Star Wars: The Old Republic 1.2

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a cura di jewel

Con il superamento del milione e mezzo di giocatori, numero peraltro ancora in crescita, Star Wars: The Old Republic sembra aver scavalcato lo scoglio con il quale tutti i nuovi MMORPG devono fare i conti, ovvero quello di un lancio che consenta di autosostenersi e garantire uno sviluppo continuo di nuovi contenuti. Il titolo targato Bioware ha mostrato fin da subito vari difetti di gioventù, perlopiù bug, che patch dopo patch la software house si appresta a correggere e sostituire con nuovi contenuti. Nel caso dell’ultimo update 1.2, le novità si sono dimostrate ben più corpose rispetto a quanto visto in passato e, proprio per la notevole mole di contenuti, si è quasi arrivati a parlare di una sorta di secondo lancio per il gioco.Sebbene ci sia ancora molto da sistemare, Bioware ha infatti dimostrato di saper ascoltare i feedback degli utenti andando a toccare quasi tutti gli aspetti del gioco, dall’interfaccia ai flashpoint ed operation, per finire a scenari PvP e grafica. Ma andiamo con ordine.

Tante piccole grandi aggiunteUna delle cose che i giocatori avevano contestato a gran voce era la presenza di un’interfaccia utente piuttosto scarna, costituita inizialmente da sole quattro action bar, delle quali soltanto due erano presenti in una posizione centrale e ben visibile sullo schermo. Bioware s’è quindi data da fare per consentire la modifica da parte degli utenti di pressoché qualsiasi componente dell’interfaccia, che potrà essere ridimensionato, spostato e cambiato di opacità. Questa customizzazione verrà salvata in un file XML, che renderà dunque possibile la condivisione delle proprie impostazioni con altri giocatori.Altra novità estremamente interessante è l’introduzione del Legacy System, che fino ad ora si limitava ad una barra di exp indicante il “Legacy Level” raggiunto, e un nome per la propria Legacy. Finalmente questo sistema ha assunto una forma precisa, permettendo, ad esempio, di creare una sorta di albero genealogico dei propri personaggi, acquisire dei titoli particolari e soprattutto imparare abilità aggiuntive. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, la logica pensata dagli sviluppatori è quella di far “ereditare” delle peculiarità dei propri personaggi ad altri appartenenti alla stessa Legacy, cosicché ad esempio un Bounty Hunter potrà utilizzare Force Choke, nonostante non sia un’abilità propria della classe, e la potrà apprendere attraverso le scelte effettuate allo sblocco dei vari “Legacy Level”.La possibilità di creare parentele tra personaggi consentirà poi di giocare combinazioni classe-razza altrimenti non disponibili, proprio in virtù di questi legami: per esempio, avendo portato al 50 un Sith Sorcerer, potremo creare un personaggio figlio (quindi sempre Sith) di qualsiasi classe.Altra funzionalità offerta dal Legacy System è poi la possibilità di ottenere gear scambiabile tra i propri personaggi, utile soprattutto durante la fase di leveling dei propri character secondari.La patch 1.2 cerca poi di andare incontro agli amanti del PvP, con l’introduzione di un nuovo Warzone, “Novare Coast”, simile al già presente “Alderaan Civil War”, ma reso maggiormente godibile grazie a una mappa non solo più vasta, ma anche meglio strutturata. Ci ha sorpreso invece l’improvvisa decisione, ad opera della software house, di non introdurre le Ranked Warzone. Queste ultime avrebbero garantito l’accesso in singolo, oppure in gruppo fino a otto persone, con un sistema di matchmaking che si sarebbe occupato di trovare degli avversari il più possibile adeguati alle nostre capacità. Tramite due code distinte (Normal e Ranked) sarebbe poi stato possibile partecipare a dei match cosiddetti “mixed”, poiché formati da giocatori appartenenti ad entrambi i gruppi: questo si sarebbe verificato qualora il sistema non fosse stato in grado di creare un nuovo Warzone per un prolungato periodo di tempo. In ogni caso, almeno per ora, Bioware ha deciso di non implementare questo sistema e lavorarci su ancora per un po’, motivo per il quale lasciamo un’analisi più approfondita allo speciale che sicuramente troverete sulle nostre pagine una volta rilasciato il prossimo update. Altra funzionalità legata al PvP è poi la possibilità di effettuare il kick dei personaggi AFK presenti nei Warzone: sarà sufficiente selezionare il personaggio e “votare” per il kick. Al raggiungimento di un numero sufficiente di voti, quest’ultimo verrà rimosso dal Warzone in corso e non potrà accedere alla coda prima che sia trascorso qualche minuto. Per finire, finalmente è possibile effettuare ricerche per nome nella finestra Galactic Market.

