Ah, Guerre Stellari. Non c’è nome più amato dai nerd di tutte le età, e non c’è neanche nome recentemente tornato più in voga di questo, vista la titanica macchina del marketing che si è mossa negli ultimi mesi per l’Episodio VII. Nei videogiochi, tuttavia, il nome Star Wars ha raramente prodotto capolavori paragonabili ai tre film originali e, seppur sia recentemente rinata la speranza di vedere titoli degni di questo nome appaiati ai jedi e all’impero, i progetti indimenticabili sono davvero contati. Abbiamo pensato bene di raccogliere qui sotto quelli che, secondo noi, sono davvero imperdibili per i fan. L’unica regola? Niente appartenenti alla stessa serie, o avremmo dovuto mettere più di uno dei Jedi Knight, e via così. Cominciamo, e ricordate che il lato oscuro è più potente.

Republic Commando
Sarà anche basato sul canon stabilito dai prequel, ma Republic Commando è indubbiamente uno dei titoli più riusciti ispirati all’universo di Guerre Stellari. Si tratta di uno sparatutto impegnativo e ben fatto, con nemici numerosi e resistenti, e la possibilità di guidare un team di soldati clone “speciali” tramite semplici ordini. I propri compagni, oltre ad essere necessari per avanzare nei livelli in molte occasioni, possono ribaltare il corso della battaglia, e la loro IA si comporta fin troppo bene, specie se si considera l’epoca dell’uscita. La cosa più incredibile? Saranno pure stati dei cloni, ma i protagonisti avevano pure una certa personalità (e indubbiamente più carisma di qualunque clone visto negli episodi 1, 2 e 3 di Lucas). Un ottimo fps, che ultimamente si trova a prezzi stracciati e vale ancora la pena giocare.
Tie Fighter e X-Wing
Li abbiam messi entrambi, anche perché alla base sono giochi molto simili, nonostante il lato oscuro della forza, in questo caso, sia più forte. Due gran simulatori di volo spaziale, che permettevano di usare i mezzi più iconici della saga e di affrontare delle epiche campagne nei panni di un asso delle stelle. I comandi erano complessi, ma mai in modo eccessivo, permettendo quindi di divertirsi anche a coloro che magari non desideravano perdere ore per imparare tutti le chicche a disposizione di un Tie Fighter. Non bastasse, le missioni erano variegate e notevoli (specialmente in Tie Fighter, appunto), e ai tempi si trattava pure di titoli tecnicamente all’avanguardia. Un trionfo come se ne sono visti raramente tra i videogiochi del marchio.

Knights of the Old Republic
Poco da dire, anche perché se si citano i migliori titoli dedicati all’universo di Guerre Stellari il gdr di casa Bioware non può assolutamente mancare. Profondo, ricco di trovate brillanti, longevo e dannatamente ben fatto, KOTOR ci ha regalato alcuni dei momenti e dei personaggi migliori della saga. Questo gioco di ruolo riusciva davvero nell’arduo compito di far sentire il giocatore parte integrante dell’universo di Star Wars, e l’idea di ambientarlo in un periodo antecedente agli eventi dei film di millenni ha permesso agli sviluppatori di prendersi parecchie libertà nella gestione della trama, pur senza mai tradire lo spirito dei lungometraggi originali. Knights of the Old Republic 2 aveva il potenziale per superarlo, ma purtroppo sappiamo com’è finita. Tempi ristretti e problemi di fondi lo hanno condannato nel limbo dei titoli incompleti.
Jedi Knight 2: Jedi Outcast
Uno sparatutto leggendario per chi ama Guerre Stellari, per due principali ragioni: la prima era la possibilità di usare la spada laser oltre alle armi da fuoco e i poteri della forza, il tutto con visuale in prima o terza persona a scelta del giocatore. La seconda? Kyle Katarn. Pensate ad Han Solo, mettetegli una barba e rendetelo uno Jedi. Capirete subito perché Kyle è ancora oggi considerato uno dei protagonisti più carismatici in circolazione. Vari stili di combattimento con le spade laser, uno shooting solido, un livello di sfida bello altino, e un multiplayer parecchio spassoso nel quale si poteva usare la forza completano un pacchetto notevolissimo. Un must play per gli amanti della saga.

Super Star Wars
Sì ok, è un gioco vecchissimo, e ancora ok, si prende delle libertà assolute sui film, infilando un Sarlacc come boss nei primi minuti e svariate altre amenità che c’entrano poco o niente con la trama reale della saga… però è spassoso. Ai tempi era un gran shooter a scorrimento, con tanto di sezioni in 3D e boss fight molto impegnative. Per gli amanti del retrogaming potrebbe valere la pena recuperarlo.
Battlefront II
Va bene, il nuovo Battlefront ha il graficone ed è divertente, ma per noi nella serie il migliore rimane ancora il secondo capitolo. Era caotico, assolutamente esaltante, e dava al giocatore una libertà impressionante nell’uso dei mezzi sul campo di battaglia. Quando poi si usavano gli eroi partiva il delirio: erano sbilanciatissimi, eppure usarli ancora oggi rimane uno dei momenti più alti del gaming, tra poteri super sgravati e scene spettacolari in multiplayer. Persino la campagna era godibile, affrontata nei panni di vari soldati della Legione 501. Un titolo di questa portata con il comparto tecnico del nuovo Battlefront sarebbe stato epocale.

Rogue Squadron II
Il primo Rogue Squadron era uno shooter di tutto rispetto: veloce, adrenalinico, con un gameplay limato a dovere e riuscitissimo. Rogue Squadron II non cambiò di molto la formula, ma riuscì a fare le stesse cose del predecessore nettamente meglio. Le missioni erano spettacolari, i segreti parecchi (molte missioni erano da sbloccare), le astronavi utilizzabili molte e diversificate a dovere. Insomma, Rogue Squadron II era un giocone. Come i Factor 5 siano passati da un titolo di questa qualità a… Lair, ancora non lo capiamo.
Con la macchina del marketing dell’episodio VII ormai fissa a trecento all’ora e nuovi investimenti fatti sulla saga in campo gaming (tra cui uno studio di EA che sta lavorando a un nuovo misterioso titolo dedicato), ci sono ottime speranze per il futuro di Guerre Stellari. Il passato non è così’ luminoso come si potrebbe credere, ma come avete visto i titoli notevoli non mancano, a patto di accettare la loro età.