21 dicembre 2012. Una data che da ormai moltissimo tempo riecheggia in TV, sui giornali, sui social network, ovunque. Fine del mondo? Inizio di una nuova era? Tutti ne parlano, alcuni la temono, in pochi ci credono. Sta di fatto che, a quanto pare, se state leggendo queste righe significa che nessuna catastrofe di proporzioni bibliche ha colpito il nostro pianeta. L’umanità, insomma, è ancora una volta salva dalla “minaccia”. Non sempre, però, le cose vanno nel verso giusto e tra lo scoppio di una guerra nucleare o un’invasione di zombie, la Terra è stata spesso e volentieri messa a ferro e fuoco in numerose opere cinematografiche, letterarie o videoludiche. Nel campo di nostra competenza, infatti, possiamo trovare moltissimi titoli che trattano l’argomento “fine del mondo/dell’umanità”. Per questa ragione, non potevamo che cogliere l’occasione e dare uno sguardo alle apocalissi portate su schermo dal nostro medium.
L’apocalisse nucleareQuella di un mondo distrutto da un conflitto nucleare è una delle ipotesi più sfruttate dall’industria dell’intrattenimento, forse proprio per il fatto di essere la più verosimile e concretizzabile nella realtà. Tra gli esponenti maggiori di questa “categoria” non potevamo che citare la serie Fallout, capace di ispirare pellicole come Codice Genesi.
A spiccare è senza dubbio Fallout 3, che ricrea in maniera credibile e complessa una Washington (e dintorni) sconvolta dalla guerra nucleare. La desolazione e la distruzione sono immediatamente chiari sin dal primo momento in cui si varca la massiccia porta del Vault 101, il bunker sotterraneo da cui ha inizio l’avventura. L’impatto scenico di alcuni momenti e panorami, infatti, restituisce perfettamente la sensazione di solitudine, spaesamento e devastazione che si potrebbe percepire in un mondo post-apocalittico. Fallout 3 ha quindi dalla sua un’atmosfera portentosa, tangibile: immergendo il giocatore in un ambiente culturalmente rimasto fermo agli anni ‘50 e dove le tinte accese della vita lasciano il posto a colori cupi, grigi, morti. Un’intricata società costituita da sopravvissuti, tra predatori, piccoli baluardi di civiltà, mutanti o bestie di vario genere, chiude il cerchio, contribuendo a rendere viva e dannatamente realistica tutta la Zona Contaminata della Capitale. Un’eventualità che, per quanto appassionante e coinvolgente da giocare, speriamo non si realizzi mai. Nel caso, comunque, coloro che avessero giocato Fallout 3 partirebbero indubbiamente avvantaggiati.
Un’altra opera da menzionare è sicuramente Metro 2033, che propone una città di Mosca praticamente rasa al suolo dagli ordigni bellici, nella quale i pochi sopravvissuti hanno trovato rifugio nelle labirintiche gallerie metropolitane. Questo sparatutto in prima persona ha saputo farsi apprezzare grazie a un gameplay divertente e un’atmosfera angosciante.
Chiudiamo il “capitolo” dedicato alle apocalissi nucleari con Nuclear Union, interessante titolo esclusiva PC, atteso per il 2013, che “riscrive” la storia dei missili di Cuba per inscenare una crisi mondiale e gettare il giocatore in una Russia catastrofica. Sicuramente un prodotto interessante.
Apocalisse ZombieUn’invasione di zombie è semplicemente un classico senza tempo. Oggigiorno, infatti, i morti viventi sono più vivi e in forma che mai. I puzzolenti cadaveri ambulanti, insomma, sembrano essere tornati prepotentemente di moda e paiono voler mandare un messaggio chiaro e tondo: quello che di morire non ne hanno nessuna voglia. Ovviamente, la serie videoludica per eccellenza in questo ambito non può che essere Resident Evil.
Tralasciando i precedenti capitoli, circoscritti a infezioni di bassa estensione, è con Resident Evil 6 che Capcom si è sbizzarrita, proponendo delle vere e proprie guerriglie urbane e invasioni di massa con decine e decine di zombie. Uno stile esagerato, sopra le righe, e una giocabilità lontana dall’eccellenza, rendono questo sesto episodio “solo” un buon videogioco action, ma non esattamente indicato a chi volesse prepararsi a un possibile attacco dei mostruosi zombie.
Allo stesso modo, Dead Rising (e il suo sequel) esibisce migliaia di queste creature, rendendole pura carne da macello per il giocatore. La storia interessante, le ambientazioni (seppur tradizionali per il genere) e la struttura a ore, ne fanno comunque un gioco da avere per chi sperava che il 21 dicembre 2012 segnasse l’arrivo dell’apocalisse di zombie.
