Speciale Playstation 4

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a cura di FireZdragon

Tommaso ValentiniAttendo davvero la next gen? Questa è la prima domanda che mi è balenata in mente appena conclusosi il Playstation Meeting 2013. Probabilmente si, ma con sicurezza posso affermare che quanto mostrato da Sony non è la next generation che voglio io, o almeno non quella che desidero o quella che mi farà vedere il mondo del gaming con occhi diversi.Se vogliamo limitare la definizione di next gen a mero upgrade tecnico allora si, abbiamo avuto un assaggio di next gen ma se questo per voi significa nuova generazione fatevi un bel pc e avrete una nuova next gen ogni cinque/sei mesi. Quello che invece volevo vedere era un nuovo modo di intendere il videogiocare, anche solo si fosse trattato di un’applicazione per il touchpad del nuovo controller Sony per i titoli attuali, qualcosa insomma che mi permettesse di immaginare nuove tipologie di gameplay. Invece tra esplosioni, cavalieri e macchine ho assistito a uno spettacolo già visto altre mille volte. Certo, direte voi, si è parlato anche di comunicazione tra ps vita e ps3, di cloud gaming e streaming, ma siamo proprio sicuri che il mondo sia pronto (o quantomeno la nostra nazione) per questo? Voglio dire, la maggior parte di noi, non fatico a pensare più del 90%, non è riuscita a godersi neanche la diretta senza interruzioni… i tempi mi sembrano insomma prematuri. E poi i giochi, dalla next gen voglio qualcosa che mi stupisca, voglio novità voglio un cambiamento netto dall’attuale routine di mercato. Non voglio un Killzone con bloom e effetti particellari anche nelle mutande, voglio qualcosa che mi faccia provare qualcosa di nuovo e solo allora sarò pronto a definirla next gen.

Alessando ZampiniNon sarà forse stata la presentazione perfetta, non ci saranno stati gli annunci colossali sperati, ma sicuramente questa presentazione verrà ricordata per una generale solidità e soprattutto per un radicale cambio nella mentalità Sony. Finalmente la casa giapponese è riuscita a uscire dal vicolo in cui si era incastrata con processori proprietari e scelte discutibili, spalancando le proprie porte a un’architettura più aperta sicuramente più semplice da programmare, che potrà beneficiare dell’estro degli sviluppatori. Da non sottovalutare poi un’integrazione con i social network finalmente utile, funzionale e soprattutto, per una volta con il giocatore al centro del proprio progetto. Ora che il vaso di Pandora è stato aperto ci aspetta sicuramente uno degli E3 più interessanti degli ultimi anni.

Vittorio ValerisceRipensando agli ultimi giorni devo ammettere, non senza un po’ di stupore, che l’hype per l’evento Sony è cresciuto solo a pochi istanti dall’inizio del live streaming. I tempi mi sembravano un po’ prematuri perché potessimo vedere qualcosa di davvero clamoroso e, a conti fatti, avevo ragione.E’ vero, un annuncio ufficiale sulla Playstation 4 non è cosa da poco, e tanto meno lo è il fatto che potremo metterci le nostre pacioccose manine già quest’anno, però per stringere la mano alla vera next-gen occorre aspettare ancora qualche mese. E questo si che mi fa alzare l’asticella dell’hype a livelli di guardia.

Andrea BagaliniInutile nasconderlo, l’evento della scorsa notte mi ha sinceramente deluso. Forse era eccessivo aspettarsi che PlayStation 4 venisse interamente mostrata, o forse non lo era, ma comunque era lecito attendersi qualcosa in più. Sicuramente sono arrivate delle conferme dal punto di vista hardware, conferme che fanno ben sperare in una nuova generazione videoludica ricca di qualità, e senza ombra di dubbio sono stati presentati dei titoli che potrebbero entrare nel parco eccellenze della nuova console di casa Sony. Chi scrive nutre certamente grandi speranze verso i titoli che sono stati annunciati e anche verso quelli che non sono stati ancora resi noti; la certezza del salto di qualità, che PlayStation 4 sembra assicurare, si unisce, in chi scrive, ad una profonda frustrazione e ignoranza verso le sempre più complesse politiche di mercato e di generazione di hype, le quali non fanno altro che creare degli stupendi eventi che potrebbero divertire senza essere tediosi, ma che, a conti fatti, lasciano il tempo che trovano.

