of Technology che gli fu consegnata il 13 febbraio 2006 dal Presidente americano in persona, in onore alla sua pionieristica invenzione, creazione e commercializzazione dei videogame interattivi.Terminiamo questo viaggio nel tempo con una curiosità: Ken Thompson, uno degli inventori di UNIX, nonostante abbia assorbito esperienza dal suo lavoro presso la compagnia telefonica AT&T e durante la creazione del sistema operativo MULTICS, sembra debba la creazione di UNIX alle scoperte fatte durante la crazione di Space Travel, videogioco che sviluppò durante il tempo libero ma che non vide mai la commercializzazione a causa di un prezzo troppo alto d’installazione.
Se gli anni ’40 e ’50 hanno dato origine ai primi esperimenti in campo videoludico, solo nei 60 nasce davvero il concetto di “Videogioco”. Questo è dovuto soprattutto all’invenzione della Brown Box che seppur vedendo la sua commercializzazione nel decennio successivo, viene ideata e progettata anni prima di vedere gli scaffali dei negozi. Da oggi ci farebbe piacere sapere che ogni volta che vi accingerete ad accendere la vostra console, un ringraziamento possa andare a questo simpatico signore di ottantasette anni che, grazie al suo desiderio di divertirsi e divertire, ideò l’antenato di uno degli strumenti più amati dai giocatori odierni.