Amburgo – Case di sviluppo specializzate in un determinato genere ce ne sono una marea. In fin dei conti è logico sfruttare i propri talenti quando si crea qualcosa, e un team con membri portati alla creazione di un determinato genere tende automaticamente a gravitare sempre nello stesso punto.
Daedalic Entertainment ha sempre avuto due cose in abbondanza: scrittori e artisti di grande talento. Non deve quindi sorprendere se il team tedesco è divenuto famoso per le sue ottime avventure grafiche. Parte di voi potrebbe sottovalutare la squadra, consapevole del fatto che questa tipologia di videogame è in generale più facile da programmare rispetto alle altre, ma, per quanto vero che a livello di codice le punta e clicca siano tutt’altro che complesse, sono altrettanto difficili da gestire. Una narrativa di un certo spessore non è una passeggiata da congegnare, e in giochi dove le meccaniche sono molto semplici ci vuole maestria per creare mondi ispirati, dialoghi brillanti, e per donare il giusto carisma al tutto con una direzione artistica dai chiari obiettivi.
Divenuti famosi con titoli come The Whispered World, e le serie Deponia ed Edna & Harvey, i Daedalic sono rapidamente divenuti una tra le più significative software house in Germania, hanno pubblicato numerosi titoli sviluppati da terze parti, e sono arrivati a contare un centinaio di dipendenti, impegnati in vari progetti. Ora la casa sembra voler alzare il tiro, buttandosi nel suo primo grosso progetto alternativo e portando avanti la sua tradizione di ottime avventure grafiche.
Dopo un gentile invito ad Amburgo abbiamo fatto un giro direttamente nella sede del team, dove il gruppo ci ha mostrato la sua futura lineup e non ha mancato di darci un gran numero di informazioni sul suo primo gdr: Blackguards.
Blackguards
I giochi di ruolo non sono esattamente un genere facile su cui buttarsi dal nulla, eppure Daedalic era riuscita a sorprenderci durante le nostre prove iniziali di Blackguards, con un titolo dalla narrativa ispirata, che sfrutta un sistema di combattimento a turni tattico molto interessante e vanta un completo e complesso sistema di sviluppo. Tecnicamente il gioco non è il massimo, ma gli sviluppatori sono riusciti lo stesso a farci girare la testa quando ci hanno svelato la durata effettiva della campagna. Parliamo di quaranta ore di gioco (che possono arrivare fino a 80), con un numero smodato di ramificazioni e conseguenze delle scelte fatte.
Durante una prova pratica piuttosto folle che ci ha spoilerato buona parte della trama (peraltro molto interessante, dannaz.. nd Pregianza), gli sviluppatori ci hanno dimostrato che anche scelte all’apparenza insignificanti possono aprire nuove questline durante l’avventura, come ad esempio un’interazione con un mendicante, capace di eliminare per sempre un paio di missioni aggiuntive, o alcune soluzioni che potrebbero portare i compagni del protagonista ad agire contro di lui. Non si tratta poi di compagni normali, poiché Blackguard è una delle storie più dark mai viste nell’universo di The Dark Eye, importante licenza nelle mani di Daedalic, e vi vede alla guida di un gruppo di individui alquanto pericolosi, tra cui un mezzelfo tossicodipendente e un nano piromane che si scalda fin troppo facilmente.
Siamo incuriositi insomma, e i combattimenti ragionati ci attirano parecchio. Ora però resta da vedere se i Daedalic siano o meno riusciti a mantenere gli scontri interessanti per oltre 40 ore. Si tratta in fondo di un sistema molto lento e calcolato, che potrebbe venire a noia ora dell’ultimo capitolo. La nostra review non tarderà ad arrivare comunque, ne saprete di più quando sarà il momento.
1954 Alcatraz
Conclusa l’esperienza con le guardie nere, siamo passati alle guardie carcerarie con 1954 Alcatraz, una nuova avventura grafica. Il titolo presenta personaggi tridimensionali e fondali disegnati, con uno stile grafico molto vicino a quello visto nelle avventure episodiche di Telltale, ed è una delle opere più mature mai create da Daedalic. Narra infatti la storia di Joe, rinchiuso ad Alcatraz negli anni ’50 dopo un colpo andato male, che dovrà fuggire dal carcere di massima sicurezza con l’aiuto della moglie Christine.