Matteo TontiniCosa mi aspetto da PlayStation 4? Sostanzialmente di provare la stessa sensazione che ho provato con il salto di qualità dalla prima alla seconda generazione. Me lo ricordo ancora adesso, tutto sembrava così irreale. Da quanto si è visto al meeting, i presupposti per un lancio con il botto ci sono, nonostante il joystick non mi convinca appieno. Mi ritengo soddisfatto da quanto ho visto la notte scorsa, però non posso negare di essere super curioso di vedere come sarà esteticamente; forse mi aspettavo che la mostrassero, però ci sta, che vogliano tenersi quella cartuccia per l’E3.

Francesco UrsinoTra uno streaming saltellante e la voglia di andare a dormire posso dire di aver più o meno seguito il meeting Sony, che ha indubbiamente introdotto elementi di spunto e discussione. Tralasciando le questioni hardware, e le poche (pochissime) sorprese in campo software, appare evidente come Playstation 4 voglia essere una console veramente tanto “social” e dinamica; si tratta di feature che, personalmente, per ora (e suppongo anche in futuro) non riescono a suscitare in me cosi tanto interesse, sebbene le possibilità di integrazione con i vari titoli, e anche con l’hardware stesso, sembrano essere presenti.Le incognite ancora sono tante, e la sensazione è che l’obiettivo principale del meeting sia stato quello di comunicare l’arrivo di un (presunto) cambiamento in campo videoludico, piuttosto che dimostrarlo con fatti concreti. Si tratta anche di una scelta comprensibile visto che, in fondo, manca ancora molto all’uscita. Insomma, Sony sembra essersela presa comoda con gli annunci a sorpresa: nei mesi che seguiranno non resterà altro da fare che rimanere vigili e, allo stesso tempo, aspettare le mosse Microsoft

Luca MarlettaLa conferenza di ieri ha dimostrato che Sony è ancora sulla cresta dell’onda riguardo alle innovazioni. Forse, però, un’estensione così “invasiva” del lato social nella nuova ammiraglia della casa non è proprio quello che mi sarei aspettato di vedere, dato che la connessione a banda larga, indispensabile per poter avere un buon flusso di dati, non è ancora arrivata ad avere un’estensione globale (basti solo pensare al nostro paese dove molte persone non hanno neanche internet). Tralasciando questo particolare, la nuova console si attesta come la rivale da battere per le altre case produttrici, le quali dovranno ora misurarsi con il colosso nipponico: le qualità tecniche sono dalla sua parte e i pochi video mostrati alla conferenza impressionano molto per il loro potenziale. Che dire, in definitiva, siamo ufficialmente entrati nella Next-Gen!

Mattia CombaNon posso altro che definirmi soddisfatto dall’annuncio della nuova console Sony e del PlayStation Meeting in generale. Siamo solo a febbraio, ma già il 2013 si conferma come un anno importantissimo per l’industry in generale, un anno che da tanto e da tanti era atteso e che secondo me porterà con sé tante novità e innovazioni degne di nota. Non posso negare che all’annuncio del x86 abbia tirato un sospiro di sollievo, visti i tanti problemi che l’architettura Cell portò a PS3, facendola scivolare al ruolo di inseguitrice nonostante un primato tecnologico tanto sbandierato, ma solo da pochi efficacemente sfruttato. I video mostrati in conferenza mi hanno stupito per la qualità grafica, sebbene ritenga che solo una prova in prima persona possa veramente farmi percepire pienamente il divario tecnico tra queste due generazioni. Spero che la PlayStation 4 e la next-gen in generale, non portino solo mera potenza, ma anche più apertura verso le piccole realtà indipendenti fino ad ora rilegate al PC perché impossibilitate a sostenere costi di sviluppo sempre più proibitivi per puntare al mercato console. Negli ultimi anni ci sono stati alcuni piccoli capolavori che hanno dimostrato che quando un videogioco riesce ad emozionare, l’aspetto grafico/tecnico può tranquillamente passare in secondo piano. Inoltre, l’integrazione con Gaikai aprirà sicuramente nuovi scenari in termini di cluod gaming e sono molto curioso di saperne di più a riguardo. Altra nota critica per il sottoscritto era il controller. L’idea di mandare in pensione il DualShock mi rattristava non poco, ma abbiamo scongiurato il rischio del controller-tablet e anche del pad scindibile in due Move. Esteticamente mi ha lasciato piuttosto freddino, ma spero di innamorarmene al primo utilizzo. In definitiva della Playstation 4 sono rimasto entusiasta, e sul fronte giochi non sono molto preoccupato: tutto il settore si sposterà sulla next-gen e ogni software house tenterà di giocarsi le sue carte nel migliore dei modi per non perdere questa importante occasione.

