Sono in molti a credere che i videogiochi siano un’accozzaglia di pixel in cui sostanzialmente si spara e si ammazza. Non neghiamo certo il fomento per un headshot contro un nemico, ma il motivo principale per cui amiamo i videogiochi è la loro capacità di regalarci emozioni, molto diverse tra loro. Tra queste, ammetteranno anche i più duri di cuore, vi sono la gioia e la malinconia tipiche delle storie d’amore. Quante ne abbiamo vissute assieme ai nostri alter ego? Una risposta definitiva è difficile da trovare, tuttavia, in occasione di San Valentino, vogliamo ripercorrere alcune delle avventure più belle così da riscaldare il vostro petto in questo giorno speciale.
Un ultimo avviso prima di lasciarvi trasportare dai ricordi: leggete bene i titoli dei paragrafi per evitare spoiler su determinati giochi che non avete ancora avuto modo di provare.
Wander e Mono – Shadow of The Colossus
A dispetto delle critiche, i remake ci permettono di tornare indietro nel tempo e di scoprire aspetti che da piccini non potevamo notare. Nel caso di Shadow of the Colossus, per molti di noi l’unico obiettivo era quello di fare fuori tutti i Colossi celati nei meandri delle Terre Proibite. Adesso, grazie al recente remake di Bluepoint, l’opera di Fumito Ueda sprigiona al meglio la sua essenza, ovvero quella del poema cavalleresco. Wander, un giovane ramingo armato di arco e spada, vaga col suo cavallo Agro, tenendo tra le braccia la sua amata priva di vita. La speranza è animata da una misteriosa divinità, Dormin, la quale offre al nostro eroe la possibilità di riavere indietro la sua adorata. In cambio, però, deve sconfiggere sedici temibili colossi.
Un incipit che dà inizio a un’avventura in cui il coraggio e l’amore sono le forze motrici. Ciò non viene detto tramite le parole, ma attraverso le immagini: Shadow of the Colossus impronta la narrazione sull’atmosfera. Comandando Wander, reso umano nel suo muoversi goffo e nel suo equipaggiamento basilare, non abbiamo paura di fronteggiare i colossi di muschio e pietra che ostacolano il nostro cammino.
La sensazione è quella di vivere in prima persona una storia di epoca medievale dalla tinte fantasy, che in questo secondo appuntamento diventa ancora più avvolgente.
Chloe e Rachel – Life is Strange: Before the Storm
In questo speciale non verranno fatti riferimenti alle cosiddette romance dei giochi BioWare, né alle relazioni di The Witcher, per il semplice motivo che queste si basano principalmente sulla nostra soggettività. Allora perché si parla di Life is Strange: Before the Storm, che fonda la sua storia sulle nostre scelte? La verità è che il rapporto tra la ribelle Chloe e l’ammaliante Rachel non lascia dubbi. Pure se optate per la semplice amicizia (che semplice non rimane), le due adolescenti sono unite da un qualcosa che non è possibile decifrare con le parole. Chloe ha bisogno di Rachel, e viceversa: il loro rapporto è ardente, e lo dimostrano i loro sguardi, i tocchi di mano, le loro risa e le loro urla. Se ricordate, nel canonico Life is Strange, Chloe confessa di essere innamorata di Rachel, la ragazza perfetta di Arcadia Bay. E noi le crediamo, perché il prequel realizzato da Deck Nine Games ci permette di capire come Chloe tenterà in seguito il tutto per tutto per salvare il suo angelo dalla camera oscura.
Una storia che lascia il magone, specie nel frammento finale, con le innumerevoli chiamate perse del telefono di Rachel.
Il lato tenero di Ezio Auditore – Assassin’s Creed II, Brotherhood, Revelations
L’italico protagonista dei tre capitoli di Assassin’s Creed è tra i più apprezzati dal popolo videoludico. Nonostante rappresenti lo stereotipo del dongiovanni tipicamente italiano, Ezio Auditore nasconde un lato profondo e sentimentale. Da questo punto di vista, può essere accostato a Dylan Dog: l’Assassino di Firenze cade spesso nelle trappole di Cupido, per poi uscirne ferito. La prima storia sofferta è quella con Cristina Vespucci , donna altolocata di Firenze. La loro è una relazione travagliata, iniziata con bruciante passione, e conclusasi nel più tragico dei modi: la morte di lei tra le braccia.
Poi arriva la volta di Caterina Sforza. A differenza di Cristina, la contessa di Forlì è combattiva, e mette in primo piano il bene della sua città e della libertà, al contrario di Ezio che invece trascura i Borgia per trarla in salvo dalla prigionia di Lucrezia. Non basta la forte attrazione tra i due a tenerli uniti, poiché Cristina sente il bisogno di ritornare a casa e seguire il suo destino.