Una sfida rinnovata, con tanto di update graficoPassiamo ora a raccontarvi qualcosa di un’altra fetta di update parecchio attesa da molti giocatori di SWTOR, ovvero l’aggiunta della nuova Operation “Explosive Conflict” per otto o sedici persone, e del Flashpoint per quattro giocatori denominato “Lost Island”. La prima, sebbene non in maniera eccessiva, si presenta alquanto impegnativa, un bel regalo per tutti quei giocatori che avevano chiesto a gran voce un livello di difficoltà più alto per i contenuti futuri. I player dovranno farsi strada sul pianeta Denova con l’obiettivo di far fuori una volta per tutte Kephess, traditore della Repubblica che si è ora imposto come dominatore incontrastato del pianeta. Ci si dovrà quindi scontrare con numerosissimi mob in grado di infliggere danno elevato e mettere in difficoltà anche i party più preparati, qualora questi non siano dotati dell’equipaggiamento adatto. Come se non bastasse i boss saranno, almeno nelle battute iniziali, veramente ostici, e richiederanno fin da subito un gioco solido supportato da almeno un paio di tank pronti a switchare appena la situazione lo richiede. Il nuovo Flashpoint “Lost Island” si pone invece come seguito di “Kaon Under Siege” e richiede che questi volta i giocatori si dirigano alla base segreta del Dottor Lorrick per mettere fine, una volta per tutte, ai suoi esperimenti biologici e alle sue inquietanti trovate. Anche qui, nonostante ci si ritrovi ancora di fronte ad un usale susseguirsi di trash mob e boss, è garantito un elevato livello di sfida e, di conseguenza, non dovrà mancare una certa complicità tra i membri del party. In definitiva “Lost Island” sarà in grado di tenervi impegnati anche per un’ora e mezza o due, una durata decisamente ottimale se consideriamo che si tratta di un Flashpoint.Concludiamo con una novità passata altrettanto degna di nota, ovvero l’aggiunta di missioni giornaliere di livello cinquanta nella zona “Black Hole” sul pianeta Corellia. Queste si contraddistinguono per quest dalle meccaniche alquanto singolari, come ad esempio quella che vede il giocatore costretto ad attraversare un labirinto pieno zeppo di trappole in compagnia di un particolare droide capace di evidenziare le insidie che bisogna evitare. Insomma un mucchio di nuove missioni ripetibili che promettono di arricchire la già stragrande offerta di gioco.Nel marasma di aggiornamenti e migliorie apportate, Bioware non ha poi dimenticato di prendere in considerazione anche il comparto grafico. Grazie alla nuova opzione Texture Atlasing si nota subito un miglioramento generale delle texture, riscontrabile soprattutto facendo caso ai dettagli dell’equipaggiamento. Purtroppo alcuni giocatori stanno riportando cali di frame rate, ma confidiamo che i ragazzi della software house riusciranno presto a venire incontro a tutte i problemi.

L’attesa per la patch 1.2 di Star Wars: The Old Republic è stata parzialmente ripagata: se da una parte la software house ha infatti dato retta ai feedback degli utenti, dall’altra resta ancora del lavoro da fare sul fronte delle funzionalità PvP. Con questo aggiornamento Bioware è riuscita nell’intento di rendere il proprio titolo un po’ più completo rispetto a come appariva solo poco tempo fa, ovvero un MMORPG di ottimo livello ma segnato con delle lacune che a lungo andare avrebbero potuto deludere i giocatori più esigenti. C’è da dire che molto di quanto introdotto con la patch è in realtà una declinazione di funzionalità già presenti in MMORPG affermati, e che pertanto non dovrebbero risultare sconvolgenti, ma anzi qualcosa di dovuto per un titolo che vuole sicuramente mantenere una posizione di tutto rispetto nel panorama attuale.

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