Fresco fresco, abbiamo poi Zombi U, la produzione Ubisoft per Nintendo Wii U che, con la sua essenza da survival-horror, trasporta l’utente in una difficile lotta per la sopravvivenza, dimostrando che, in fondo in fondo, cercare di non farsi ammazzare da qualche essere putrefatto non sarebbe poi una condizione così piacevole nella realtà.
Eventi catastroficiArriviamo alla categoria che forse più di ogni altra avrebbe dovuto rappresentare le profezie sulla presunta fine del mondo. Meglio del film 2012, a mostrare situazioni al limite ci pensa Disaster: Day of Crisis. Eruzioni vulcaniche, terremoti, tsunami, uragani, il titolo per Nintendo Wii è un originale concentrato di calamità naturali (e non). Peccato per delle meccaniche di gioco non rifinite al meglio. Consigliato a chi, sopraffatto dalla delusione che nulla di tutto ciò è accaduto (almeno per il momento), vuole trovare una discreta consolazione nelle catastrofi del gioco.
Decisamente più realistico, I Am Alive si pone come un ottimo esempio di titolo dall’atmosfera opprimente e dalla location devastata. Un buon modo di passare qualche ora in uno scenario apocalittico davvero curato, preparandosi al peggio.
Attesissimo dall’utenza PlayStation 3, The Last of Us è un’altra produzione che teniamo quantomeno a citare. Prendendo ispirazione da opere quali The Road, la nuova fatica dei Naughty Dog sembra vantare un mondo in rovina dalla personalità eccezionale, complessa e profonda, con due protagonisti di assoluto spessore emotivo. Fine del mondo o no, un titolo sicuramente da provare.
Apocalisse del fantasticoCome abbiamo visto, l’apocalisse è un argomento dalle mille sfaccettature, che spazia da contesti più o meno storici fino a racchiudere numerosi altri temi e diverse rappresentazioni. Se poi andiamo a guardare il significato più “puro” del termine, non può che venirci in mente un certo Darksiders, che racconta proprio dell’avvento dell’Armageddon sul mondo dei mortali. Una sorta di riadattamento della fine del mondo biblica per un buon titolo d’azione, che permette di impersonare proprio un cavaliere dell’apocalisse, reinventando la storia della nostra specie in chiave fantasy.
A suo modo, anche il particolare Enslaved: Odyssey to The West, ispirato al libro cinese Viaggio in Occidente, tocca temi fantastici, ostentando una visione parallela e futuristica della nostra Terra, dove la natura ha preso il sopravvento sugli agglomerati urbani (in questo caso New York) regalando scorci visivamente magnifici, per quanto malinconici. A contrapporsi a questa rivalsa naturale, vi sono i robot, esseri sintetici che hanno soppiantato gli umani, dando loro la caccia. Un’esperienza che si focalizza anche sul rapporto tra i personaggi, catapultati in situazioni estreme e in cui il concetto di vita perde ogni significato di fronte alla crudele ed eterna lotta per la sopravvivenza. A trattare questa tematica, abbiamo inoltre la serie fantascientifica di Gears of War, titolo che racconta del duro e lungo scontro tra locuste e uomini, mettendo in pratica la teoria alla base della legge del più forte. Ambientato in un mondo sporco, polveroso e devastato dalle continue battaglie, il conflitto non potrà che concludersi con la vittoria di un solo schieramento.
Più di tutti, però, è forse la trilogia di Mass Effect a narrare le peggiori delle disgrazie: la fine dell’intera galassia a opera degli inarrestabili ed enormi Razziatori. Il viaggio del comandante Shepard è così un’epica epopea spaziale che ha come unico scopo il salvataggio delle civiltà e dei pianeti stellari. Soprattutto l’ultimo capitolo, in cui la minaccia dei Razziatori si fa onnipresente, riesce nell’intento di far risaltare la tragedia, nonché triste realtà, che tutto, prima o poi, debba finire.
Aspettando che sopraggiunga la fine del mondo (toccando ferro, perché non si sa mai), vi abbiamo proposto alcuni interessanti titoli a tema che potrebbero aiutarvi a ingannare questa interminabile attesa. Dalle tecniche di sopravvivenza che è possibile apprendere immergendosi nell’universo post-apocalittico di Fallout 3 fino ai metodi di comportamento attuabili in Zombi U, utili per prepararsi come si deve a una più che probabile invasione di zombie, abbiamo tutto l’occorrente per fronteggiare con sicurezza il 21 dicembre 2012 e ciò che ne consegue. I più creativi che vedono nell’Armageddon ben più di qualche calamità naturale o abusate guerre nucleari, possono perfino fare affidamento su opere quali Darksiders, la serie di Gears of War o Mass Effect. Insomma, non ci sono davvero scuse per presentarsi impreparati al grande evento. Buona Apocalisse!