La svolta avviene con Sofia Sartor, libraia di origine veneziana stanziatasi a Costantinopoli. Il loro è un rapporto che si sviluppa col mistero (Ezio) e con l’arguzia (Sofia). Fa sorridere vedere l’Assassino, ormai adulto, farsi stuzzicare come un ragazzino. Ma il nostro non è altro che un sorriso di tenerezza, perché, conoscendo a poco a poco Sofia, ci rendiamo conto che Ezio ha finalmente trovato la sua anima gemella.
Jackie e Jenny – The Darkness
The Darkness è un piccola perla che ci ha regalato una delle storie d’amore più struggenti della narrazione videoludica.
Jackie e Jenny si conoscono nel modo più naturale, facendo amicizia da bambini tra le mura dell’orfanotrofio St. Mary. In seguito il loro rapporto si tramuta in qualcosa di forte, che unisce i due teneramente. Anche in questo caso, l’idillio amoroso viene sconquassato dal dramma: nello stesso luogo dove tutto è nato, l’orfanotrofio, osserviamo Paulie che spinge la testa di Jenny contro il vetro della porta e le punta la pistola alla nuca. Noi, nei panni di Jackie, assistiamo impotenti, mentre ci ritornano alla mente i momenti insieme a lei, come il giorno del nostro compleanno, passato sul divano, abbracciati, con la tv accesa. Basta un solo gesto, irruento e repentino, a riportarci alla realtà: un solo proiettile, e noi diventiamo succubi del nostro demone interiore.
Yuna e Tidus – Final Fantasy X
In uno speciale del genere, la coppia targata Square è parecchio scontata. Ciononostante sarebbe un torto non menzionarla. Con questo non vogliamo sminuire le stupende storie d’amore che abbiamo vissuto nei vari capitoli della serie, ma quella tra l’invocatrice e l’asso del Blitzball ha quel quid in più da ottenere uno spazio speciale nei nostri cuori. Sarà perché quel bacio dato tra le acque del lago di Malacania è uno spettacolo giocondo, dolce, romantico. Non è il tipico bacio fugace che si vede all’epilogo (come in Final Fantasy VIII), ma è una bellissima sorpresa che è rimasta impressa nei cuori di noi vecchi fan della serie, che non potevamo aspettarci una scena del genere. A ciò si aggiunge un finale devastante, che ha commosso un’intera generazione. Anche in questo caso, non eravamo abituati a vedere svanire il nostro protagonista.
A quanto pare, Aerith non era stata abbastanza secondo Square.
Infine, vogliamo citare titoli non particolarmente popolari ma che affrontano il tema dell’amore, nella maniera originale che caratterizza i piccoli team di sviluppo. Il primo è To the Moon, realizzato da Freebird. Difficile da definire come genere, anche perché tecnicamente il gioco non ha grosse pretese, tuttavia la profonda cura messa nella componente narrativa e nella caratterizzazione dei personaggi ci ha regalato la poetica scena del primo incontro tra Johnny e River, vissuta tramite flashback, sotto la luce splendente delle stelle.
Citiamo anche uno dei titoli più pregiati di Ubisoft Montpellier, il puzzle-adventure Valiant Hearts: The Great War. Lo facciamo non solo perché quest’anno ricorre il centenario della fine della Prima guerra mondiale, ma perché racconta la storia di quattro personaggi, ognuno di nazionalità diversa, finiti in guerra per amore, come direbbe Pif. Tale amore assume diverse sfumature, poiché vi è quello genuino di Karl, quello vendicativo di Freddie, e quello nei confronti della famiglia come quello di Anna ed Emile.
Concludiamo con un titolo particolare, Don’t Make Love, di Maggese, incentrato specificatamente sull’amore. È un’avventura testuale in cui i personaggi sono una coppia innamorata di mantidi religiose. Attraverso le parole, dobbiamo fermare il loro impulso naturale per far sì che loro relazione non finisca nel peggiore dei modi. Un paradosso che però getta il giocatore a riflettere sul proprio concetto di amore.
Avremmo potuto continuare a decantare altre coppie videoludiche. Questo da un lato fa arrabbiare, ma dall’altro ci dimostra la maturità, la diversità, e la profondità acquisita dai videogiochi nel corso degli anni. Non solo proiettili e fucili, anzi, i videogiochi si dimostrano ancora una volta capaci di rendere speciali aspetti della nostra quotidianità.
Lasciamo a voi il piacere di arricchire la lista delle storie d’amore videoludiche più iconiche, attraverso le vostre esperienze e i vostri ricordi. Noi, adesso, vogliamo concludere augurandovi i migliori festeggiamenti in onore dell’amore.