Carlo CicalesePenso che PlayStation 4 rappresenti un gesto di buona volontà nei confronti degli sviluppatori, ai quali propone un’architettura hardware familiare e tutta la potenza necessaria per esprimere al meglio la loro creatività.Con queste premesse, mi aspetto che gli sviluppatori sfruttino appieno le capacità di PlayStation 4, creando titoli straordinari sia dal punto di vista grafico e sonoro che del gameplay.

Stefania SperandioL’idea di Sony di puntare tutto sulla condivisione lascia presagire senza troppe incertezze che il futuro delle console next-gen darà particolare rilievo agli aspetti social. In effetti, seppure sia vero che spesso si gioca anche per staccare la spina ed isolarsi, ammetto di aver pensato spesso che mi sarebbe piaciuto condividere la mia partita in corso e, perché no, intervenire anche in quelle degli amici.Ritengo quindi che questa potrebbe rivelarsi una scelta azzeccata da parte di Sony, con PlayStation 4 che potrebbe contemporaneamente accontentare sia chi vuole giocare per isolarsi sia chi vorrebbe condividere le partite con gli amici, farsi aiutare da loro o semplicemente farsi vanto delle sue capacità.Purtroppo, la nebbia che ancora avvolge il tema della retrocompatibilità è, a mio modo di vedere, abbastanza inquietante: dopo le conferme già arrivate circa l’impossibilità di trasferire i propri acquisti PSN sulla nuova console, infatti, l’eventualità che PS4 non sia retrocompatibile potrebbe scoraggiare all’acquisto chi sperava di trovare sull’ultima nata in casa Sony una sistemazione definitiva per la sua collezione videoludica.

Aligi ComandiniNoi giornalisti videoludici siamo mostri durante le presentazioni. Non siamo ragazzini felici e sognanti, no, siamo vampiri assetati di sangue. Dacci un bicchierino di gruppo A da bere e vorremo una boccia, dacci la boccia e vorremo una cisterna. Soddisfare le nostre aspettative in questo genere di occasioni è quasi impossibile, e c’è da dire che Sony ci ha provato, concentrando il suo show in gran parte sui nuovi titoli Playstation 4. Peccato che, pur avendo imparato certe lezioni, la casa non abbia voluto rischiare con il suo reveal, tenendo nel cassetto gran parte dei temi più scottanti (come retrocompatibilità e blocco dell’usato). Informazioni a riguardo sono poi spuntate dalle interviste con Yoshida e compagnia, ma sarebbe stata una mossa coraggiosa tallonare subito le voci più insistenti con una contromossa da maestro. Invece abbiamo semplicemente assistito a un video dietro l’altro, con poche dimostrazioni davvero concrete ed esplicative, e un sacco di dubbi sulle effettive potenzialità della console.C’è ancora hype nell’aria, e molte delle idee messe in campo possono venir sviluppate alla grande, ma nei prossimi mesi Sony deve davvero mettere tutte le sue carte in tavola se vuole tenerci al guinzaglio per benino. Coi vampiri, si sa, meglio non scherzare troppo.

Carlo ZiboniLe mie prospettive per ps4 sono molto elevate e spero che la nuova tecnologia possa dare vita a giochi pressochè perfetti. Ovviamente dovrà ospitare titoli profondamente ispirati, ben lavorati e che possano abbracciare al meglio tutti i generi videoludici. La nota dolente è invece rappresentata dalla mancanza di retrocompatibilità con i titoli ps3 e soprattutto con quelli scaricati finora da PSN.Interessante l’impiego di PS Vita come controller, anche se la piccola di casa Sony è stata, per ora, dimenticata.

Alessandro MariL’immagine percepita della nuova ammiraglia Sony per quanto mi riguarda è tutto sommato tiepidamente ok, facendo egregiamente la sua dignitosa figura senza però sapermi colpire particolarmente in alcun campo. Inaccettabile la segretezza attorno alla console stessa, nella sua tecnologica fisicità, che mi ha indispettito parecchio, e deluso per non poter associare periferiche e schermate mostrate a un preciso case colorato. Piuttosto perplesso infine sulle funzionalità social tanto decantate, giusto appena per il mio più totale disinteressamento alla cosa. Sarò troppo vecchia scuola, ma a me ciò che importa è giocare, nel senso più stretto e purista del termine. La possibilità di condividere con il mondo la mia iper combo di 400 colpi in difficoltà super esperto è proprio l’ultima delle novità che sinceramente avrei desiderato veder implementate con tanta profusione di forze. Chiedendomi quali mosse dal canto suo Microsoft abbia in serbo per il futuro del gaming, non mi rimane ora che attendere con febbrile curiosità l’annuncio della prossima sfidante Xbox…

