Milano – Milano è il fulcro degli eventi dedicati ai videogame nel bel paese, e non ci capita raramente di percorrere le sue trafficatissime strade per un qualche evento. L’ultima scampagnata da quelle parti l’abbiamo fatta per Kinect, il noto motion sensor di Microsoft che ha venduto come il pane in mezzo mondo. Due i giochi presentati allo spazio Anniluce: Kinect Rush: a Disney pixar Adventure e Kinect Star Wars. A esibire i titoli non c’erano peraltro solo alcuni degli sviluppatori ma anche un ospite d’eccezione, Jay Ward di Pixar. Il luminare della computer grafica, ha descritto il titolo legato ai film della sua azienda con passione palpabile durante le dimostrazioni. Ecco cosa abbiamo potuto osservare.
Woody controls? Not reallyLa prima esibizione ha riguardato Kinect Rush. Il titolo è sviluppato da Asobo Studio, software house non estranea alle collaborazioni con Pixar, visto che ai suoi sviluppatori si devono titoli più che discreti legati ai fantastici film d’animazione del gruppo statunitense. Jay Ward ha precisato che tra le due case c’è stata una forte collaborazione durante lo sviluppo del gioco, perché l’obiettivo primario del progetto è ritrasmettere all’utenza le stesse emozioni dei lungometraggi. Dalla dimostrazione visionata la missione pare riuscita, il titolo è sicuramente molto curato da un punto di vista grafico e ha un livello di dettaglio che, seppur non paragonabile allo stato dell’arte della cg su cui si basa, lascia comunque a bocca aperta in certi frangenti. Quattro i sottogiochi che abbiamo potuto osservare, legati ad altrettanti capolavori: Ratatouille, gli Incredibili, Cars, e Toy Story 3. Prima di poter affrontare una delle varie possibilità, era necessario calibrare la periferica, e creare un personaggio, processo per la verità piuttosto veloce e automatico. Già dal riconoscimento si intuisce che Kinect Rush è un titolo pensato per le famiglie, il protagonista è infatti un bambino con fattezze e colori derivanti dal vestiario e dai lineamenti di chi lo interpreta, in grado di entrare nelle avventure di Pixar grazie alla sua immaginazione. Jay ha confermato che la fascia d’età a cui il gioco punta è bassina, ma che comunque la cura profusa nello sviluppo del prodotto è stata massima. L’unico modo per confermare le sue affermazioni era testare il tutto, e va detto che le sue non erano parole gettate al vento. La risposta del gioco ai movimenti di chi lo prova è molto rapida, quasi priva di ritardo, inoltre la mobilità è leggermente “guidata” per facilitare ai bambini l’apprendimento dei comandi. La fase ispirata a Cars si è rivelata essere la più interessante, una veloce corsa durante la quale la propria macchina è in grado di planare e distruggere ostacoli con missili a ricerca, ma la guida riesce comunque a risultare di una semplicità disarmante. La parte dedicata a Ratatouille e a Toy Story era simile a un’avventura in 3D, nella quale era necessario raccogliere e utilizzare vari oggetti per avanzare. Più frenetiche le missioni con gli Incredibili, una sorta di action game nel quale interpreterete un possente super eroe. Tutte le prove sono state piuttosto brevi ma all’evento c’era solo una demo limitata, i contenuti del gioco dovrebbero essere parecchi e in grado di offrire ore e ore di divertimento in famiglia. La strada dei “giochi per famiglie estremamente curati” ultimamente funziona, e questo Kinect Rush pare sulla buona strada per divenire un titolo sul livello dell’ottima avventura coi muppets creata recentemente da Double Fine. L’uscita è prevista per il 23 marzo.
Che la forza sia con te, prima però calibra la telecameraProfondamente diverso e nettamente più ambizioso è l’obiettivo di Kinect Star Wars. Il gioco vuole essere godibile per tutti i fan della saga di Lucas, sia piccoli che cresciutelli, e offre un notevole quantitativo di contenuti. Anche in questo caso sono stati quattro i sottogiochi che abbiamo visionato, dei quali il principale è Jedi: Dark Destiny. Nella modalità interpreterete, ovviamente, un Jedi, e avrete modo di eliminare ondate di nemici con l’uso della forza e della spada laser. le manovre attuabili sono parecchie e spaziano da superscatti a rapidi salti acrobatici, da usare oculatamente a seconda del tipo di avversario incontrato. Possibile anche utilizzare la Forza per scagliare antagonisti nel blu dipinto di blu, e muovere grossi oggetti. Abbiamo esplorato solo il primo livello di gioco, ma uno degli sviluppatori ci ha detto che la campagna durerà quasi 10 ore, longevità di tutto rispetto per un videogame Kinect (se siete terrorizzati dal fatto di dover faticare per ore non temete, i livelli sono separati e presentano molteplici cutscenes per riposarsi). Il secondo gioco è una scelta che non sorprenderà nessuno, ma resta comunque apprezzabile: la corsa degli sgusci. La sensazione di velocità delle gare è più che discreta, e anche in questo caso i contenuti sono molti, con oltre 12 piste su cui gareggiare e svariati mezzi da sbloccare. La risposta dei comandi ci è parsa abbastanza istantanea da rendere il tutto piuttosto godibile.Molto meno prevedibili e più scanzonate le ultime due modalità, Rancor Rampage e il Dance Mode. Durante la prima modalità vestirete i panni di un Rancor impegnato a devastare una città e a difendersi dall’attacco delle forze dell’ordine. Durante le vostre scorribande il livello di pericolosità aumenterà in modo simile a quanto visto nei Grand Theft Auto, portando l’esercito a impiegare mezzi sempre più poderosi per arrestare la vostra avanzata. Aggiunta divertente, ma più di contorno che altro, stessa impressione che abbiamo avuto dal Dance Mode, che vi vede impegnati a imitare mosse di ballo davanti a Jabba the Hutt. Il fan di Guerre Stellari che c’è in noi è morto un pochino dentro quando abbiamo visto la principessa Leia darsi al ballo vestita da schiava ma, vista la natura umoristica dell’opzione, è una cosa a cui si passa facilmente sopra. A preoccuparci più che altro è stata la scarsa qualità della build visionata, ricca di bug e interpolazioni poligonali. Ci è stato tuttavia assicurato che si trattava di una versione molto arretrata, ben diversa dal titolo completo. Kinect Star Wars pare in grado di offrire un’esperienza piuttosto curiosa e divertente, che difficilmente conquisterà i cuori dei gamer “duri e puri” ma ha delle potenzialità nella sua nicchia di videogame legati alla periferica Microsoft. Anche perché, diciamocelo, chi non ha mai sognato di mettersi in accappatoio davanti alla televisione sventolando una spada laser? L’uscita è prevista per il 3 aprile.
Kinect è da molti considerata una periferica per famiglie, che non è ancora riuscita ad esprimere tutte le sue potenzialità nel gaming “puro”. Dei titoli che abbiamo avuto modo di provare a Milano, Kinect Rush sembra quello più curato, ma è anche la prova lampante che nella maggior parte dei casi questo preconcetto è vero. Non si tratta di una cosa negativa, tutt’altro, giochi per i più piccini di alta qualità sono sempre ben accetti. Tuttavia la nostra attenzione è stata catturata principalmente da Kinect Star Wars, se non altro per la volontà di proporre qualcosa di piacevole anche per i giocatori più cresciuti. Riusciranno gli sviluppatori di Lucasarts nell’impresa?