Speciale Skylanders

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a cura di Fatum92

Nel settore di nostro interesse si è ormai raggiunto un livello molto sofisticato in ambito tecnico e interattivo, permettendo a molte case di sviluppo di dedicarsi alla realizzazione di nuovi metodi per divertire i consumatori: basti pensare, inizialmente, a Nintendo con il Wii Mote e successivamente a Sony e Microsoft con i rispettivi PlayStation Move e Kinect, giusto per citare gli esempi più conosciuti. Nonostante questo, però, risulta difficile non notare come l’industria si trovi spesso in affanno nel tentativo di proporre qualcosa di realmente innovativo dal punto di vista della pura giocabilità, soprattutto da qualche anno a questa parte. Questo si constata ancora di più se consideriamo che le trovate apparentemente in grado di affascinare buona parte della massa (come le periferiche precedentemente citate) siano incapaci di far presa sui videogiocatori incalliti. Tuttavia, in un mercato così vasto, ugualmente adatto a soddisfare le esigenze, i gusti e le aspettative della maggior parte della comunità videoludica con titoli di ottima qualità, non manca di imbattersi in trovate originali ed insolite. Nel corso di questo speciale ci occuperemo, infatti, di un esperimento divenuto un vero e proprio fenomeno: Skylanders.

Quando i videogiochi incontrano i giocattoliMa cos’è Skylanders? Come molti di voi sapranno è l’erede spirituale di un personaggio storico dell’era PS One: Spyro. Skylanders: Spyro’s Adventure, appunto, fu il tentativo di Activision per riportare sulle scene il simpatico draghetto viola. Uscito nell’ottobre del 2011 il gioco ha riscosso un discreto successo di critica e, tralasciando una partenza poco entusiasmante, un traguardo ottimo per quel che concerne l’incasso monetario totale.Skylanders: Spyro’s Adventure si dimostrò un titolo action godibile e interessante, seppur non certamente caratterizzato da una giocabilità stellare. Allora perché dedicargli un intero speciale? La risposta è semplice: perché è basato su un’idea originale e divertente, tale da renderlo quasi un piccolo spiraglio capace di farci sbirciare per un momento nel futuro, dove le distanze che dividono il mondo videoludico da quello reale, si assottigliano sempre più. In questo preciso caso, l’universo immaginario di Skyalnders si è unito a quello dei giocattoli. Nella confezione, ben più grande di quelle comuni, sono infatti presenti tre action figures raffiguranti altrettanti personaggi da utilizzare nel corso dell’avventura. Oltre al disco di gioco, vi è poi un accessorio indispensabile: il Portale del Potere, un aggeggio di plastica di forma circolare su cui adagiare le proprie statuine. Tramite esso, a sua volta collegato alla console grazie alle porte USB o alla rete Wi-Fi, è possibile far ‘vivere’ il personaggio desiderato e “trasportarlo” su schermo per interagirci. Una delle cose più interessanti e geniali è il fatto che ogni statuetta si dimostra una vera e propria entità a sé stante, permettendo così al giocatore di sviluppare il proprio personaggio su tutte le piattaforme ospitanti il titolo (PC, PlayStation 3, Xbox 360, Nintendo Wii e Nintendo 3DS). I progressi dell’eroe, come livelli di esperienza ed oggetti, vengono salvati direttamente nella statua, rendendo possibile portarsi dietro il personaggio faticosamente personalizzato per utilizzarlo su console di amici e famigliari in un divertimento continuativo e collettivo. Un modo intelligente per abbattere le barriere di compatibilità tra i vari sistemi.

Collezione mostruosaSeppur Skylanders: Spyro’s Adventures offra di base tre action figures, in commercio esistono ben 32 mostriciattoli da collezionare (almeno quelli della collana originaria), suddivisi nelle otto classi di elementi da cui è costituito il mondo di Skylanders. Il colpo gobbo, passateci il termine, è che, per esplorare tutte le lande del gioco (ma non per completarlo), sono necessari tanti mostri quanti sono gli elementi, otto appunto. Ogni singola statuetta viene venduta ad un prezzo di 8-10 euro, mentre è possibile acquistare più “personaggi” a circa 20 euro. Risulta quindi chiaro che un potenziale acquirente, per poter usufruire dell’intera offerta del prodotto, debba sborsare una bella somma in aggiunta al prezzo del titolo in sé. Tenendo presente, poi, che su Nintendo 3DS il gioco è venduto assieme ad un action figure esclusiva (si tratta di Dark Spyro), ci si rende conto che non è sempre così pratico e soprattutto economico entrare in possesso di tutti i mostri presenti. Ciò nonostante la strategia di Activision si è dimostrata valida, ammaliando i perfezionisti smaniosi di mostrare in bella vista la collezione completa. Visto il successo dell’iniziativa sempre più negozi specializzati ospitano questi giocattoli, acquistabili anche in comuni centri commerciali. Un segno di come in futuro molti altri team di sviluppo potrebbero decidere di seguire la via di Activision ampliando ulteriormente le possibilità di interazione tra l’universo digitale e quello reale. Inoltre, per cavalcare il successo non ci si è fatti mancare nemmeno un capitolo esclusivo per iPhone, intitolato Skylanders Cloud Patrol, una sorta di shooter frenetico, immediato e veloce, adatto a chi cerca un divertimento spensierato. Anche questo episodio consente di acquistare statuine atte ad ampliare il ventaglio della giocabilità grazie ad un codice presente nella confezione da inserire successivamente nel gioco per sbloccare il contenuto.

Le dimensioni non contano, o forse sì…Con le premesse di qui sopra, quindi, non vi è nulla di sorprendente nel fatto che da poco sono disponibili in commercio tre skylanders nuovi di zecca. Le sorprese più grandi, però, arriveranno con un’espansione denominata Skylanders Giants che verrà accompagnata da statuette raffiguranti personaggi di dimensioni decisamente più generose rispetto alle controparti “normali”. Il contenuto aggiuntivo permetterà di utilizzare queste new-entry per muovere intere isole e scovare passaggi inediti. La nuova avventura sarà comunque liberamente giocabile anche con i tradizionali mostri. I “giganti” non sono però gli unici in dirittura d’arrivo, perché ad aggiungersi alla già nutrita lista vi saranno otto nuovi personaggi, più quattro speciali che si illumineranno una volta posizionati sull’apposita base. La caccia ai mostri è tutt’altro che finita.

Activision ha probabilmente trovato la sua gallina dalle uova d’oro. L’idea sperimentale alla base di Skylanders: Spyro’s Adventure è stata un successo, indubbiamente originale e capace di assottigliare il confine tra la realtà e la finzione, seppur palesemente indirizzata ad un pubblico forse fin troppo giovane. Il fatto di poter collezionare i personaggi della serie, seppur sborsando soldi, ha unito il mondo del classico giocattolo a quello videoludico ed è stata forse questa l’intuizione più felice dei produttori.

Questa, se sviluppata ulteriormente e portata verso nuovi orizzonti, rendendo l’interazione con il nostro mondo e quello virtuale ancora più marcata e immediata, oltre che indicata ad un target più adulto, sarebbe un buon punto di partenza per innovare almeno un po’ l’intera industria videoludica, ormai bisognosa di proporre novità sensibili.

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