Silvano MichelottiDevo essere sincero, ero emozionato nel veder rivelare la nuova macchina di Sony, la Playstation 4. Ricordo ancora quando vidi per la prima volta la Playstation 1 in un centro commerciale da ragazzetto, collegata a un televisore con in video il picchiaduro 3d Battle Arena Toshiden, da paura. Che dire invece di questa nuova console. Beh sicuramente rispetto al modello precedente, ovvero la Playstation 3, essa si presenta con un’architettura più agevole e user friendly verso gli sviluppatori che tanto si sono lamentati in passato. Questo è positivo perché dovrebbe, secondo me, rafforzare ulteriormente il rapporto tra costruttore e sviluppatore. Per quanto riguarda le novità, ho sentito profumo di next-gen con l’ufficialità di Gaikai, la piattaforma di cloud-gaming. Per quanto una persona possa essere d’accordo o meno sul giocare in streaming, senza possedere il disco, rappresenta comunque il futuro, o almeno tenta di esserlo. La console in sé è potente e dovrebbe garantire una qualità tecnica notevole, anche se non è la grafica a rendere grande un gioco, soprattutto i titoli esclusivi. Anche la parte social è molto interessante è fa parte di quel step verso la prossima generazione. Quello che mi è piaciuto di meno, mia opinione personale, sono due fattori che sembrano proseguire le scelte fatte con PS3. Mi riferisco a una console troppo occidentale e al Playstation Move. Ora, non sono un amante della periferica di movimento, però qualcosa di nuovo non avrebbe guastato, felice di essere smentito in futuro. Il discorso si fa invece più complesso per quanto riguarda il mio pensiero riferito a una marcatura troppo occidentale della console. Durante la conferenza abbiamo visto un Killzone, un Infamous, un titolo Capcom decisamente interessante ma che strizza l’occhio al fantasy occidentale, di Final Fantasy non voglio manco parlare, visto la piega commerciale che ha preso la serie. Sia chiaro, i first party occidentali di Sony hanno creato capolavori, però manca secondo me, quella distinzione che potrebbe fare la differenza con un apporto più sostanzioso e di qualità dei titoli orientali. Quanti Ni No Kuni ci sono stati su PS3? Naturalmente mi riferisco al mercato europeo. La mia vuole essere una provocazione e non una critica penalizzante, dico solo che sono stufo di vedere console uguali, come lo sono state Xbox 360 e PS3, in cui si hanno tonnellate di ex esclusive, diventate multipiattaforma ed esclusive attuali che si assomigliano troppo. Essendo Sony un costruttore giapponese secondo me Playstation 4 dovrebbe presentare un’alternativa a Microsoft puntando su un parco titoli esclusivi potenti anche ti stampo orientale, portandola a essere una console di fatto globale.

Simon DuranteSì, il mio hype è a mille!! Vi parlo da gamer puro, sicuramente non da fanboy. Amo i videogiochi, ci sono cresciuto assieme, sono e saranno sempre il mio piccolo angolo di paradiso! Tutto ciò ne comporta che io mi lasci trascinare con forte entusiasmo da ogni lancio/annuncio di una nuova piattaforma. Il Playstation Meeting 2013 non è stato da meno ed ha certamente catturato la mia attenzione; ovviamente l’atterraggio della PS4 ce lo aspettavamo tutti, era ormai nell’aria, ma la maggior parte dei recenti rumors hanno trovato conferma e ora sappiamo che tra qualche mese avremo la possibilità di giocare a giochi tecnicamente stupefacenti e che, dopo anni di non-rinnovo, stringeremo tra le mani un vero e proprio nuovo Dual Shock! Certo, parlando del controller e del suo lato estetico de gustibus, ma le premesse sono ottime perché sembra in grado di unire le capacità dello schermo touch di una qualsiasi 3DS alla praticità del classico gamepad Sony. La mia grande speranza è che tutta questa potenza bruta venga sfruttata non solo col fine di spaccar mascelle ad ogni scorcio d’orizzonte, ma che ci riesca ad intrattenere tramite nuove esperienze, approfondendo il gameplay dei titoli cui avremo modo di giocare ed inserendo nuove meccaniche che, chissà, setteranno nuovi standard. Sono curiosissimo di vedere che forma avrà questa nuova Playstation e quali altre carte si giocheranno Yoshida e soci da qui al suo day one. Cara Sony, stupiscici!

Eccovi insomma i pensieri dello staff dopo una nottata a seguire uno degli eventi più importanti di questo inizio 2013.

Tanti spunti di riflessioni, tante nuove idee un calderone che non potra che far riflettere e far nascere qualche discussione, i commenti d’atlra parte sono qui per quello!

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