Il fascino delle botte virtuali è sempre fortissimo, ma il genere ultimamente non viaggia proprio in acque calmissime. Dopo un boom non da ridere, l’interesse attorno ai picchiaduro si è un po’ spento, forse anche a causa dei tanti competitor spuntati negli ultimi anni. Qualche ottimo titolo, però, è arrivato anche nel 2013, e la battaglia tra software house americane e nipponiche, anche se in forma più ridotta, non è mancata. Vediamo chi ha picchiato più duro.
Injustice: Gods Among Us
I NetherRealm hanno dimostrato di poter creare ottimi picchiaduro 2D con un gameplay fortemente distaccato dai sistemi nipponici grazie a Mortal Kombat. Hanno dunque deciso di modificare ulteriormente le meccaniche della loro ultima opera, e di inserire il risultato in un gioco dotato nientepopodimeno che della licenza DC. Nonostante l’importanza del roster, con figure leggendarie come Superman o Batman tra i combattenti, il team non si è fatto prendere dal panico e ha giocato bene le sue carte, puntando ancora molto sui contenuti. Il gameplay resta un po’ legnoso e presenta qualche difetto significativo, ma è un ulteriore passo avanti, e sorregge degnamente il marchio. Nella lista non poteva mancare.
Persona 4 Arena
Sfruttando la licenza ATLUS, Persona 4 Arena è il sogno di tutti gli amanti della saga di jrpg e di picchiaduro. Con gli Arcsys alle redini ovviamente non ci si poteva che aspettare un sistema di combattimento affinatissimo e calcolato a meraviglia, e infatti il gioco non delude assolutamente, poggiando sulle solidissime basi dei Blazblue, ma offrendo un’esperienza fondamentalmente diversa, con una gestione differente delle combinazioni e varie meccaniche uniche. Insomma, un giocone, anche se avremmo voluto vedere un po’ più di unicità nel sistema.
Dead or Alive 5 Ultimate
Ingiustamente criticato da molti, l’ultimo picchiaduro di Team Ninja ha rappresentato in realtà un sensibile passo avanti per la serie Dead or Alive. Non è bastato a farla decollare tra i titoli competitivi, ma di certo i cambiamenti hanno soddisfatto molti fan, che da tempo chiedevano un titolo più tecnico.
Veloce e spettacolare, la Ultimate Edition uscita quest’anno contiene nuovi personaggi e ribilanciamenti, e secondo noi merita la nomination.
Killer Instinct
Il sorpresone dell’anno, poiché nessuno si aspettava realmente un buon gioco dai Double Helix. Eppure, alla facciaccia nostra, questo studio ha dimostrato di aver parecchio talento nascosto, ed è riuscito a fare l’incredibile: ha preso un sistema piuttosto limitato e, invece di trasformarlo in una sagra del button mashing a casaccio, l’ha modificato a dovere, prendendo esempio dai migliori picchiaduro in circolazione e congegnando un sistema brillante e incredibilmente stratificato. Killer Instinct contenutisticamente è ancora acerbo, acerbissimo. Ma a livello di gameplay è stato fatto un lavorone, e con l’arrivo di nuovi contenuti potrebbe risultare uno dei migliori picchiaduro in circolazione in futuro.
WINNER
KILLER INSTINCT