Starà al giocatore decidere il destino della coppia, visto che la giovane mogliettina è tampinata dalla mafia, alla ricerca dei soldi nascosti dal marito, Joe ha a che fare con gente molto pericolosa in gattabuia, ed è possibile anche spezzare il legame tra i due con scelte moralmente molto discutibili.
Tra i giochi visti Alcatraz ci è sembrato quello stilisticamente meno ispirato, forse proprio per la somiglianza con le opere Telltale oltre che per le limitazioni del motore grafico. Eppure le basi di una buona avventura ci sono, specialmente se si ama l’ambientazione. Il gioco presenta finali multipli e la possibilità di scegliere quale protagonista utilizzare in quasi ogni momento. Uscirà inizialmente solo in Germania, per arrivare dopo poco anche dalle nostre parti.
Fire
Ecco uno dei progetti “ignoti” di Daedalic. Anche questa è un’avventura grafica, ma differente dalle altre della nuova lineup e piuttosto leggera. Fire vi vedrà nei panni di un simpatico cavernicolo, che spegne per errore il fuoco del suo villaggio e si deve quindi gettare alla ricerca di una nuova fiamma. Non è un’avventura comune, poiché il protagonista è controllabile solo tramite interazioni dirette con gli oggetti dello schermo, che si basano sul tempismo o su enigmi apparentemente molto semplici. Il progetto è solo all’inizio eppure vanta già uno stile cartoonesco molto piacevole, e sembra estremamente indicato per piattaforme mobile (al momento però non sappiamo esattamente su che piattaforme girerà). Forse si tratterà di un progetto dedicato ai più piccini, o magari di un’avventura tutta costruita attorno all’umorismo, ma al momento è ancora troppo presto per dire la nostra a riguardo. Dopo Fire abbiamo visto un altro gioco segreto, ma di quello purtroppo non possiamo svelarvi assolutamente nulla.
The Whispered World 2
Pur trattandosi di un’altra avventura grafica, The Whispered World 2: Silence è indubbiamente il prodotto in sviluppo che ci ha impressionato di più durante il nostro tour negli uffici di Daedalic. Il gioco è un continuo diretto della prima avventura, e ha per protagonista il giovane Noah in compagnia della sua sorellina Renie. Chi ha completato il predecessore sa già di chi stiamo parlando, mentre agli altri eviteremo di rovinare la sorpresa. Sappiate solo che vi ritroverete ancora una volta nel Whispered World dopo essere sfuggiti a un bombardamento nel mondo reale, e che questo mondo sussurrato è un luogo fantastico tanto bello quanto pericoloso, da cui i nostri due eroi dovranno scappare.
A stupirci non è stato tanto il gameplay, ancora non rivelato visto lo stato arretrato della build mostrata, bensì il comparto grafico, assolutamente eccezionale. Non fatevi ingannare dal filmato in CG: The Whispered World 2 è un misto di grafica 2D e 3D, dove ambientazioni meravigliose che sembrano dipinte si fondono alla perfezione con i personaggi poligonali. Incredibile quanto il motore Unity si sia dimostrato flessibile in questo caso, così come stupefacente l’abilità degli artisti della casa, capaci di modellare locazioni in tre dimensioni decorate da elementi piatti accuratamente posizionati, che abbelliscono il tutto all’inverosimile. Consci che la trama sarà all’altezza dell’impatto visivo, aspettiamo questa nuova avventura con impazienza.
La lineup di Daedalic è il paradiso degli amanti delle avventure punta e clicca. Dalla leggerezza di Fire alle atmosfere oniriche di The Whispered World 2, la software house tedesca sta veramente creando titoli per tutti i gusti in questo genere. Anche gli amanti dei gdr, tuttavia, farebbero bene a osservare Blackguards con un occhio di riguardo, poiché questo curioso progetto ci è sembrato estremamente profondo e ben studiato. I nostri ultimi dubbi verranno risolti in sede di review, ma fino ad allora non possiamo che esser felici di vedere uno studio talentuoso svilupparsi così velocemente in Europa.